AFORISMA

Meglio aggiungere vita ai giorni, che non giorni alla vita
(Rita Levi Montalcini)

Nostra Signora del Carmelo

Nostra Signora del Carmelo
colei che ci ha donato lo scapolare

martedì 29 giugno 2010

I COMANDAMENTI






Non siamo buoni fratelli dei nostri fratelli, gli uomini, se non siamo disposti a mantenere una condotta retta, anche quando chi ci sta accanto interpreta male il nostro comportamento,e reagisce in modo spiacevole. (Forgia,460)




Noi, figli di Dio, ci forgiamo nella pratica del Comandamento Nuovo, impariamo nella Chiesa a servire e a non farci servire [Cfr Mt 20, 28], e siamo in grado di amare l'umanità in modo nuovo, che tutti scopriranno essere frutto della grazia di Cristo. Il nostro amore non va confuso con il sentimentalismo, neppure con il mero cameratismo, e nemmeno con il desiderio poco chiaro di aiutare gli altri per dimostrare a noi stessi la nostra superiorità. È saper convivere col prossimo, venerare — insisto — l'immagine di Dio insita in ogni uomo, facendo in modo che anche lui la contempli, e così sappia dirigersi a Cristo.

Universalità della carità significa, pertanto, universalità dell'apostolato; capacità nostra di trasformare in opere, e sul serio, il grandioso impegno di Dio, il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati e arrivino alla conoscenza della verità [1 Tm 2, 4].

Se si devono amare anche i nemici — intendo coloro che ci considerano loro nemici: per quanto mi riguarda, non mi sento nemico di niente e di nessuno — a maggior ragione bisognerà amare coloro che sono semplicemente lontani, coloro che ci sono meno simpatici, coloro che, per motivi di lingua, di cultura, di 
educazione, sembrano il mio o il tuo opposto. (Amici di Dio, 230)
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Ringrazio Scarlet, di Tracce d'Infinito, per avermi dato modo di leggere quanto lei stessa ha recentemente pubblicato sul suo blog. Le chiedo scusa per essermi impadronita di quanto sopra, ma credo possa servire ad illustrare il mio precedente articolo.
Sull'insegnamento sopra citato, ho ragionato riguardo a coloro che boicottano la Chiesa, o che la perseguitano aspramente.  Non provo rancore nei loro confronti, mi spiace che non abbiano conosciuto Gesù, perché se solo avessero letto qualche pagina di Vangelo, saprebbero che Gesù vuole unicamente il bene dell'umanità.
Mi sono anche chiesta se per caso non fossi diventata una bigotta, col passare degli anni, per il fatto di aver preso alla lettera gli insegnamenti evangelici.
Oggi si tende a considerare obsoleto il catechismo della Chiesa, e lo stesso Vangelo. Non parliamo della Bibbia!!! Antiquata perché? Perché Sodoma e Gomorra sono state distrutte dall'ira divina, invece oggi si tende ad accettare, non solo, a enfatizzare l'omosessualità.
Che c'è di male? chiedono i "moderni", devono pur amarsi anche loro, e poi, che senso ha pensare alla famiglia, sia come unione indissolubile che come luogo dove procreare e crescere figli, quando il mondo è già strapieno? E allora viene facile accettare anche l'aborto, dove un figlio sarebbe un intralcio alla carriera, alla libertà del singolo o della coppia, la separazione e il divorzio. E i preti? Ma si sposassero, così non cadrebbero nella pedofilia, nell'omosessualità o - meno peggio - nell'avere amanti nascoste!
Queste sono frasi che sento spessissimo, e non solo da gente dichiaratamente atea, anticlericale, ma anche da quelli che si definiscono cristiani. Oh, mamma mia, che confusione!! Allora divento bigotta, bigottissima!!! Perché se accogliere le Sacre Scritture significa beccarmi questo appellativo, ne sono felice! Quando i freni inibitori vengono allentati, tutto è concesso! E i comandamenti del Signore, dove sono finiti? Vediamoli!




Io sono il Signore Dio tuo:   (lo pensiamo davvero o abbiamo altri signori da adorare?)



1. Non avrai altro Dio fuori di Me. (quanti dei fasulli ci girano intorno? Oggetti da idolatrare?)

2. Non nominare il Nome di Dio invano. (O a volte non Lo nominiamo e  Lo pensiamo affatto?)



3. Ricordati di santificare le feste. (quante volte ce lo ricordiamo, o le feste sono solo occasione per fare una vacanzina, o riposarsi, o dedicare tempo ad attività che nulla hanno a che fare con il Signore della Domenica?)



4. Onora il padre e la madre.(è ancora di moda? O spesso si mandato a quel paese i genitori che ci hanno donato la vita, e che la consumano occupandoci di noi figli? Oppure, ormai vecchi, li abbandoniamo in un ospizio per anziani?)



5. Non uccidere. (e l'aborto che cos'è? e le frasi offensive, che feriscono l'anima, e la mancanza di rispetto? La poca comprensione, il non ascolto, sono tutti tentativi di uccidere la personalità del prossimo- la lingua è più tagliente di una spada!)



