AFORISMA

Meglio aggiungere vita ai giorni, che non giorni alla vita
(Rita Levi Montalcini)

Nostra Signora del Carmelo

Nostra Signora del Carmelo
colei che ci ha donato lo scapolare

martedì 30 aprile 2013

SOGNANDO EDITH STEIN E P. GEROLAMO GRAZIANO








Perché durasti poco, dolce sogno?
Edith, professoressa riservata,
ti riconobbi al volo, domandando
subito il tuo recapito postale...

Lessi la titubanza sul tuo viso.
Aggiunsi prontamente: “Traducendo
il Diario di Gerolamo Graziano,
ancora da scoprir ai tempi tuoi,
mi serve la preziosa consulenza
di un’anima assetata del Carmelo”.

Sembri restia. Tiro fuori l’asso
vincente dalla manica del saio:





“E poi potrei mandarti le letture
poetiche che sanno la tua vita
tanto mirabilmente condensare!

Non vedi sullo sfondo tua sorella
Rosa, che più capì l’ardente appello
a te rivolto dal Signor amato?”.

Ti volti per guardarla e allora cedi,
ma quando sto per stringere l’e-mail
il sogno si dilegua all’improvviso...

(Piano di Sorrento 30-4-2013)
                                                              Padre Nicola Galeno

lunedì 29 aprile 2013

Il mio profilo su Il mio libro Feltrinelli - L'Espresso Danila Oppio

Il mio profilo

Se entrate nella mia pagina, cliccando sulla copertina che vi appare, potrete leggere 27 pagine iniziali.
Se dopo averle lette, pensate che possa piacervi Smemoria e se amate le poesie, potrete anche leggere la silloge che fa seguito al racconto, dal titolo Memoria poetica, ovviamente acquistando il libro.
Vi ringrazio per l'attenzione. Qui sotto il commento di uno scrittore.



Commenti
Voto 
smemoria
Dovendo esprimere un giudizio sintetico, direi che SMEMORIA è un libro qualitativamente ALTO.
domenica 28 aprile 2013

GALLERIA VIRTUALE D'ARTE

Cercando tra i miei disegni e quadri, qualche soggetto adatto ad illustrare il mio nuovo libro Smemoria e memoria poetica, ho fotografato, elaborato con il programma Flare, e salvato, queste mie opere, che ora mi accingo ad esporre in questa  virtuale Galleria d'Arte . Alcuni sono mie creazioni personali, altri invece, copie di quadri famosi, il cui lavoro mi è servito per apprendere alcune tecniche di disegno o pittura: sfumature, giochi d'ombre e di luci, trasparenze, etc, Qui li ho tutti trasformati in b/n. Danila Oppio


Quadri





 Disegni










domenica 28 aprile 2013

IL GIARDINO AMOROSO di Domenica Luise


http://iltesorosommerso.wordpress.com/2011/09/20/il-giardino-amoroso/#comments


Qui sopra vi è un link....ma non è un link qualunque. Domenica Luise, una signora colta, dall'anima luminosa, colma di grande spiritualità, vi ha pubblicato un poema che non ha nulla da invidiare a certi versi spirituali di santi e sante, quasi un Cantico dei Cantici in chiave moderna. Qui sotto riporto alcune strofe, giusto per darvi un'idea di quanto valga la pena (che strano modo di esprimersi, io direi che vale la gioia!) visitare il sito di Mimma, e leggere tutto il poema.

C’è un giardino amoroso
dentro la mia anima,
dove l’Amato spira la Sua vita.
Mi sono nate rose color sangue,
vellutate,
sono l’amore gratuito
che oso ricambiargli: “ non ti amo per il cielo che mi dai,
senza cielo io ugualmente ti amerei “ ,
tolgo le spine ad una ad una
perché Egli non si punga col mio amore
nel quale ci guardiamo.

