AFORISMA

Meglio aggiungere vita ai giorni, che non giorni alla vita
(Rita Levi Montalcini)

Nostra Signora del Carmelo

Nostra Signora del Carmelo
colei che ci ha donato lo scapolare

martedì 29 novembre 2016

Ciclo pittorico sul Parco Massari di Ferrara, novembre 2016

Ciclo pittorico sul Parco Massari di Ferrara, novembre 2016



QUANTE PIGNE  
Magari ti potessi somigliare,
pianta, nel congedarmi dalla terra
portando in Ciel dovizia di bontà!


OSTINAZIONE  
Ci prendono per pazze: noi vogliamo
sino alla fine restare sul ramo
per dir l’attaccamento a questa pianta!



MAESTOSA 
Sai sempre rimanere maestosa,
seppur spogliata delle amate fronde.
I rami sono braccia tese al cielo!


DISARMATA

Ti senti disarmata, cara pianta.
I denti stringer sai pensando a quando
ad esser baldanzosa tornerai!


TUTTE INSIEME 
E’ bello pur giacere tutte insieme,
sapendo che dal nostro sacrificio
vien sempre questa terra fecondata...



ENERGICO
Tu sai d’andar incontro al duro inverno.
Energico t’opponi alla sconfitta,
certo della vittoria a primavera...



LA TORRETTA 
Quella torretta non resiste più:
vorrebbe in mezzo al Parco trasferirsi
per far la sentinella del suo verde!


ULTIMO BACIO
Sono rimasta sola sul mio ramo.
Baciami, sole, prima del ritorno
a questa terra che mi generò...



SENILITA’
Senilità che ignori la tristezza,
sapendo d’aver speso l’esistenza
sempre con donazione sconfinata!



ULTIMA SOSTA 
Davver ti sono grata, cara siepe,
che la caduta dal ramo attutisti
con una sosta sì provvidenziale!



BIONDEGGIARE 
Sembri un covone tutto biondeggiante
volutamente scordato per dare
alla Natura più vivacità...


FONTANA

Fontana, sembri triste...Quel leone
coi primi freddi non ruggisce più!



LA PALMA CORAGGIOSA

La palma coraggiosa ancor s’ostina
a rimaner in un clima restio
a darle il suo calor originario...


QUASI UNA MANO
Quasi una mano che protender voglia
le dita fino al cielo per siglare
un patto d’amicizia imperitura...

(Ferrara 28-11-2016), Padre Nicola Galeno

domenica 27 novembre 2016

Commemorazione trigesimale di Elena Rocca (don Mazzanti)

Don Mazzanti: COMMEMORAZIONE TRIGESIMALE DI ELENA ROCCA


 
ELENA ROCCA, MITE E CARA FANCIULLA

(Parafrasi da un testo di Don Giuseppe Mazzanti)

E’ già trascorso un mese dalla morte
d’Elena Rocca ed il rimpianto vive
tuttora intenso dentro al cor di chi
la conobbe, l’amò, venendo messo
a parte d’interiori confidenze.

Elena Rocca, la mite fanciulla,
qual mammoletta timida sapeva
le più belle virtù nel cor celare,
nel suo breve soggiorno sulla terra
il buon odor di Cristo diffondendo.

Elena, fosti un Angelo! Il candore
dagli occhi, tratti e insieme traluceva.

Era il tuo volto diafano e direi
quasi etereo, sempre improntato
ad un sorriso di dolce mestizia
capace di bear chi lo guardava.

Anima che rivela una bellezza
senza scorie mondane che soddisfa
senz’attaccar i sensi sol il core;
un genuino che riscalda
di santi affetti quanti dai suoi raggi
si lasciano davvero illuminare.

E questa tua purezza virginale,
Elena, non potevi a noi celare.
Le restanti virtù dissimulasti,
coprendole con velo d’umiltà:
eri persuasa di non possederne,
eppur nel tuo corredo c’eran tutte!
Fortunati color che avvicinarla
poteron, penetrando nei recessi
intimi e sì preziosi del suo cor!

(Ferrara 27-11-2016), Padre Nicola Galeno
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È già trascorso un mese dalla morte e il rimpianto vive tuttora intenso nei cuori di chi la conobbe, di chi l'amò, di chi seppe le confidenze intime dell'animo suo. Elena Rocca, la mite e cara fanciulla, che, quale timida. mammoletta, nascondeva le virtù più belle, nel suo breve soggiorno sulla terra diffuse intorno a sé il buon odore di Cristo. Elena era un Angelo!
Il candore le traluceva dagli occhi, dai modi, da tutto l'assieme. Il suo volto diafano, quasi etereo, improntato sempre ad un sorriso di dolce mestizia beava chi la vedeva. Era una di quelle anime che rivelano una bellezza senza scorie mondane, la bellezza intima che soddisfa il cuore e non attacca i sensi; un vero sole che riscaldava di santi affetti quanti si lasciavano da esso illuminare.
La purezza virginale era la sola virtù che non poteva nascondere. Tutte le altre le sapeva dissimulare, coprire col velo dell'umiltà,persuasa anzi, di non possederne alcuna. Eppure le aveva tutte. Fortunati quelli che potevano avvicinarla e penetrare gl'intimi preziosissimi recessi dell'anima sua!
  