6. Non commettere atti impuri.( e quali sono? oggi tutto e concesso, pubblicizzato, solo la  Chiesa, vecchia e bigotta come me, si ostina a considerare peccato quello che è lasciato al libero arbitrio dell'uomo. Non scherzo, mi è stato risposto anche questo, aggiungendo che Dio stesso ha dato questo dono(il libero arbitrio) all'umanità, dicendo che ne usasse come voleva!! Ma come riescono ad intortarci, questi giovani e meno giovani moderni, travisando anche le Scritture!!)

7. Non rubare.(Perché? Prendere qualcosa in prestito, e non restituirla, è rubare? E ridurre una Nazione in  grave crisi economica, senza lavoro per molti, cos'è? Un gioco di potere? Monopoli?



8. Non dire falsa testimonianza.(Negare l'evidenza, addossare la colpa a terzi, mentire sapendo di mentire, raccontare frottole per il proprio tornaconto, è lecito?  E calunniare? Meglio tacere che distruggere la rispettabilità di una persona)



9. Non desiderare la donna d'altri.(con tutte le donne che ci sono in giro, dovete proprio volere quella che è già legata ad un altro? E vale anche il discorso contrario, con tutti gli uomini che ci sono in giro, avete proprio bisogno di quello che è già sposato?)



10. Non desiderare la roba d'altri.(dal desiderio si fa presto a passare al possesso, vale anche per il comandamento precedente!)


Ho fatto un ripasso, improvvisando con qualche domanda caustica, ironica, o qualche affermazione forse banale, ma sempre valida, dei Comandamenti. Chi non é mai contravvenuto ad uno di loro, scagli la prima pietra!! Oh, anch'io, quand'ero giovane, li trattavo all'acqua di rose, anch'io qualcuno lo consideravo superato, ma ho dovuto ricredermi, non per bigottismo, non perché gli anni condiscono i cristiani - come diceva saggiamente mia nonna - ma perché ho capito che i Comandamenti non sono altro che insegnamenti atti ad aiutare l'uomo a trovare la serenità, la felicità, la gioia e la pace che Cristo ha sempre augurato agli abitanti della Terra. Quando la coscienza è tranquilla -  e qui non si tratta solo di Legge Divina, ma anche di etica e morale -  si vive bene, amati e amando!!  Cristo ha infatti racchiuso i Comandamenti in uno solo, che li comprende tutti: Ama Dio tuo  con tutta l'anima, con tutte le tue forze, e ama il prossimo tuo come te stesso. Amare il prossimo significa non fargli alcun male!!! - Non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te! Riallacciandomi al pensiero di San Josemaria Escrivà de Balaguer, sopra riportato, la carità - che è Amore - è l'unico modo per dimostrare di essere dei veri cristiani, e San Paolo insegna ampiamente al riguardo!
Allora, cos'è questa persecuzione alla Chiesa, se non la volontà di voler continuare ad agire per il male, invece che per il bene? Perseguitando la Chiesa, si perseguita Cristo stesso, e lo si perseguita perché i suoi insegnamenti disturbano: chiudendo la porta a Cristo nella propria vita, si aprono le porte al Male, e alla fine non lamentiamoci di questo mondo se sta andando in rovina!!!
PREGHIAMO I SANTI APOSTOLI PIETRO E PAOLO, PERCHE' CI AIUTINO A SEGUIRE IL LORO ESEMPIO!! AUGURI A TUTTI I PIETRO E PAOLO!!




lunedì 28 giugno 2010

MA QUANDO FINISCE QUESTA PERSECUZIONE?

Monsignor Alfeo Giovanni Ducoli, arcivescovo emerito di Belluno, dice la sua prima sui pestaggi degli omosessuali:

Chi commette atti vili come quelli è un delinquente e va castigato con severità, perché il ricorso alla violenza non è mai giustificabile. Però va detto che alcune volte i gay provocano, con le loro condotte esibizionistiche, con azioni impudiche in pubblico, con atti osceni, eccitano la fantasia perversa di gente debole e qualche volta si comportano rumorosamente con troppa esuberanza per la via pubblica e questo effettivamente può determinare in alcuni sensazioni di ripulsa e di risentimento e spingerli all' aggressione. Ribadisco, la violenza non è legittima, ma esiste in casi come questi l' attenuante della provocazione.


Una cosa barbara. La donna merita ogni rispetto. Con la stessa sincerità va detto che alcune donne oggi vestono in modo indecente e scollacciato, mostrando in pubblico le loro forme sensuali. Questo può eccitare menti deboli o poco ordinate e spingerle ad atti di violenza. Dunque se anche loro aiutassero con modi di vestire più castigati sarebbe bene. Alcune loro esibizioni in pubblico possono causare atti violenti ed istigare ed anche la loro attitudine è un attenuante, vi è provocazione, istigazione all' atto violento

Il ragionamento è così interessante che al lettore viene una gran voglia di domandarsi perché non prosegua: magari rilevando che essere titolare di un negozio ben avviato costituisca un'istigazione a pretendere il pizzo, che circolare con un'automobile di lusso rappresenti un'istigazione al furto o che portare in giro nel passeggino uno splendido bambino biondo con gli occhi azzurri sia un'istigazione alla pedofilia.
Circostanze attenuanti, le chiamano i giuristi, e a voler seguire la logica di Monsignor Ducoli si potrebbero concedere a qualsiasi criminale, perché si fondano esattamente sui motivi che l'hanno spinto a commettere il reato che ha commesso.
Quanto al fatto che a giustificare il comportamento degli squadristi e dei violentatori con tanta leggerezza sia un vescovo, invece, si potrebbe evocare la figura dell'aggravante.(dal blog dell'Unità).
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ROMA. La sala stampa vaticana diffonde un comunicato che mette in luce come si possano essere verificati errori nella gestione del patrimonio di Propaganda Fide.