Nel giardino c’è l’antro segreto
ancora più segreto del segreto,
dove l’Amato ed io restiamo soli,
celati,
al sicuro,
è una grotta tagliata nella roccia,
che è Cristo, col Fuoco dello Spirito Santo
e con la mano del Padre: nido d’amore. Qui
nascono i gelsomini giganti,
che affondano le radici nella pietra scabra,
oscura
e fragrante,
sulla stessa pianta ci sono fiori bianchissimi, fiori purpurei
e fiori prismatici, sono l’unione verginale
tra me e l’Amato. Non ho parole
avvicinabili alla realtà
quando reclino il capo su quel seno.






venerdì 26 aprile 2013

A MARIA, LA PIU' BELLA RAGAZZA DEL CREATO


 MESE DI MAGGIO, DEDICATO A MARIA

Dell’aurora tu sorgi più bella, coi tuoi raggi fai lieta la terra, e fra gli astri che il cielo rinserra, non v’è stella più bella di te.

A chi sono dedicati questi versi? Alla più bella ragazza di Palestina.
Così ricordo ancora come don Paglino, un anziano e dolcissimo sacerdote che ho conosciuto a Milano, amava definire la Vergine Maria.
Per questo Dio la volle madre di Suo Figlio Gesù. Non a causa del suo aspetto esteriore, che di sicuro era piacevole - una donna, poco più che bambina è sempre bella - bensì per la sua bellezza interiore: pura, splendente, onesta…immacolata.

Bella tu sei qual sole, bianca più della luna, e le stelle più belle, non son belle al par di te.

Ecco allora perché Giuseppe non la ripudiò. Perché era bella? No, perché sarebbe diventata la Madre del Salvatore e questo faceva di lei quello splendore solare e astrale, che nessun’altra donna avrebbe mai potuto irradiare. I versi di questa vecchia canzone sono poesia d’amore, dedicata alla Donna più bella del creato.

Gli occhi tuoi son più fondi del mare, la tua fronte ha il profumo del giglio, il tuo viso ricorda tuo figlio, sui tuoi passi nascono fior.

Ecco che Maria, mettendo al mondo il Figlio di Dio, diventa anche Madre della Chiesa. Per noi, avere una Madre tanto speciale, è gioia infinita. Dobbiamo sentirci orgogliosi di esserne figli.

Ti coronano tutte le stelle, al tuo canto risponderà il vento, della luna si curva l’argento, si rivolge verso di te.

Pare così che tutto il creato si inchini al cospetto di una Donna, l’unica, la privilegiata, prescelta dal Signore per essergli Madre. E noi? Come ci relazioniamo con la Madonna? Dove la ritroviamo nel Vangelo?
Di certo sarete più bravi di me: nel Nuovo Testamento si legge dell’Annunciazione, quel giorno in cui l’Arcangelo Gabriele apparve a una timida fanciulla, per darle la grande notizia. Lei, sicuramente soffusa di rossore, di certo spaventata, non tanto dall’idea di diventare madre, quanto dalla responsabilità di essere una madre fuori dall’ordinario, che rispose? Un semplice sì! Ed è quanto sappiamo rispondere anche noi a Dio? Lei lo fece, lo amava così tanto, che non seppe rifiutare, non volle rifiutare. Acconsentì.
Dove ancora si sente parlare di Maria? Quella notte, a Betlemme, quando diede alla luce il Figlio tanto amato, quel figlio che se non fosse stato chiamato Gesù, Emanuele, Salvatore, Redentore…poteva avere solo un altro nome: AMORE!
E poi, sotto la Croce, quanto dolore! E in mezzo agli apostoli, durante la Pentecoste. E quindi, alla sua Assunzione al Cielo. Dolce Mamma, Madre felice e addolorata, sorella e amica. Quanti nomi anche per Maria! Basti pensare alle litanie a lei dedicate.
Ecco dunque che, per dedicarle il nostro affetto, la nostra venerazione filiale, il mese di Maggio è tutto per lei. Reciteremo quotidianamente il Santo Rosario, canteremo gli inni a lei dedicati, la sentiremo così ancora più vicina, davvero Madre, Sorella e Regina del Carmelo.

