AFORISMA

Meglio aggiungere vita ai giorni, che non giorni alla vita
(Rita Levi Montalcini)

Nostra Signora del Carmelo

Nostra Signora del Carmelo
colei che ci ha donato lo scapolare

venerdì 30 aprile 2010

SORRIDIAMO

Un sorriso non cambia la vita,ma la migliora di sicuro!!




INCONTRO IN PARADISO
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- Permette? Perito industriale!

- Piacere! Perito tragicamente

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Una bambina va dalla mamma e le chiede:
"Mammina, come è nata la razza umana?"
La mamma risponde: "Dio creò Adamo ed Eva, loro poi ebbero dei figli, ed ecco che siamo arrivati fino a noi". Non contenta, la piccola va dal papà e gli pone la stessa domanda. Il papà risponde: "Una volta c'erano le scimmie, poi con  l'evoluzione della specie, siamo arrivati noi".
La piccola rimane interdetta, allora torna dalla mamma e le dice: "Mi spieghi perché tu mi hai raccontato che Dio ha creato Adamo ed Eva, e papà dice che proveniamo dalle scimmie? Uno di voi mi ha detto una bugia!" - Ma no, cara, nessuno ti ha mentito!!" - replica la mamma "semplicemente io ti ho parlato della mia famiglia, papà della sua".

SINDONE (secondo passo)

Ho ricevuto ieri questa stupenda lettera dall' amico Sandro Cremona esperto biblista . La voglio condividere con voi, perché nel suo moderno linguaggio, dice cose antiche ma sempre attualissime!
 Passio Christi Passio hominis

Guardando il motto dell’ostensione della Sindone, vorrei provare a dare la risposta cristiana alla presenza della sofferenza nella nostra vita.
Il discorso viene lungo, se avete pazienza seguitemi.

Bisogna partire dall’inizio della storia, come fa la Bibbia con il libro del Genesi: quando Dio crea, si ripete una parola, Dio vide che era buona, per cui Dio non crea la sofferenza e la morte, questo sarebbe stato addirittura una contraddizione, di fronte ad un Dio che è Bene infinito!
Ma l’uomo è creato libero, dunque può accettare Dio oppure scegliere di fare di testa sua o peggio di seguire la moda del momento.
E l’uomo si trova di fronte alla ventilata possibilità di diventare onnipotente, come suggerisce l’imbroglione di turno, che non è l’ultimo arrivato, ma un serpente, cioè uno capace di penetrare i misteri ed in più astuto, cioè sapiente. L’uomo si lascia bidonare, non segue ciò che Dio gli aveva indicato.
Eppure la penale non era un mal di pancia che domani passa, ma la morte.
Ovvio che non è solo Adamo ed Eva che compiono il peccato, ma anche noi, tutti gli uomini che pretendono di essere legge a sé stessi e inventano un modo di vivere che non prevede la verifica sulla legge di Dio. Così diventa banale l’aborto, perché è possibile anche con una semplice pilloletta. Così la solidarietà è da buttare, mentre la vita diventa un continuo prevaricare sugli altri, fino al dileggio e alla calunnia. E chi arriva primo è da mettere sul piedestallo come un dio, il secondo da mettere su una pigna di letame
Questo per fare qualche esempio attuale, che non fa parte certamente della cosa buona creata da Dio.

Ma sappiamo anche che Dio pensa subito ad un modo per ripristinare la primitiva innocenza, annunciando la nascita di un “Figlio di donna”. Nella pienezza dei tempi questo avviene, dentro un popolo che ha attraversato tante vicissitudini, ma al quale Dio è sempre stato vicino.

