AFORISMA

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(Rita Levi Montalcini)

Nostra Signora del Carmelo

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venerdì 24 febbraio 2012

RIVELATA L'IDENTITA' DELLA "PIETA' YEMENITA"

Sanaa, Yemen - La fotografia che si è aggiudicata il primo posto del World Press PhotoAward è stata scattata dallo spagnolo  Samuel Aranda in Yemen lo scorso anno, durante gli scontri che diedero vita alla cosiddetta "primavera araba". L'immagine, per intensità e pathosè stata paragonata alla Pietà di Michelangelo: una madre che piange il figlio tra le sue braccia. Ma chi è la donna che si cela dietro al burqa? Sarà la madre, la moglie dell'uomo o una donna qualsiasi? Si chiama Fatima Al-Qaws ed è la madre di un giovane manifestante, rimasto ferito negli scontri.
Fatima racconta così la scoperta dello scatto: "Quel giorno, il 15 ottobre 2011, ci furono manifestazioni e dei manifestanti sono caduti in un'imboscata. Ho capito che era successo qualcosa perché c'era un black-out. Mi sono sempre preoccupata perché mio figlio è sempre andato alle dimostrazioni e perché era già stato ferito in precedenza, volta in cui andai a recuperarlo in un ospedale di campo. Ho guardato tra i morti e tra i feriti. Ho girato per molto tempo, fino a che finalmente l'ho trovato in una piccola sala, non lontano dalla moschea. Aveva difficoltà a respirare e sapevo che aveva respirato il gas dei lacrimogeni. Così l'ho preso tra le mie braccia e l'ho tenuto vicino a me. Non sapevo cosa gli fosse successo, sapevo solo che era stato ferito. Non mi importava di quello che stava accadendo intorno a me, la mia preoccupazione era mio figlio. Forse c'erano delle persone intorno a me, ma la mia unica preoccupazione era mio figlio. Ero davvero arrabbiata, ma allo stesso tempo stavo pensando che mio figlio era diventato un martire, come tanti gli altri martiri dello Yemen, che erano tutti giovani. Io piangevo perché avevo trovato mio figlio e non era ancora morto ".
Un racconto drammatico, ma che cela la gioia di Fatima di aver ritrovato suo figlio vivo. La forza della foto, e forse anche il dettaglio che l'ha portata alla vittoria, sta proprio nel mistero che si cela dietro al velo. Nonostante il burqa, quello che si avverte è una forza e drammaticità che non hanno bisogno di palesarsi con l'espressione del viso. La tensione del corpo è già sufficiente a trasmettere la disperazione della donna, che, ignara di quello che stava accadendo attorno a lei, racconta come ha saputo di quell'immagine: "Prima di tutto non sapevo nulla della foto scattata. Ma ricevetti una telefonata da mia sorella dagli Emirati Arabi in cui mi disse che suo figlio aveva visto la foto e pensò si trattasse di me e Zayed. Io in un primo momento non ci credetti, soprattutto perché si trattava di una donna molto coperta. Ma poi vidi la foto su facebook e alcuni amici mi mandarono l'immagine sul mio cellulare. Fu così che la scoprii. Mi ricordavo con esattezza il momento in cui lo abbracciai, perché pensavo stesse per morire. Io piangevo, ma non piangevo perché ero triste, piangevo perché avevo trovato mio figlio e non era morto".
Mai avrebbe pensato, Fatima, di poter avere una popolarità di tale portata. Lei è grata per lo scatto di Aranda, tanto da dichiarare: "Sono orgogliosa di essere una donna, di essere una madre e fiera di essere yemenita. Sono molto orgogliosa del fatto che questa foto stia facendo il giro del mondo. Soprattutto mi rende ancora più felice che gli occidentali abbiano scelto questa foto". Il coraggio di un giovane e l'amore incondizionato per un figlio, è questa la sintesi della foto più bella del 2011.

2 commenti:

  1. Al figlio si accompagna la madre,
    che con tremoli mani
    accrezza quella figura che vita oiu' non ha.
    Non parole sussurrate dietro il nascosto delle tende
    o voci gridate al chiarore della luna.
    Solo sguardi che ricercano l'abbraccio mancato
    nell'attimo sacro che la morte unisce.

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  2. Cara Annamaria, la poesia è bellissima, ma per fortuna il ragazzo non è morto, è solo ferito e guarirà!
    Auguri per il babbo, vedrai che andrà tutto bene,devi solo pazientare ancora per poco...due mesi sono solo una scheggia d'eternità!

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Il Paradiso non può attendere: dobbiamo già cercare il nostro Cielo qui sulla terra! Questo blog tratterà di argomenti spirituali e testimonianze, con uno sguardo rivolto al Carmelo ed ai suoi Santi