Quando tutto d’intorno è rovina, e la voce del pianto non tace, il tuo sguardo riporta la pace, la concordia in fondo ai cuor.

Mentre pensavo a Lei, alla ragazza più bella di Palestina, canticchiavo mentalmente questa canzone che ricordo fin da bambina (non chiedetemi di cantarla, poiché sono alquanto stonata!), credo però che chi le ha dedicato queste strofe, fosse stato profondamente innamorato di Maria, della più bella ragazza del creato! E aggiungo, della più bella Mamma del mondo!

Bella tu sei qual sole, bianca più della luna, e le stelle più belle, non son belle al par di te!

Madre di Dio
Ci sono tante immagini della Vergine: statue, dipinti e affreschi, di grandi artisti che si sono attivati a rappresentarla, nel corso dei secoli. Ma io ne ho viste alcune, forse sconosciute, che a mio avviso rappresentano al meglio la più bella ragazza del creato.

Danila Oppio

Vergine Purissima
















Vergne del Botticelli
Perdonatemi, ma se devo pensare ad una ragazza giovanissima, forse minore di 15 anni, non posso riconoscerla in quadri o statue che la rappresentano come un matrona già avanti negli anni, con il Bambino in braccio. Lei ne è la Madre, non la nonna!

mercoledì 24 aprile 2013

SMEMORIA E MEMORIA POETICA - DANILA OPPIO


Sono lieta di comunicarvi che da oggi è in commercio l'edizione riveduta e corretta, del lungo racconto Smemoria, edito da Ilmiolibro della Feltrinelli-L'Espresso, a cui fa seguito una silloge poetica e le immagini di alcuni disegni e quadri di mia creazione, ivi compreso il volto in copertina.


Se desiderate darvi una scorsa, potrete leggere alcune pagine del libro, ed eventualmente acquistarlo, cliccando il link qui sotto riportato.

http://ilmiolibro.kataweb.it/schedalibro.asp?id=956326



Impressioni di lettura di “SMEMORIA” - recensione di Giovanna Giordani



Quello che mi ha colpito da subito iniziando questo romanzo è l’originalità della disposizione della narrazione, quell’atmosfera di suspense in cui, lo ammetto, di primo acchito non riuscivo a raccapezzarmi.
Si snoda come un racconto giallo, pensai. Poi mano a mano che mi addentravo nella lettura le nebbie si diradavano come un sipario che si apre lentamente lasciando scorgere la scena tanto attesa.
Rimanevo affascinata dal linguaggio molto scorrevole e le poesie che ornavano il tutto, proprio come le rose del giardino di Sibilla.
Insomma, da semplice lettrice non letterata, mi sento di dire che questo romanzo, che io definirei prosimetro (poesia e prosa e..c’è anche della musica),  si apre verso l’alto come una piramide rovesciata.
E quando le parole riescono a emozionare mano a mano che le vedi scorrere sulla carta, come è successo a me durante questa lettura, beh, io credo che allora, l’obiettivo di qualsiasi scritto è raggiunto.
Dunque, scrittura fatta col cuore, questa di Danila Oppio, che scorre limpida come una cascatella, per portare speranza, ottimismo, in questa nostra avventura terrena; scrittura dove la parola “amore” tiene unita tutta la vicenda come un filo rosso che appare e scompare nel disegno della trama, parola che non dovrà mai essere considerata inflazionata perché, lo sappiamo tutti,  è la sola che può dare un senso al mistero della vita.
E, siccome ho evidenziato parecchie frasi e poesie che più mi avevano colpito, mi preme incollarne qui almeno una, che trovo incontestabile:
…”In sintesi, la caduta del gusto per la poesia, in questo nostro secolo, è principalmente dovuta al precipitare dei sentimenti più nobili, laddove la bella scrittura e il bel dire, è stato sostituito da vituperi, parolacce, volgarità e una mala scrittura, aggiunti a un pessimo linguaggio. “
Allora speriamo che Sibilla/Danila, ora che sta riacquistando la memoria, continui pure a scrivere senza stancarsi mai!