Dunque il Figlio di Dio si fa uomo in Gesù Cristo.

mercoledì 28 aprile 2010

LA SACRA SINDONE

 La storia della Sacra Sindone è molto controversa, alcuni attribuiscono la datazione al Medioevo, altri sono persuasi che sia davvero il lenzuolo nel quale fu riposto Gesù, dopo la Sua morte.
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"La Sindone, misteriosa per la scienza, sfida per l'intelligenza come l'ha definita Giovanni Paolo II, è per i credenti un grande segno della Passione di Cristo.
Per noi oggi la Sindone è un richiamo forte a contemplare, nell'immagine, il dolore di ogni uomo, le sofferenze a cui spesso non sappiamo neppure dare un nome: per questo il motto dell'attuale ostensione è la frase: "PASSIO CHRISTI PASSIO HOMINIS".
Questo è il cuore del messaggio della Sindone; e la carità reciproca tra fratelli vuole essere anche il "messaggio" dell'ostensione di quest'anno, che è cominciata il 10 aprile e finirà il 23 maggio 2010.
L'augurio che, come Custode, faccio a tutti, è che la Sindone possa essere, per chi vuole vederla, una grande opportunità per conoscere e amare meglio sé stessi, i fratelli ed il Signore Gesù Cristo." 
(Card. Severino Poletto - Arcivescovo Metropolita di Torino - Custode Pontificio della Sindone


Tutti gli storici sono d'accordo nel ritenere documentata con sufficiente certezza la storia della Sindone di Torino a partire dalla metà del XIV secolo. Sulla sua storia precedente e sulla sua antichità non vi è accordo.
Quanti credono che essa sia un falso ritengono semplicemente che essa non esistesse prima di tale epoca. Un importante elemento a sostegno di questa tesi è il risultato dell'esame del carbonio 14 eseguito nel 1988, secondo il quale il telo risale al periodo compreso tra il 1260 e il 1390.
Quanti invece credono che la Sindone sia l'autentico lenzuolo sepolcrale di Gesù rifiutano la validità della datazione al carbonio 14 e ne collocano l'origine nella Palestina del I secolo. Secondo un'ipotesi che gode di molto credito tra di essi, essa coinciderebbe con il Mandylion o "Immagine di Edessa", un'immagine di Gesù molto venerata dai cristiani d'Oriente, la cui esistenza è documentata dal VI secolo fino al 1204: questo spiegherebbe l'assenza di documenti che si riferiscano alla Sindone in tale periodo.
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Ho riportato due ricerche effettuate, una laica o comunque scientifica, l'altra spirituale (Card. Poletto)
Dal canto mio, l'immagine di un uomo crocifisso, anche escludendo che si tratti dell'immagine appartenente a Gesù, mi riporta alle sofferenze patite da Cristo, e da tutti gli uomini che hanno subito la stessa sorte. E allora mi chiedo fino a che punto arrivi la crudeltà dell'uomo, nel torturare un suo simile. E mi domando ancora: quanta superbia esiste, nel credersi detentori della vita e della morte di un essere umano. 
La morte - e non dimentichiamolo Risurrezione - di Cristo, è il crocevia presso il quale dobbiamo meditare. Sull'umana miseria, in tutte le sue forme nelle quali io vedo le peggiori non tanto nella povertà materiale, ma nella povertà spirituale, dove l'uomo si lascia vincere dai movimenti più abbietti, e quindi uccide, senza soffermarsi sul suo terribile gesto, calpesta il prossimo, considerandolo meno che niente, solo per una grande sete di potere personale. Cristo ha subito così, sulla propria pelle e nell'anima, tutte le più grandi ingiustizie umane: un processo immeritato e corrotto, una condanna umiliante e terribile, una morte atroce, condensando tutta la cattiveria umana sopra di sé e, malgrado tutto, perdonando: "Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno", e perdonando - questo è il clou della cristianità - tutto il genere umano, passato presente e futuro, e spalancando le porte dell'eternità, a chi ha fede in Lui.
Questo è quanto medito, osservando il telo funerario, e penso a quanto dolore trasuda ancora oggi: IL DOLORE DI TUTTA L' UMANITA'  che non ha saputo vincere i propri limiti umani. Il dolore più grande, e di questo ne sono persuasa, è non riuscire ad elevarsi sopra la natura carnale, propria di ogni creatura, con tutte le sue limitazioni, debolezze e....bassezze, per diventare veri figli di Dio, nella natura spirituale che più ci sarebbe congeniale, essendo figli di Dio anche e soprattutto nello spirito. E penso a quell'Uomo, a quel Dio così grande che si è fatto piccolo per venirci incontro, pur sapendo di che pasta siamo fatti!!!! MA CHE AMORE DI DIO!!!  E CHE DIO D'AMORE!
Allora il mio pensiero torna alla Sindone, che resta per me e per noi tutti un messaggio divino, una lettera d'Amore per dirci quanto Cristo ci ha amato e ci ami ancora!
PREGHIERA DAVANTI ALLA SINDONE                                