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Preti pedofili, si dimette la Commissione d'inchiesta in Belgio. Vescovi: grave danno

Vescovi

Bruxelles, 28 giu. (Adnkronos/Aki/Ign) - Lasciano l'incarico il presidente Adriaenssens, interrogato nel pomeriggio, e tutti i membri. Il ministro della giustizia belga ora vuole creare un "gruppo di lavoro" . All'indomani delle parole del Papa, il Sir: "In atto persecuzioni contro la Chiesa".Papa: ''Perquisizioni deplorevoli''. Bruxelles: "Reazione esagerata"



Riporto, per correttezza, quanto mi è stato passato affinché lo leggessi. Molti cercano di farmi cambiare idea circa la Chiesa, il Clero, il Vaticano, ecc. Chi infatti non ha mai accettato di appartenere ad una religione, o di seguire un Uomo-Dio, quale è il Cristo, ora ha il coltello dalla parte del manico, o almeno crede di averlo. Ogni scusa è bella e buona per dare contro,  si , anche a me, perché io appartengo alla Chiesa, come ogni cristiano cattolico che crede nel Vangelo!
Cosa dobbiamo fare per difendere ciò in cui crediamo, quando tutto pare stia facendo acqua come un colabrodo? La Chiesa è attaccata da molti  fronti: pedofilia, cattiva amministrazione, perfino le prediche dei vescovi, ogni azione viene vagliata e criticata. Indici puntati contro questo o quello, pur di abbassare le difese della Chiesa di Cristo.
Ora a me piace essere trasparente, non amo l'omertà, quel silenzio che molti auspicano, per non incrementare altre polemiche. Certo, ci sono sacerdoti che sbagliano, perché nasconderlo? Lo stesso Papa lo ammette!  Ma per un numero, anche grande, di sacerdoti che non seguono gli insegnamenti evangelici, perché bollare tutto il clero? Dicevo proprio a chi si diletta a passarmi notizie contro -  sperando che io ceda nei miei propositi di restare unita alla Chiesa, soprattutto ora che è in difficoltà - che, se apro un giornale, altro non leggo se non notizie pessime, con questo devo pensare che tutto il mondo sia pieno di assassini, di ladri, di farabutti?Ah, se pubblicassero anche le buone notizie, ma quelle....non fanno notizia!!Le brave persone, che seguono gli insegnamenti di Cristo, che operano bene e per il bene, di norma lo fanno in modo silenzioso, non appariscente, ma sono tante, molte di più di coloro che seguono il male. E ho ribadito - di questo ne sono convinta - che il dia-ballo (diavolo, colui che divide) cerca di minare le basi della Chiesa, per farla crollare, perché è Cristo, e la Sua Chiesa, l'avversario temibile del tentatore!! E il demonio (ma esiste ancora, o è finito nel dimenticatoio? E' quello che vorrebbe che tutti pensassero,ovvero la sua non esistenza!) si è intrufolato nel suo interno, per creare discordia, dubbi, sospetti. Mica scemo, parecchio furbo, altrimenti che povero diavolo sarebbe mai?
Ebbene, sappiamo tutto questo, non lo neghiamo, ma difendiamo ciò in cui crediamo! La Chiesa è la Casa di Dio. Se nella Casa di Dio sono entrate delle serpi, dobbiamo scacciarle, ed impedire che ve ne entrino altre. Dopo di che, la Chiesa resta pur sempre la Casa del Signore.  Le serpi strisciano anche fuori di essa, e cercano di lavare il cervello ai credenti, gettando dubbi, ventilando sospetti, attraverso un tam-tam di notizie spesso imprecise,  e sempre verniciate di sfumature dai toni acidi! Come ci provano con me, così faranno con molti, e noi dobbiamo agire come i primi cristiani, difendendo il Cristo e i Suoi discepoli,  a costo di essere perseguitati o derisi!! Il Signore l'ha predetto: sarete perseguitati a causa del mio nome!! Ma noi non ci preoccupiamo! Il Regno dei Cieli è il capolinea al quale ambiamo arrivare! E...il Paradiso non può attendere, dobbiamo guadagnarcelo qui in terra, creando un muro dove le critiche, le ironie, quando non addirittura il sarcasmo, rimbalzino lontano!!