martedì 23 aprile 2013

PREMIO CONFERITO ALLA PITTRICE-POETESSA MARISTELLA ANGELI



Carissimi,
condivido con voi un'importante notizia:
Maristella Angeli riceve il premio europeo
"Personalità Artistica Europea 2013"

Su precisa segnalazione del Dott. Salvatore Russo, mi viene conferito il più importante riconoscimento artistico europeo, assegnato dalla casa editrice Ea Editore e da uno dei massimi conoscitori d'arte a livello europeo, il Dott. Salvatore Russo.
Si tratta di un riconoscimento che viene assegnato tenendo in considerazione l'evoluzione del pensiero creativo dell'artista.
L'assegnazione ufficiale avverrà a Bruxelles il giorno 4 maggio alle ore 18:00 presso la Galleria Amart Rue Dejoncker, 34. Verrà presentato inoltre il volume “I Segnalati” nel quale sono inserita, con le mie opere pittoriche e testo critico. Riceverò la pergamena inerente alla partecipazione all’evento espositivo a Bruxelles, la Cartella critica realizzata dal critico d’Arte Salvatore Russo, e un mio dipinto verrà esposto dal 4 al 13 maggio 2013.
Presenza, con le mie opere pubblicate sul volume più il testo critico sul sito www.isegnalatidisalvatorerusso.com

domenica 21 aprile 2013

LE FRITTELLE DEL PAPA E PAPA FRANCESCO


Le frittelle del Papa



“ Va proprio bene “ disse Sua Santità chiudendo l’agenda degli impegni “ Domani a mezzogiorno saremo in visita a dei piccoli orfani. Abbiamo tutto il tempo. Miei cari Vescovi e miei cari Cardinali, togliamoci vesti e sopravvesti e anche le tonache da preti “.
Tutti lo guardarono.
“ Non vi sto chiedendo di rinunciare alla vostra fede e al vostro sacerdozio. Vi chiedo solo di rimboccarvi le maniche e venire con me in cucina. Faremo le frittelle! “
Il Papa si avviò.
Il maestro di cerimonie che lo precedeva, disse a voce alta, rivolto ai cuochi << Extra homenes! >>
“ No no “ lo interruppe il Papa, “ loro ci servono. E’ vero che so fare le frittelle, ho imparato tanti anni fa da mia madre, ma non conosco la cucina, le padelle, dove sono gli ingredienti. Via, non rendetemi tutto così difficile, signor maestro di cerimonie.
Questo non è un Conclave. Dopotutto sono ancora qui, dovete convenirne.
E, più che un Consiglio di Stato, questa è una riunione di cucina: ho bisogno di avere intorno chi ha già le mani in pasta.
Noi siamo solo degli uomini di idee e, in questo preciso momento, soprattutto degli apprendisti in materia “

Era venuta sera. Tutti i vassoi della cucina erano ricolmi di frittelle: di riso, di mele, di crema.
E il Papa e i suoi Vescovi e i suoi Cardinali erano impiastricciati di pastella e odorosi di fritto fresco.
<< Santità, non vorreste … >> gli sussurrò a bassa voce il Segretario di Stato.
“ Lavarmi le mani? E’ proprio ciò che non ho inteso fare scendendo qui in cucina.
Domani i nostri piccoli orfani saranno felici di ricevere quello che, umilmente, oggi abbiamo fatto con le nostre mani.
Questo è il più bell’Angelus che abbiamo composto insieme.
Mi congratulo con tutti voi “
E si avviò. Ma sulla porta si volse, sorrise e benedisse i cuochi, gli aiuto cuochi, gli inservienti, gli sguatteri e l’intera cucina, frittelle comprese.
Poi parlò di nuovo “ La prossima volta friggeremo il pesce. Preparatevi, figli miei “
E uscì mormorando al Segretario di Stato “ Sapete come si fa? Ci vogliono molte varietà di pesci, che vanno fritte secondo un certo ordine … “