Don Giuseppe Mazzanti

sabato 19 novembre 2016

Oggi, 19 novembre 2016 beatificato Padre Maria-Eugenio del Bambino Gesù ocd

                                 













È stato beatificato questa mattina nel Parco delle Esposizioni di Avignone, in Francia, Maria-Eugenio del Bambino Gesù, al secolo Henri Grialou, sacerdote professo dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi, vissuto nel secolo scorso e fondatore dell’Istituto secolare Notre-Dame de Vie. Alla cerimonia, in rappresentanza del Papa, il prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, cardinale Angelo Amato. Scopriamo la figura del nuovo Beato nel servizio di Roberta Barbi
Santa Teresa del Bambino Gesù, San Giovanni della Croce e Santa Teresa d’Avila: sono questi i fulgidi esempi che illumineranno fin dalla giovinezza la vita spirituale di Maria-Eugenio del Bambino Gesù. Nato povero nel 1894 in una famiglia di minatori dell’Aveyron, una vocazione precocissima che non fece pesare economicamente sulla propria famiglia, partendo solo per Susa, dove lo accolsero i padri della Congregazione dello Spirito Santo. Ma non è la vita missionaria a chiamarlo, così torna nel seminario minore di Rodez.
Tre grandi esempi di santità

Ha 13 anni quando legge per la prima volta gli scritti di Teresa di Gesù Bambino – allora neppure Beata – e trova in lei un’amica d’infanzia con la quale crescere nella luce di Cristo. Il 13 dicembre 1920 gli capita per le mani una biografia di San Giovanni della Croce e ne resta folgorato: è sulle sue orme che il Signore lo chiama a camminare, tanto che sul letto di morte dirà: “È con San Giovanni della Croce che io vivo, nel profondo della mia anima”. Dopo l’ordinazione sacerdotale, sceglie, dunque il Carmelo, e nel noviziato dei Carmelitani scopre la grande riformatrice dell’Ordine, Santa Teresa d’Avila, trovando in lei la propria madre spirituale.
Una vita a servizio dell’Ordine dei Carmelitani scalzi
Maria-Eugenio pone al centro della propria esistenza lo Spirito Santo, che percepisce come “amore sostanziale, verità, luce, spirito che fa l’unità delle anime, della Chiesa e del Carmelo”. È lo Spirito ad abitare la sua anima desiderosa di diffondere sempre più la misericordia di Dio, cioè l’amore gratuito che vuole sfamare i più piccoli e i più poveri. Per tutta la sua vita servirà l’Ordine carmelitano scalzo, prima da definitore e vicario generale, tre volte da provinciale (morirà in carica, nel 1967), da visitatore apostolico dei monasteri francesi delle monache carmelitane e da incaricato della Congregazione per i religiosi di organizzare la federazione dei monasteri. 
Il carisma della fondazione si concretizza nell’Istituto Notre-Dame de Vie
Già nel 1929 alcune giovani donne che vogliono donarsi a Dio gli chiedono di guidarle e così il sacerdote capisce che la sua missione è quella di condurre le anime a Dio, di formarle all’unione della contemplazione e dell’azione, mostrando loro il cammino dell’orazione e della vita nello Spirito. Nasce così il Notre-Dame de Vie, che oggi è un istituto secolare di diritto pontificio composto da tre rami autonomi: uno femminile, uno maschile laico e uno sacerdotale, e conta circa 600 membri.
“Voglio vedere Dio”, l’eredità spirituale del Beato
Ma condurre gli uomini a Dio è anche l’obiettivo di “Voglio vedere Dio”, il libro che il beato Maria-Eugenio del Bambino Gesù lascia in eredità a tutti noi, come vademecum verso la santità. In esso il Carmelitano ci prende per mano guidandoci nella crescita nell’amore e nell’abbandono all’azione dello Spirito, a Dio che ci chiama ad incontrarlo nella fede e così ci trasforma: “Ci sono ovunque persone che cercano Dio – scrive – o, se potessi raggiungerle tutte e parlare loro dell’Amore infinito!”. Ma è proprio con queste pagine, in cui risuona il grido di Teresa d’Avila bambina, che riesce a raggiungere i cuori di quanti vogliono farsi apostoli della Chiesa, al di là del tempo e dello spazio.


BENVENUTO|

Il Paradiso non può attendere: dobbiamo già cercare il nostro Cielo qui sulla terra! Questo blog tratterà di argomenti spirituali e testimonianze, con uno sguardo rivolto al Carmelo ed ai suoi Santi