giovedì 24 giugno 2010

SAN GIOVANNI BATTISTA

Giovanni Battista è il santo più raffigurato nell’arte di tutti i secoli; non c’è si può dire, pala d’altare o quadro di gruppo di santi, da soli o intorno al trono della Vergine Maria, che non sia presente questo santo, rivestito di solito con una pelle d’animale e con in mano un bastone terminante a forma di croce. 
Senza contare le tante opere pittoriche dei più grandi artisti come Raffaello, Leonardo, ecc. che lo raffigurano bambino, che gioca con il piccolo Gesù, sempre rivestito con la pelle ovina e chiamato affettuosamente “San Giovannino”. 
Ciò testimonia il grande interesse, che in tutte le epoche ha suscitato questo austero profeta, così in alto nella stessa considerazione di Cristo, da essere da lui definito “Il più grande tra i nati da donna”. 
Egli è l’ultimo profeta dell’Antico Testamento e il primo Apostolo di Gesù, perché gli rese testimonianza ancora in vita. È tale la considerazione che la Chiesa gli riserva, che è l’unico santo dopo Maria ad essere ricordato nella liturgia, oltre che nel giorno della sua morte (29 agosto), anche nel giorno della sua nascita terrena (24 giugno); ma quest’ultima data è la più usata per la sua venerazione, dalle innumerevoli chiese, diocesi, città e paesi di tutto il mondo, che lo tengono come loro santo patrono. 
Inoltre fra i nomi maschili, ma anche usato nelle derivazioni femminili (Giovanna, Gianna) è il più diffuso nel mondo, tradotto nelle varie lingue; e tanti altri santi, beati, venerabili della Chiesa, hanno portato originariamente il suo nome; come del resto il quasi contemporaneo s. Giovanni l’Evangelista e apostolo, perché il nome Giovanni, al suo tempo era già conosciuto e nell’ebraico Iehóhanan, significava: “Dio è propizio”. 

martedì 22 giugno 2010

SCOPERTE A ROMA LE PIU' ANTICHE IMMAGINI DEGLI APOSTOLI




ROMA
Le più antiche icone degli apostoli Pietro, Paolo, Andrea e Giovanni sono state scoperte a Roma in un cubicolo delle catacombe romane di santa Tecla, in via Ostiense, vicino alla basilica di San Paolo fuori le mura. L’importante ritrovamento archeologico è stato annunciato oggi nella capitale, in una conferenza stampa con monsignor Gianfranco Ravasi, presidente della Pontificia commissione di Archeologia sacra, monsignor Giovanni Carrù, segretario della stessa commissione, il professor Fabrizio Bisconti, sovrintendente Archeologico delle catacombe e docente di Archeologia cristiana e medievale a Roma Tre e Barbara Mazzei, responsabile del restauro. Nello stesso cubicolo gli archeologi nel giugno 2009 avevano scoperto un volto di san Paolo del IV secolo dopo Cristo, già annunciato dall’Osservatore Romano: «Abbiamo continuato il restauro con il laser e, dietro una patina calcarea, abbiamo scoperto questi affreschi strepitosi nella volta del cubicolo. Sono le prime rappresentazioni come icone in assoluto», dice Bisconti. 

Nella volta del cubicolo ci sono anche le immagini di una matrona romana (probabilmente la donna che lì ha trovato sepoltura) e di «un fitto cassettonato che forse imitava la basilica di San Paolo: sappiamo che alla fine del IV secolo era stato ricostruito un “martyrium paolino” e diverse fonti ci dicono che il soffitto era tutti travi e lamine d’oro». 

«Il cubiculo - prosegue Bisconti - emula un mausoleo o una basilica. Vicino c’è l’immagine di un collegio apostolico con Cristo al centro tra gli apostoli, come di solito era raffigurato negli absidi delle basiliche romane. La matrona appare ingioiellata insieme alla figlia in atteggiamento orante».

Secondo l’archeologo «tutto coincide» con la vita religiosa cristiana di Roma di quel tempo: «Alla fine di IV secolo a Roma vive san Girolamo, che dà avvio a una sorta di ascetismo quasi monacale, coinvolgendo diverse matrone della città. E la donna sepolta in quel cubicolo poteva essere una di queste aristocratiche che, convertita al cristianesimo, viaggia poi in Terra santa per vedere i luoghi degli apostoli. Poi, al ritorno, fa riprodurre le loro immagini sulla tomba. In ogni caso - conclude Bisconti - sono le icone più antiche a figura intera di Pietro e Paolo e, in assoluto, quelle più antiche di Andrea e Giovanni». (La Stampa)

DIVAGANDO


Scalare una parete scoscesa non è per nulla facile, ma c'è chi ci riesce benissimo!!
Scalare la Vetta del Monte, che è Gesù, è un'impresa altrettanto affascinante, e la Sua conquista porta gioie con durata eterna, a differenza di quelle riportate dopo un'arrampicata, che durano il tempo della stessa!!

Sia questo uno sprone per tutti coloro che cercano Cristo, e felici coloro che l'hanno trovato!