Angela Fabbri (Ferrara CNN 19-20 agosto 2011 e 27 febbraio 2012)

Le frittelle del Papa, quindi nè mie nè tue, ma sue (e speriamo di vedere quante ne friggerà)  
hanno appena ricevuto la medaglia di merito al Premio "Città di Empoli 2013". Premiazione a fine estate.
Mi congratulo con Angela Fabbri che, grazie a queste squisite frittelle e ad un Papa che si è prestato a cucinarle, ha ottenuto l'importante premio. Sono colpita dalla premonizione della scrittrice (o scrittore? Non so mai come definire Angela) riguardo al nuovo Papa, che pare abbia tutte le caratteristiche di quel Papa descritto nel breve racconto.

Osservate bene la data in cui questo racconto (l'autrice ama definirlo Parabola) è stato scritto. Niente faceva supporre che ci sarebbe stato un Papa Francesco, così semplice, umile ma soprattutto attento alle necessità altrui.

Vien da domandarsi: ma a quanti sarà mai capitato, sia pure nei secoli? Sapendo già che la risposta è verosimilmente: a nessuno. Perchè trovarsi il Papa che esce dal suo appartamento e vi porta un panino con la marmellata, preparato da lui stesso, sono cose che a raccontarle è perfino impossibile crederci.
Almeno fino a quando non è stato eletto, pochi giorni fa, il nuovo Papa Francesco, argentino sì, ma con i bisnonni astigiani. E da quel momento è successo e puo' succedere di tutto, sempre cristianamente parlando, perchè, come sottolineano, magari con blasfema ironia, i miscredenti, questo è un Papa che a Dio ci crede per davvero.
Fatto sta che, proprio sul settimanale Vanity Fair di questa settimana, la godibilissima penna di Pino Corrias, nella sua rubrica Sì, Grazie, ci racconta questo incredibile, quanto commovente episodio che rivela, se mai ce ne fosse ancora bisogno, la grande umanità e umiltà del nuovo Pontefice.
Il 'fattaccio' è accaduto, qualche mattina fa, all'alba, l'ora in cui il Papa si alza ma, stavolta, apre la porta e nota la guardia svizzera, con tanto di alabarda, che è lì a far da sentinella. "E tu cosa ci fai qui? Sei stato sveglio tutta la notte?", lo interroga Papa Francesco. "Sì", risponde lui con deferenza e un po' sorpreso. "In piedi?", insiste il Papa. "Santità, mi sono dato il cambio con un collega". "E non sei stanco?". "Lo faccio perchè è il mio dovere. Santità, devo vegliare sulla sua sicurezza".
Papa Francesco lo guarda di nuovo, poi rientra nel suo appartamento e se ne torna, subito dopo, con una sedia in mano: "Adesso, almeno riposati".
La guardia svizzera strabuzza gli occhi: "Santo Padre , non posso. C'è il regolamento". "Quale regolamento?". "Lo ordina il mio capitano". Papa Francesco sorride: "Bè, io sono il Papa e ti ordino di sederti". Poi rientra di nuovo nell'appartamento e, trascorsi pochi minuti, è di nuovo accanto alla guardia svizzera, obbedientemente seduta sulla sedia portata dal Papa. "Con tutte le ore passate in piedi a fare la guardia avrai un po' di fame", insiste Papa Francesco e, mentre lo dice, gli allunga un panino con la marmellata, che gli ha appena preparato. Non gli da neppure il tempo di obiettare perchè lo saluta con un: "Buon appetito fratello".
Ecco, a questo punto, voi lettori cosa ne pensate se ci mettiamo tutti quanti a fare la ola a questo grande Papa Francesco?
Umberto Marchesini