Imprimi il  Tuo volto in me, Signore                                          Imprimi il tuo volto in me, Signore
perché il Padre vedendo Te in me                                            perché io possa essere un segno del tuo amore
ripeta: "Tu sei il figlio che amo"                                               per i piccoli e i poveri
E perché chiunque mi incontra                                                per gli ammalati e gli esclusi
veda una scintilla del Padre


Imprimi il tuo volto in me, Signore                                            Imprimi il tuo volto in me, Signore
perché possa essere testimone                                               perché sia io una Sindone vivente                                
della tua luce e della tua bontà                                                che porta in sé i segni
e dell'infinita tenerezza                                                            della Tua morte e Risurrezione
che hai per ogni creatura

lunedì 19 aprile 2010

L'IMPORTANZA DELLA DEVOZIONE MARIANA

 
                     L’IMPORTANZA DELLA DEVOZIONE MARIANA

“E’ proprio ora che ci è data nella Madonna la miglior difesa contro i mali che affliggono la vita moderna; la devozione mariana e’ la sicura garanzia di protezione materna e di tutela nell’ora della tentazione.  Dove giunge Maria è presente Gesù. Chi apre il suo cuore alla Madre incontra ed accoglie il Figlio ed è invaso dalla sua gioia. Mai la vera devozione mariana offusca o diminuisce la fede e l’amore per Gesù Cristo nostro Salvatore, unico mediatore tra Dio e gli uomini. Al contrario l’affidamento alla Madonna è una via privilegiata, sperimentata da tanti santi, per una più fedele sequela del Signore. A lei dunque affidiamoci con filiale abbandono. Il Cardinale Ratzinger, ora nostro Pontefice, confidò a Vittorio Messori: “ Si, io confermo: bisogna rifar posto a Maria perché la fede ritrovi il suo asse autentico”        (Benedetto XVI)

Credo sia necessario fare chiarezza sulle varie Madonne che si venerano: del Carmelo, di Fatima, di Pompei, di Loreto, di Lourdes, di Medjugorje, di Czestochowa e di qualsiasi altro santuario mariano sparso nel mondo. Torniamo alle origini, a quella giovane donna che un 25 marzo di 2010 anni fa disse “si” all’angelo che le annunciava la sua divina maternità. A quella giovane mamma che a Betlemme, in una povera stalla, diede alla luce il Figlio di Dio. A quella sposa che visse in una famiglia piena di Amore per il Padre Celeste, e che soffrì pene terribili, davanti alla Croce del Figlio Suo. Questa è Maria, la Vergine Santissima. Nessun’altra. E nei luoghi dove è sorto un santuario a Lei dedicato, ovunque si trovi e comunque si chiami, è sempre Lei che preghiamo. Lei che, attraverso Suo Figlio, ci è Madre.

San Luigi Maria Grignion de Montfort, nel suo Trattato della Vera Devozione a Maria, afferma:
Per il fatto che la santissima Vergine è necessaria a Dio, di una necessità detta ipotetica, e cioè derivante dalla sua volontà, bisogna dire che ella è ancor più necessaria agli uomini per raggiungere il loro ultimo fine. Non si deve dunque confondere la devozione a Maria con le devozioni agli altri Santi, come se non fosse più necessaria di quelle e fosse soltanto un soprappiù.