(nella foto, Mauro Corona alle prese con un difficile passaggio)

PIOGGIA E TEMPORALE



I fatti che sono accaduti di recente, e di cui ho scritto (il fulmine che ha colpito l'abete, Mauro Corona che nel suo libro "Aspro e dolce", scrive di uno: "morì all'improvviso, come un vecchio larice spaccato dalla saetta, solo e indomito", la statuina della Vergine che non fu colpita e rimase intatta, mi hanno fatto molto riflettere e meditare sulla Fede. Se avete imparato a conoscermi, attraverso i miei post, avrete appreso che amo esprimermi con metafore, o con esempi semplici. Ci sono troppe persone che arzigogolano sui fatti della fede, della religione, usando paroloni spesso incomprensibili, chiari solo agli addetti ai lavori!! Penso che nel voler rendere difficile ciò che dovrebbe essere facile, sia un metodo che non aiuta a capire quanto Dio operi in noi, e quanto sia necessario sentirLo vicino. Gesù ha pronunciato queste parole: "se non ritornerete come bambini...". Ecco, ai bambini occorre parlare in modo semplice e chiaro, altrimenti succede quello che è accaduto a mia figlia, quando aveva circa 5 o 6 anni. Volendo distrarla dai cartoni animati trasmessi alla TV, le feci visionare un bellissimo documentario di scienze naturali. Dopo un poco, lei si alzò dal divano e spense il televisore. Le chiesi il motivo e lei mi rispose con una frase che mi è rimasta di monito ancor oggi: "E' troppo interessante!!". Ovvio che la bimba intendesse dire che era troppo impegnativo, difficile da comprendere per la sua tenera età. Ho capito che per interessare chiunque, piccoli e grandi, non servono discorsi infarciti di vocaboli difficili, di frasi complicate, ma di parole semplici e chiare, che possano essere comprese sia da grandi pensatori che dai semplici. Personalmente mi irritano coloro che, per mettere in luce la propria istruzione, cultura, conoscenza, pensano che parlare il politichese, il cattolicese, o l'avvocatese sia lo specchio dei loro studi e delle loro esperienze. Non lo avete ancora capito che la gente si annoia, cari signori, e perde interesse a seguire le vostre oratorie? Ho appreso di più da chi mi ha insegnato in modo semplice le cose della fede: dai miei genitori, con l'esempio della loro vita, dai sacerdoti che si esprimono con semplicità, in modo conciso, che da certi teologi - filosofi, dalle conferenze sussiegose.
Così io ora spiego come si arriva alla fede, secondo la mia semplice esperienza. La pioggia cade in modo continuo, goccia a goccia, e penetra lentamente nel terreno, irrorandolo. Così la Parola di Dio, ascoltata fin da piccoli, si fa strada nella mente, e rimane nella memoria. Ma ancora non è Fede. Ci vuole un temporale che scuota, e un fulmine che penetri nell'anima, incendiandola. La Fiamma Viva che San Giovanni della Croce descrive così bene, che è quel fuoco d'Amore che arde per il Signore, non arriva attraverso insegnamenti, ma attraverso le circostanze che ci fanno innamorare di Lui. L'incontro con una persona che la Fede l'ha conosciuta e vissuta, per esempio, o una pagina evangelica che ci ha profondamente colpiti, oppure gli occhi che si sono aperti d'improvviso, e ci hanno fatto riconoscere i segni del Signore nella nostra vita. E si comincia dal poco: un cielo dipinto dai colori del tramonto, che solo un grande Pittore sa fare, un fiore che sboccia ed emana il suo intenso profumo, il calore del sole e il candore della neve. Allora si vede il Creatore e si impara a ringraziarlo per i Suoi magnifici doni. Da qui si parte alla scoperta del Suo unigenito Figlio, e si impara a capire quanto Amore il Padre ha emanato per noi. Solo allora si riesce a comprendere il Vangelo, la Buona Novella, e si vuole saperne sempre di più. Così si comincia a dialogare con Colui che tutto ci ha dato per Amore, a ringraziarlo con lodi, a confidarsi con Lui e a guardarci intorno, scoprire che abbiamo tanti fratelli da amare, che hanno bisogno del nostro sostegno, del nostro affetto sincero....sono le Sue stesse creature, che ci ha donato per non essere soli. Concludo con una poesia di Sarah, titolata  Pioggia:

IMMENSO SCROSCIARE DI PICCOLE ANCELLE
RIPORTA LA PACE NEI CORPI ACCALDATI
RAPIDE, FRESCHE, INTREPIDE E BELLE
GOCCE DI PIOGGIA SUI PRATI ASSETATI

DANZA DI SUONI, LUCI E TAMBURI
SPARSO TINTINNARE DI STELLE VAGANTI
RESPIRO PROFONDO CHE GLI ANIMI OSCURI
SOLLEVA DA ANSIA, PAURE E PIANTI

ETERNA RINASCITA ACCORRE ARMONIOSA
NEL DOLCE FLUIRE PER STRADE E SENTIERI
LINFA VITALE RICADE SONTUOSA
IN FORMA DI FIORI, SPAZI E PENSIERI

Mi pare che questi versi descrivano bene la pioggia benefica, ma se li accostassimo al Vangelo, capiremmo che la Parola del Signore emana straordinari effetti che irrorano l'anima. La linfa vitale della Buona Novella è come pioggia che fa crescere i fiori nel nostro giardino spirituale!!!