Qualcuno ha messo in giro la voce che la storia del Papa e della Guardia svizzera sia una vera bufala. Forse perché pare impossibile che un Papa possa "servire" chi dovrebbe servirlo? E Gesù, allora? Gesù forse non ha lavato i piedi agli apostoli, Lui che era il loro Maestro? Questo dovrebbe fare un Papa, e non una volta soltanto, ma sempre..come cucinare frittelle e pesci, per gli affamati, siano essi bambini o popoli interi ridotti alla miseria più nera. Ovvio, tutto potrebbe essere metafora, ma poiché parliamo del Papa, tutto allargato su vasta scala. Tutti noi avvertiamo che questo Papa è stato voluto dallo Spirito Santo, in questo periodo storico molto difficile. A volte basta un piccolo gesto, un "Buonasera", quel sedersi in mezzo ai fedeli, durante una Celebrazione Eucaristica, o quell'offrire una sedia, un panino, oppure telefonando ad un parroco per informarlo che quel giorno avrebbe concelebrato con lui. Piccoli gesti, è vero, e magari ci si aspettavano gesti eclatanti, stravolgimenti totali, io per prima, ma occorre dire che a volte sono i piccoli gesti a rivelare l'anima di un uomo, la sua vera umanità!
Danila Oppio






venerdì 19 aprile 2013

NELLE FALESIE DELL'ANIMA: PRESENTAZIONE


Il caro amico poeta Gavino Puggioni presenterà presso l'Università di Sassari la sua nuova silloge poetica: NELLE FALESIE DELL'ANIMA..chi abita nei dintorni e volesse conoscere l'autore e il contenuto dell'opera, è invitato e molto gradita la sua presenza.



giovedì 18 aprile 2013

CHE BELLO SAPERE CHE...


Ciao Cara Zia
Ho scelto alcuni titoli della tua opera Illusioni bellissima. I seguenti:

-Ti Amerò per sempre
-Tu non sei
-Tra Psiche e Amore

Mi fa viaggiare allo profondo della tua anima così anche le altre, ma mi piace più questa parte di te, quel sentimento che porti con te.

Ti tengo con me dal mio iPod touch. Ti seguirò leggendo perché ti amo.

Ti mando un bacione ed un abbraccio stretto al cuore.

Tuo nipotino sempre!

EMANUEL

Enviado desde mi iPod

Questo mio "nipotino" ha 36 anni, è veterinario

Ha iniziato a lavorare presso Universidad Ricardo Palma
aprile — Docente Invitado
Curso: Sanidad y Producción de Équidos(X Ciclo)
Responsable del Curso MV. Ramiro Oballe Morante
Semana 4: Anatomía y Fisiología de la Reproducción en Equinos.
Selección y Preparación de la Yegua y el Semental para la Reproducción.
Manejo de la Monta.
Semana 6: Infertilidad: Alteraciones de la Función Sexual de la Yegua y el Semental.
Ciclo irregular. Anestro. Pérdida fetal. Retención de Placenta.
Biotecnología Reproductiva: Inseminación Artificial. Colección, Congelación y Transporte de Semen. Transferencia de Embriones.
Sono molto orgogliosa di lui e felice di apprendere che conserva i miei e-book nel suo IPod





mercoledì 17 aprile 2013

MARISTELLA ANGELI E LA SUA MOSTRA COLLETTIVA


Vi invio il link dell'inaugurazione che si è tenuta a Roma il 13 aprile "La setta degli artisti", Galleria dei Coronari 111, Via dei Coronari 111, Roma. La mostra sarà aperta fino al 27 aprile.
Ho esposto due miei dipinti e ho avuto una nota critica molto positiva dal Critico d'Arte Delia Cavallin, potete ascoltarlo nel video.
Anche se siete lontano potete così ammirare i dipinti esposti:
Delia Cavallin Critico d’Arte

Collettiva d’Arte

Qui sopra, l'email di Maristella Angeli, pittrice e poetessa di grande sensibilità.