Esserti devoto, o Vergine santa – dice San Giovanni Damasceno – è un’arma di salvezza che Dio dà a coloro che vuol salvare
Se la devozione verso la Vergine Santa è necessaria a tutti gli uomini, semplicemente per raggiungere la propria salvezza, essa è ancora molto più necessaria a coloro che sono chiamati ad una speciale perfezione. E’ mio personale convincimento che nessuno possa giungere ad un’intima unione con Nostro Signore e ad una perfetta fedeltà allo Spirito Santo, senza una grandissima unione con la Vergine santa ed una grande dipendenza dal suo soccorso.
Soltanto Maria ha trovato grazia presso Dio, senza l’aiuto di nessun’altra pura creatura. Soltanto per mezzo di lei hanno trovato grazia presso Dio quanti dopo di lei l’hanno trovata. Soltanto per mezzo di lei la troveranno ancora quanti verranno in seguito. Già piena di grazia quando fu salutata dall’arcangelo Gabriele. Maria ne fu ricolma con sovrabbondanza quando lo Spirito Santo stese su di lei la sua ombra ineffabile. Poi crebbe talmente di giorno in giorno e di momento in momento in quella duplice pienezza, che raggiunse un grado di grazia immenso e inconcepibile. Pertanto, l’Altissimo l’ha costituita unica depositaria dei suoi tesori e unica dispensatrice delle sue grazie, perché essa nobiliti, innalzi e arricchisca chi vuole, faccia entrare chi vuole nella via stretta del Cielo, faccia passare ad ogni costo chi vuole per la porta stretta della vita, e a chi vuole conceda trono, scettro e corona di re. Dappertutto e sempre Gesù è il frutto e il figlio di Maria. Dappertutto Maria è il vero albero che porta il frutto della vita, la vera madre che lo genera. (TDV n.43,44)

BUON MESE DI MAGGIO CON LA VERGINE MARIA, recitando il S. Rosario, siamo certi di farle cosa gradita, e di dimostrarle tutto il nostro affetto filiale!
 (Non a caso ho affiancato Papa Benedetto all'immagine della Vergine, molto di quanto ho riportato è stato pronunciato dal nostro Papa. Inoltre il nostro Pontefice, ora più che mai ha bisogno della protezione di Maria, per le grandi tribolazioni che in questo periodo deve sopportare. L'icona con la didascalia poetica appartiene al nostro ormai comune amico Padre Nicola Galeno, col quale mi scuso per aver più volte approfittato dei suoi graditissimi doni mediatici, pubblicandoli su questo blog!!)                                                                                                          


domenica 18 aprile 2010

PADRE GIULIANO BETTATI




In ricordo di Padre Giuliano Bettati (1942-2010), che ci ha lasciati oggi, per raggiungere la meta a cui tutti aspiriamo: La casa del Padre. Per chi l'ha conosciuto e amato, sarà sempre vivo nel pensiero e nel cuore. Per chi ha avuto modo di crescere spiritualmente attraverso le sue Lectio e le sue omelie, nulla sarà perduto. Per chi crede nella vita eterna, Padre Giuliano vive!!!

lunedì 12 aprile 2010

MESE DI MAGGIO - MESE DI MARIA

Mese di Maggio
Mese delle Rose
Mese delle Spose!

E chi è la più bella Sposa 
di tutti i tempi? MARIA!
Madre di Dio e Madre Nostra
Sorella e Regina del Carmelo!


Ave Maria, gratia plena,
Dominus tecum
benedicta tu in mulieribus
et benedictus fructus ventris tuoi,
Jesus,
Sancta Maria,
Mater Dei,
ora pro nobis peccatoribus
nunc et in hora mortis nostrae. Amen.

L'evoluzione di questa struttura, fino alla sua definitiva ufficializzazione, con l'inserimento nel Breviario romano emanato nel 1568 da Papa Pio V, non è però stata fra le più lineari e rapide. L'Ave Maria porta il segno di tanti secoli e di tante mani che la composero un po' alla volta. Conferma il liturgista Anthony Buono: "In un certo senso, l'Ave Maria riassume tutte le preghiere pubbliche della Chiesa a Maria. Questa orazione, infatti, nella sua forma iniziale fu tra le prime utilizzate dalla Chiesa, mentre nella sua forma completa fu tra le ultime grande preghiere mariane, essendo stata composta nel secolo XV e ultimata nel XVI".