lunedì 21 giugno 2010

PRIMA MESSA DI PADRE WALTER LEOPIZZI A LEGNANO


Domenica, 20 giugno 2010, alle ore 10, il novello sacerdote, Padre Walter Leopizzi, ha celebrato a Legnano - la Parrocchia carmelitana di Santa Teresa del Bambino Gesù, dove ha trascorso il suo anno di Diaconato -la sua seconda Messa domenicale. La prima Messa l'ha celebrata la domenica precedente a Melzo, sua città d'origine.
Vi è stata una grande partecipazione di fedeli ad assistere alla Celebrazione Eucaristica, felici per l'Ordinazione di  un nuovo sacerdote carmelitano. Il cartellone ai piedi della Mensa riporta il salmo 15,5 " Il Signore è mia parte di eredità e mio calice, nelle Tue mani è la mia vita" che Padre Walter ha scelto quale motto da perseguire nel suo sacerdozio.
La festa per il giovane Padre è proseguita presso il salone dell'oratorio, dove è stato imbandito un lauto banchetto, al quale hanno partecipato - non vorrei esagerare - oltre 150 persone. Il Parroco Padre Gabriele, il vice-parroco Padre Soosai, parenti, amici, operatori pastorali e animatori dell'oratorio hanno condiviso momenti di  vera gioia. 
Auguriamo a Padre Walter tutto il bene possibile, un proficuo apostolico contributo nella Chiesa e nell' Ordine Carmelitano, sicuri che svolgerà al meglio il suo servizio sacerdotale, sorretto dal benevolo sguardo di nostra Sorella e Madre, Regina del Carmelo!!

sabato 19 giugno 2010

MAURO CORONA


UN PERSONAGGIO INCREDIBILMENTE
                            ECLETTICO


UN ARTISTA STRAORDINARIO, POETA, SCULTORE, SCRITTORE


ALPINISTA CHE HA SCALATO NON SOLO PARETI DIFFICILI, MA LA SUA STESSA                               
                              ESISTENZA










Era di fronte a me, così come l'avevo visto in tante foto, documentari, interviste, mi sembrava di leggerlo. Guardandolo negli occhi, vedevo la sua esperienza di vita, la conoscenza di cose che ho imparato ad apprezzare attraverso i suoi libri. Il treno viaggiava per Calalzo, ed io avevo di fronte un uomo che intuivo di  conoscere bene....e non l'avevo mai incontrato di persona. Paralizzata dall'emozione, riuscii a dirgli solo qualcosa sul fatto d'aver letto molti dei suoi libri, grazie a mamma che li aveva scoperti prima di me. Gli dissi che mi avevano dato sensazioni mai provate, suscitato ricordi che erano scomparsi dalla mia memoria, e riemersi dopo la lettura di pagine scritte da lui. La sua infanzia mi rammentava la mia! Anch'io ho vissuto in mezzo alle montagne, non erte come le sue, ma molto simili. Anch'io calpestai i luoghi della sua gioventù....un pellegrinaggio doveroso, al Vajont, a quel monte Toc che causò la rottura della diga e un dramma mai dimenticato. Divoravo i suoi libri, li divoro ancora e Mauro divenne un amico. Mi ha tenuto le mani nelle sue, ed a quanto gli narravo, sorrideva con quel suo sguardo da faina, mormorando "davvero?". Si, davvero mi aveva affascinato la sua vita sofferta, disperata, avventurosa, che ha preso una svolta incredibile, ed è nato un poeta, un abile narratore, uno grande scultore, con il quale bisognerà fare i conti (così diceva Claudio Magris). Sto parlando di Mauro Corona, nato nel 1950 a Erto (Pordenone) che ha seguito fin da bambino il nonno paterno, intagliatore, in giro per i boschi. Nello stesso tempo il padre, cacciatore, lo portava a conoscere le montagne della valle. Dal primo ha ereditato la passione per il legno, diventando uno degli scultori lignei più apprezzati d'Europa. Dal padre gli deriva l'amore per la montagna,. Alpinista ed arrampicatore fortissimo, Mauro Corona ha aperto trecento nuovi itinerari di roccia sulle Dolomiti d'Oltre-Piave, tutti di estrema difficoltà. Autore di moltissimi libri, tra cui Il volo della martora, Le voci del bosco, Finché il cuculo canta, Gocce di resina, La montagna, Nel legno e nella pietra, Aspro e dolce, Storia di neve, Cani, camosci cuculi (e un corvo), Mauro Corona vive e lavora a Erto.