Purtroppo non sono riuscita a inserire il video del critico d'arte, ma potrete entrare direttamente in youtube cliccando sul primo link.

Complimentandomi con l'amica artista, desidero farla conoscere anche ai lettori di questo blog.

BUON COMPLEANNO PADRE TERESIO!

Cinque anni fa, il 15 gennaio 2008 ci salutavi, partendo per il Cielo. Oggi, se tu fossi qui, ti avrei porto i miei auguri di buon compleanno: sarebbero 73.
Ti voglio ricordare, riportando la mia lettera di addio, scritta quando te ne sei andato, e pubblicata sul nostro bollettino parrocchiale Insieme.  Per nove anni sei stato Padre Provinciale, poi sei arrivato a Legnano per guidare la Parrocchia di Santa Teresa del Bambino Gesù, come Parroco. Hai continuato ad insegnare pedagogia presso l'Università del Sacro Cuore, la Cattolica, come si usa dire, prima a Milano e poi a Brescia. Finito il tuo mandato di Parroco, ti sei trasferito a Concesa, nelle vesti di Priore e lì hai salutato questa vita, per tornare al Padre.

                           ULTIMA LETTERA A PADRE TERESIO RAITERI

Ciao Teresio!

Finito il tempo degli sms e delle e-mail private, ora ti scrivo pubblicamente. Sai, parlavo proprio in questi ultimi giorni con un tuo confratello, ricordandoti, riguardo alla visione in cui una persona appare agli occhi degli altri.  Ognuno porta nel cuore un ricordo particolare, spesso mai uguale a quello di un altro. Come un diamante, la personalità di un essere umano si frantuma in tante sfaccettature, ed ognuno vede quella che ha di fronte. Non posso così rispecchiare il pensiero di tutti, il ricordo che ognuno ha di te. Posso solo testimoniare quello che mi hai trasmesso nel corso degli anni. Mi hai “pescato” come fece Gesù con Simone e Andrea, portandomi in S. Teresa, dandomi la tua fiducia in incarichi per i quali, davvero, non mi reputavo all’altezza. E te lo dissi apertamente. Ma tu hai scosso il capo, elargendomi uno dei tuoi rari sorrisi, e mi hai detto che nulla è impossibile se si vuole davvero. Sono certa che la stessa frase l’hai detta a tutti, perché questa era la tua peculiarità: ognuno, ai tuoi occhi, era elemento valido, secondo i propri specifici talenti, ma soprattutto, ad ognuno davi la certezza di avere un posto speciale nel tuo cuore.
Diceva bene P. Gabriele, durante l’omelia alle tue esequie, che eri disponibile per tutti, a costo di fissare tre appuntamenti lo stesso giorno ed alla stessa ora! Ma è verissimo, non sapevi negarti a nessuno: ogni problema, dispiacere o gioia di chi si rivolgeva a te, lo facevi tuo. Sapevi ascoltare a lungo, e parlavi poco, ma quando davi un consiglio era ben ponderato e colpiva il segno.
Hai guidato così le mie scelte di vita, introducendomi alla conoscenza dei Santi del Carmelo, in specie di S. Giovanni della Croce, del quale porti il cognome religioso, e di S. Teresa d’Avila, per la quale avevi una profonda venerazione, e lo stesso nome della tua mamma, così che hai cambiato il tuo nome di Battesimo – Gianfranco – in Teresio. Inoltre, suggerivi di leggere i documenti della Chiesa, almeno i più recenti, in particolare Lumen Gentium, il Concilio Vaticano II, il Sinodo, perché non si può sostenere di appartenere ad Essa, se non si conoscono le Sue direttive apostoliche.
Quando mi parlavi dei tuoi corsi di pedagogia, tenuti presso il distaccamento dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia, il tuo sguardo si illuminava: insegnare era il tuo particolare dono.
Ti ho seguito in alcuni pellegrinaggi, il primo in Francia, a Lisieux ed in altri luoghi dove visse S. Teresina, in Germania, a Treviri, città di S. Ambrogio. L’ultimo, in Siria, sulle orme di S. Paolo. Ti osservavo, cercavi i segni della storia cristiana, ma anche le opere d’arte dell’uomo, così come gli incantevoli paesaggi della natura. Tutto per te era meraviglia e un canto di lode al Signore.
Ora te ne sei andato, lasciando un vuoto incolmabile nei cuori di coloro che ti hanno apprezzato e voluto bene. Una dipartita improvvisa, che ci ha lasciato sgomenti. Viene spontanea la domanda. “non era possibile intervenire in tempo?”. Ma per chi si affida a Dio c’è un’unica risposta – Quando il Signore chiama, nessun medico lo può impedire.
Era il tuo momento, il momento del riposo del guerriero. Il Padre Generale Luis Arostegui, tuo vicino di studi, si ricorda dei Tre Moschettieri: tu Teresio, insieme a P. Marco Fumagalli che ti ha preceduto alla Casa del Padre, e P. Claudio Truzzi che è qui con noi a Legnano, definendovi BRAVI SOLDATI DEL REGNO.
Il Parroco P. Gabriele e nostro Provinciale, al termine dell’omelia, ti ha detto “addio”, che non vuol essere un commiato definitivo, ti ha affidato “A Dio”, ed io aggiungo, insieme a tutti quelli che ti portano nel cuore e fiduciosa nell’eternità beata…….non ti diciamo addio ma….