Finisce qui una parte che ho ricopiato pari pari dal testo di Padre Claudio Truzzi, Carmelitano Scalzo, il cui titolo è "L'AVE MARIA - Il saluto a Maria".edito dal Club di Autori Indipendenti.Per la stessa collana è stato pubblicato "Abbà Padre!". E' talmente completo, quale commento alle invocazioni di questa straordinaria preghiera, coinvolgente, che ve ne consiglio caldamente la lettura. Padre Claudio Truzzi ocd è stato per anni direttore responsabile di riviste dell'Ordine (il Carmelo Oggi, Pregare, il Carmelo Missionario),. E' autore di varie pubblicazioni: Storia dei Carmelitani: un monte e una Madre; Sette e movimenti religiosi; Profeti e personaggi dell'Antico Testamento, e di una collana di volumi sui Santi Carmelitani.
Se volete ordinare quest'opera o altre, scrivete a e-mail: claudio.uber@libero.it o telefonate al numero 329 9519857.
Vi chiederete se sono pagata per fare pubblicità a questo autore, e vi posso assicurare che l'autore stesso non è neppure al corrente di questo mio post. Molto semplicemente, sono rimasta colpita da come il testo dell'Ave Maria sia utile per una profonda riflessione sull'orazione mariana e come apra la mente ed il cuore al dialogo con Maria. Per motivi evidenti, non posso riportare un testo che non mi appartiene, e quindi è necessario che faccia riferimento all'autore. Se anche ne avessi ricevuto il permesso, non posso certo ricopiare tutto il libro, e quindi vi rimando alla lettura dello stesso, sperando di aver suscitato il vostro interesse!! Penso infatti che sia bello iniziare il mese di Maggio avendo sottomano una guida utile per comprendere cosa davvero stiamo chiedendo e dicendo alla Vergine Maria. Spesso si recitano le orazioni meccanicamente, senza fare mente locale al reale significato delle parole che pronunciamo: si prega con le labbra, a volte senza metterci in mezzo il cuore, la mente, l'anima!!! Oh, non è un rimprovero, capita di frequente a me e a tanti altri, compresi gli stessi sacerdoti!! L'aridità fa parte del cammino spirituale, molti grandi santi ne hanno sofferto. Santa Teresa d'Avila lo sapeva bene che spesso si fatica a pregare causa stanchezza,  e distraendosi spesso! Ciò che serve per aprirsi ad un dialogo amichevole, filiale, con la Vergine e con Suo Figlio è soffermarsi su  ogni singola parola delle preghiere che pronunciamo o recitiamo mentalmente:
AVE MARIA!!! Ti saluto, Maria, sono qui, ti sto cercando, sono davanti a te per ringraziarti del dono che ci hai fatto, in tuo Figlio, della tua disponibilità nel metterti al servizio del Signore. Ti sono grata di esserci Madre, e come tale di avere sempre una tenerezza protettiva nei nostri confronti. Cosa potrei ottenere di più grande, del fatto di essere tua figlia? Nulla!! Con Te e la Santissima Trinità ho già TUTTO, come direbbero i nostri Santi Fondatori!!! Dialogando con affetto, sarà facile  rivolgersi al Signore e alla Sua Santa Madre, e sarà l'inizio di un quotidiano piacevole colloquio con chi sappiamo ci ama come nessun altro!!
BUON MESE DI MAGGIO!!!!
(La Vergine della Confidenza - immagine e didascalia poetica, appartiene a P. Nicola Galeno, e l'ho scelta perché ritengo fondamentale entrare in confidenza con la nostra Mamma Celeste, la rosa è un dono che ho ricevuto da una carissima amica che si chiama Maria, e quindi non a caso ho scelto di ricordarla, poiché porta il nome della Vergine!)

BENVENUTO|

Il Paradiso non può attendere: dobbiamo già cercare il nostro Cielo qui sulla terra! Questo blog tratterà di argomenti spirituali e testimonianze, con uno sguardo rivolto al Carmelo ed ai suoi Santi