UN PICCOLO MIRACOLO

L'altro ieri, giovedì 17 giugno 2010, è successo un fatto, nelle pre-Dolomiti del Feltrino, che ha dello straordinario.
Verso mezzogiorno il cielo si stava facendo scuro, preannunciando un temporale di grande forza. I fulmini solcavano il cielo da sud a nord, zigzagando impazziti, con una frequenza inaudita. Temendo di essere colpita da uno di loro, mi rifugiai in casa. Alle 13 circa, sentii uno scoppio come se fosse caduta una bomba, e uno schianto immediato. Mi affacciai all'uscio di casa e vidi che uno dei due meravigliosi abeti secolari, che si trovano all'interno dell'Istituto Canossiano maschile, a non più di 15 metri da casa mia, era stato dimezzato in senso longitudinale e squarciato in senso verticale, dalla forza di un fulmine, che era stato attratto dall'enorme albero. Se quell'abete non fosse stato lì, a far da sentinella, il fulmine avrebbe colpito l'antenna di casa, causando di sicuro un principio d'incendio, e rovinando l'impianto elettrico. Ringraziai immediatamente il buon Dio per aver protetto mia madre e me da una possibile sciagura, e non appena il temporale si dileguò, entrai nel cortile dell'Istituto religioso, per vedere da vicino i danni causati. Enormi rami frondosi, e pezzi di tronco erano precipitati sopra una fontanella circolare, al centro della quale venne a suo tempo posata una statua della Madonna, alta circa 40 cm. Tutto era divelto, coperto da una grande massa di rami spezzati ma....miracolosamente..... la piccola statua di  pietra raffigurante la Vergine, non venne spostata di un millimetro, né tanto meno scheggiata dal tonfo del legno spezzato. Anzi, i rami si sono allargati a raggiera, lasciando intatta e allo scoperto l'immagine sacra. 
La mattina dopo, portai mia madre davanti alla Madonna e con lei pregai, ringraziandola per aver lasciato che si sacrificasse quel meraviglioso testimone di secoli di storia, impedendo che il fulmine colpisse la casa della nostra famiglia, dove in quel momento si trovavano due sole donne. Inoltre, se il fulmine avesse colpito l'albero da un'altra direzione, sarebbe sicuramente caduto sopra il tetto di casa nostra. Invece la parte dimezzata dell'albero cadde nel giardino dei Padri Canossiani, dove in quel momento non c'era nessuno, e salvò la statua della Vergine. Un fatto che leggo anche adesso, a passato spavento, come un chiaro segno che la Vergine ha voluto proteggere mamma e me e lasciando la sua statua eretta e intatta, ha voluto dirci quanto è presente nella nostra vita. GRAZIE, MARIA AUSILIATRICE!!! 

domenica 13 giugno 2010

UN PO' D'ARTE E CULTURA : CASPAR DAVID FRIEDRICH

Caspar David Friedrich (5 settembre 1774 - 7 maggio 1840) è stato un romantico  pittore paesaggistico del 19° secolo, generalmente considerato il più importante del movimento. È noto soprattutto  per i suoi allegorici paesaggi .Caratteristiche figure contemplative stagliano i cieli notturni, nebbie mattutine, alberi sterili o rovine gotiche. Il suo interesse primario come artista è stato la contemplazione della natura, e la sua simbolica e spesso anti-classica opera, cerca di trasmettere qualcosa di soggettivo, la risposta emotiva al mondo naturale. Nel lavoro Friedrich imposta tipicamente l'elemento umano in prospettiva diminuita di paesaggi estesi, riducendo i dati ad una scala che, secondo lo storico dell'arte John Christopher Murray, dirige "lo sguardo dell'osservatore verso la loro dimensione metafisica".
Friedrich è nato nella Pomerania svedese, nella  città di Greifswald, dove ha iniziato i suoi studi in arte come un giovane di bottega. Ha studiato a Copenaghen fino al 1798, prima di stabilirsi a Dresda. Egli è vissuto nel corso di un periodo in cui, in tutta Europa, una crescente disillusione con la società materialistica stava dando luogo a un nuovo apprezzamento di spiritualità. Questo cambiamento di ideali è spesso espresso attraverso una rivalutazione del mondo naturale, in quanto artisti come Friedrich, JMW Turner (1775-1851) e John Constable (1776-1837) hanno cercato di rappresentare la natura come "creazione divina, da contrapporre l'artificio della civiltà umana. " 

Due delle sue molteplici opere mi hanno colpito in modo profondo:L'Altare Tetschen,  o la Croce di Montagna(1807). 115 × 110,5 centimetri. Gemäldegalerie di Dresda.  Uno dei  principali lavori del primo Friedrich: il pezzo  rompe la tradizione di rappresentare la crocifissione nelle pale d'altare raffigurante la scena di un paesaggio. 
 Inoltre, Der Wanderer über dem Nebelmeer (il viandante sul mare di nebbia) 1817 Kunsthalle Hamburg.
Questo giovane uomo, che dall'alto di una rupe osserva un paesaggio nebbioso, mi fa pensare alla difficoltà di comprendere la natura dell'esistenza umana, e la più difficile concezione dell'esistenza divina. L'uomo è sempre alla ricerca di sé stesso e di Dio! Ho cercato di interpretare ciò che l'artista volesse comunicarci....forse altri troveranno interpretazioni diverse! Credo che ogni opera d'arte debba suscitare grandi emozioni, per piacere all'osservatore, e se questo succede, l'artista ha raggiunto il suo scopo. Sono persuasa che ogni artista, sia esso pittore, scultore, poeta o musicista, sia lo strumento con cui Dio ci comunica qualcosa di Sé.
Quando, per grazia di Dio, scopro un artista di grande talento, sconosciuto ai più, mi piace condividere con tutti, quello che ha mosso la mia anima verso sublimi dimensioni spirituali.... e che spero possa accadere anche a coloro che aprono questa pagina! 