ARRIVEDERCI P.TERESIO!!!                                                                                       
                                                                                          La tua sorellina Danila
Per chi desidera rivederti, ecco alcune foto che ho conservato nel mio archivio personale, quasi tutte inviatemi da Padre Nicola Galeno, perché quelle che conservo gelosamente, quando impartivi la Prima Comunione ai miei ragazzi di catechismo, le ho solo in cartaceo e avute dal fotografo incaricato alle cerimonie, così come i video delle Cresime e Prime Comunioni.

Messa di inaugurazione del Monastero di Valmadonna 1973
Padre Teresio sulla destra
Padre Teresio con Padre Placido Daniele e Padre Pio Janes
La fotografia che più mi è cara, e quella che ti ritrae con Lolek (Papa Giovanni Paolo II, Karol Wojtyla) già martoriato dalla malattia, che tu hai incontrato per ottenere la promulgazione del decreto delle virtù eroiche di  Padre Benigno Calvi.
Santo Padre Karol e Padre Teresio Raiteri
Con Padre Fiorenzo Croci, nostro attuale Priore in Legnano








Con alcuni confratelli a Concesa
Ed ora, la tua ultima abitazione, presso il Cimitero di Concesa, Non so se la tua tomba sia diversa, io ricordo questa, pochi mesi dopo la tua dipartita, dove mi ha accompagnato per un saluto ed una preghiera, Padre Nicola.


Ma questi sono ricordi triste e terreni, io so che tu sei altrove, in quell'Altrove accanto al Padre Celeste, ai tuoi confratelli che ti hanno preceduto e seguito, e a tutti i tuoi cari, con gli angeli e i santi, la Santissima Trinità e soprattutto, con Nostra Signora e Sorella del Carmelo, la Beata Vergine Maria


BENVENUTO|

Il Paradiso non può attendere: dobbiamo già cercare il nostro Cielo qui sulla terra! Questo blog tratterà di argomenti spirituali e testimonianze, con uno sguardo rivolto al Carmelo ed ai suoi Santi