venerdì 4 giugno 2010

CIELO AL CREPUSCOLO

Mi rivolgo a tutte le signore che lavorano, siano esse casalinghe, che donne in carriera!! Una vita frenetica, tante cose da fare, corri di qui e di là, cercando di acchiappare il tempo, come fosse una mosca dispettosa che non si ferma mai, e ci lascia sfinite! Allora si pensa alle meritate vacanze, che spesso sono dei veri e propri tour-de- force: viaggi stressanti, sport faticosi, mille cose da vedere, cento divertimenti da ricercare.....e si torna al quotidiano, più stanche di prima. Ma se invece ci prendessimo una pausa, soffermandoci a meditare sulla nostra vita, se tutto quello che facciamo sia davvero importante, o se non sarebbe meglio dare un giro di vite a certe attività che non sono necessarie? Proviamo a pensare a quanto tempo abbiamo dedicato al nostro Creatore, se mai lo abbiamo ringraziato per tutte le cose belle che ci ha donato, a partire dalla nostra stessa esistenza. Quante volte gli abbiamo parlato, raccontandoGli dei nostri problemi, preoccupazioni, dolori, ma anche delle nostre gioie, dei momenti belli che abbiamo gustato? Quante volte ci siamo soffermate a cogliere i segni che Lui spesso ci manda, piccoli segni che non abbiamo notato, prese dalle nostre quotidiane faccende? Eppure ogni giorno il nostro migliore Amico ci parla attraverso le persone, i fatti, la natura! 
Conosco una signora il cui animo sensibile arriva a riconoscere i messaggi che provengono dal Cielo. Uno di questi lo ha impresso come un quadro, in una poesia davvero toccante. E' scritta in spagnolo, e non oso  tradurla, perché ne cambierebbe la cadenza musicale. Tra tutte le attività svolte  finora, non avete studiato questa dolce lingua? Pazienza, fatevi tradurre la poesia da qualcuno che conosce lo spagnolo, sarà un modo per dialogare su qualcosa che tocca il cuore e l'anima!!

Cielo al atardecer



Pincel que utilizas colores desordenados ,
con pinceladas de varios colores matizados,
                               estàs tratando de dibujar en el cielo azulado,
  lo que Dios tacitamente te ha comandado .

Pincel que logras ordenar en el cielo azulado,
los colores matizados: blanco, gris, rosado,
 y otros colores mezclados al anaranjado.

Pincel, si tu pudieras ver lo que has realizado
  en este atardecer con tus colores matizados:
 tenìa razòn el Pintor, cuando te lo ha ordenado
y tu obedeciendolo, lo has dejado abismado

Nelly Irene Zita Garcìa

Questo volevo dire! Fermarsi a guardare un bel tramonto, o i colori del crepuscolo (atardacer), o un panorama incantevole, e non limitarsi a dire: che bello!! Quale pittore, quale architetto, quale scultore ha realizzato tutto ciò? Il Pittore, l'Architetto, lo Scultore per eccellenza: DIO! Allora, attardarsi ad ammirare i colori della natura, può essere l'occasione per dialogare con il Padre, con il Figlio e con lo Spirito che li unisce di un Amore indissolubile, e con la Madre che li ama immensamente! Il dialogo, in questa cornice, nasce quasi immediato, e riempie talmente l'anima, che il desiderio di ritornare a parlare con Gesù  si fa urgente, necessario, indispensabile! E continua in Chiesa, tra le mura domestiche, mentre si svolge l'attività lavorativa: basta un attimo....." Gesù, sono qui, ti sento vicino, ti offro la mia giornata, so che non mi abbandonerai"....."Madre Santa, grazie per il dono del Figlio, confido in te, so che mi ami come una figlia, aiutami a superare le difficoltà del giorno, e ad apprezzare le gioie (le grazie) che provengono dal Padre". Non è poi così difficile cominciare così, il nostro cuore ci detterà tutto il resto.  Dopo una pausa, un seppur breve colloquio con il Cielo, ma ripetuta più volte nella giornata, ci sentiamo accompagnate, non più sole a lottare con le quotidiane preoccupazioni.  E poco a poco, impareremo a distinguere i segni che il Signore ci invia, e allora è pura gioia, nel saperli scoprire e riuscire a comprendere il linguaggio con cui Lui ci parla, ci è vicino, ci assiste.  Siatene certe, le fatiche non pesano più così tanto, riusciremo ad affrontare ogni cosa con uno spirito nuovo, lasciando che la nostra anima riposi in Dio.

giovedì 3 giugno 2010

GIUGNO: MESE DEL SACRO CUORE DI GESU'


OFFERTA QUOTIDIANA AL SACRO CUORE DI GESU'

Cuore Divino di Gesù, 
io Ti offro, per mezzo del 
Cuore Immacolato di Maria, in unione al Sacrificio Eucaristico,le preghiere e le azioni,le gioie e le sofferenze di questo giorno, in riparazione dei peccati e per la salvezza di tutti gli uomini,nella grazia dello Spirito Santo, a gloria del Divin Padre. 
Te le offro in particolaresecondo le intenzioni del Santo Padre e per il bene della Santa Chiesa. 
Amen. 

BENVENUTO|

Il Paradiso non può attendere: dobbiamo già cercare il nostro Cielo qui sulla terra! Questo blog tratterà di argomenti spirituali e testimonianze, con uno sguardo rivolto al Carmelo ed ai suoi Santi