AFORISMA

Meglio aggiungere vita ai giorni, che non giorni alla vita
(Rita Levi Montalcini)

Nostra Signora del Carmelo

Nostra Signora del Carmelo
colei che ci ha donato lo scapolare

lunedì 28 giugno 2021

MISSIONE DI NIAMEY - NIGER - PADRE MAURO ARMANINO - GALLERIA FOTOGRAFICA - servizio ideato da Danila Oppio



Siamo un istituto missionario. Ci chiamiamo “Società delle Missioni Africane”.Vogliamo essere una comunità di discepoli di Cristo riuniti dalla comune risposta al suo comando di proclamare il Regno di Dio: “Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo ad ogni creatura”. Il nostro scopo è di rispondere concretamente alla vocazione missionaria di tutta la Chiesa, soprattutto tra gli Africani. Dedichiamo la nostra vita a testimoniare il Vangelo di Gesù in Africa. Nelle nostre chiese italiane di origine teniamo vivo l’ideale missionario e promuoviamo l’accoglienza e la valorizzazione degli africani venuti a vivere da noi. Secondo il suo fondatore, la Società delle Missioni Africane è una comunità di missionari che lavora condividendo iniziative e responsabilità. E’ sempre pronta a rispondere ai bisogni del momento. Ha una preferenza speciale per l’evangelizzazione dei popoli d’Africa nei quali il Vangelo non è stato ancora predicato. Utilizza i metodi che si avvicinano maggiormente alla predicazione semplice ed evangelica degli Apostoli, senza abbandonare la “santa follia della croce”. Vogliamo trasmettere, anche attraverso questo sito, il nostro servizio all’Africa di oggi.

Ci leggete a questo link:

https://www.missioniafricane.it/

Seguite in blog di Padre Mauro Armanino qui:

https://www.missioniafricane.it/blog-p-mauro/

P. Mauro Armanino è un missionario SMA e dall’aprile del 2011 è a Niamey, capitale del Niger. I lettori del nostro sito lo hanno conosciuto per i suoi articoli sui migranti di Genova. Dal 2008 all’inizio del 2011 ha vissuto nel Centro storico del capoluogo ligure, compagno di viaggio di quanti hanno lasciato il loro paese nel Sud del mondo, cercando in Italia migliori condizioni di vita. Ora segue il fenomeno della migrazione da uno dei suoi maggiori punti di snodo: il Niger, cerniera tra l’Africa sub-sahariana e il Nord-Africa.

Nel suo blog ci comunica il suo viaggio in questo nuovo mondo.

Tratta spesso del Sahel, ma quali Paesi comprende, oltre al Niger? Ecco la cartina:


Ed ora ecco la galleria fotografica che ho ricevuto da Padre Mauro, (non so se sono riuscita ad inserire tutte le foto, resta  comunque una splendida testimonianza) a completare ogni suo articolo, che vorrei definire "Lettere di fiamma" tanto sono brucianti, non solo per il clima del deserto, ma soprattutto per le sferzanti parole atte ad aprire gli occhi a noi, seduti comodamente sulla bambagia, senza preoccuparci di come va un certo mondo, che consideriamo lontano, ma che ci è più vicino di quanto possiamo immaginare. Mi direte: Ma l'Africa è lontanissima". Certo,  dal punto di vista geografico lo è, ma dal punto di vista umano, dobbiamo ammettere che ogni essere umano che calpesta questo nostro pianeta, è nostro vicino, nostro fratello, con gli stessi diritti e doveri che dovrebbero appartenere a tutta l'umanità ma che purtroppo, a causa di poteri politici ed economici, ci sono ancora dei paletti, più mentali che fisici! Quando riusciremo a demolirli, come si è fatto col muro di Berlino?



































Sono entrata in "connessione" per Padre Mauro attraverso una cara amica savonese, insegnante in quiescenza, musulmana per amore - il marito indiano kashmiro è islamico e lei ha abbracciato la su religione, ma è rimasta sempre in contatto anche col mondo cattolico -.

Da quando Renata Rusca Zargar  mi ha chiesto di dare spazio anche alla SMA, su questo mio blog dallo sguardo cristiano, sto imparando davvero molto, sul mondo africano, grazie alle lettere settimanali di Padre Armanino, che gentilmente mi invia, accompagnate da foto che mi danno l'illusione di essere presente nella Comunità di Santa Monica (Sainte Monique) a Niamey.  La bellezza delle giovani madri e dei loro figli è incantevole, e mi fa male pensare che non possano avere una vita tranquilla (spesso ci sono sommosse, tafferugli, per non dir di peggio) e colma di Speranza.

Danila Oppio


FIORI DI PAVIGNANO - Foto e didascalia poetica di P. NICOLA GALENO OCD


 












domenica 27 giugno 2021

DOMANDE DI SABBIA DAL SAHEL di Padre MAURO ARMANINO

 


          Domande di sabbia dal Sahel

Com’è potuto accadere che abbiamo smesso di contestare la violenza del capitalismo di sorveglianza? Dove sono passati gli intellettuali che non perdonavano proprio nulla al potere costituito? Che fine hanno fatti i profeti che avrebbero dovuto gridare quanto restava della notte? Chi sa ancora gustare l’amaro sapore dei segni premonitori dell’aurora? Perché i poveri si lasciano ingannare dai ricchi che promettono la loro liberazione ad ogni elezione? Perché permettere vengano confiscate le priorità della vita, il senso della storia e l’urgenza della rivoluzione? Cosa è successo perché ogni cosa si trasformasse in merce, la società in un mercato e i cittadini in consumatori consumati ? Come le religioni hanno potuto imprigionare Dio e farne uno strumento di conservazione del disordine che da sempre regge il mondo? Perché abbiamo lasciato spegnere la rivolta morale e spirituale e prendere le armi come unica e perdente strategia di cambiamento? Perché è diventato così difficile vivere da uomini e donne su questa terra? Quali scoperte ci aspetteranno e qual nuovi paesaggi andremo ad abitare un giorno? Che abbiamo fatto del nostro tempo?

Com’è potuto accadere che questa notte saranno concepite altre creature di sabbia e che per alcuni non si troverà nessun padre? Dove sono passati i politici che mettevano il popolo dei poveri come ragione d’essere della politica?  Che fine hanno fatto le lettere d’amore scritte a mano e mai spedite per il timore del rifiuto? Chi ha ancora il coraggio di guardare le stelle e piangere di bellezza tradita poco dopo? Perché c'è chi può studiare, viaggiare, curarsi e per la maggior parte non rimane altro che sognare un mondo differente? Cosa è successo in questi anni perché accettassimo di vivere come servi e ringraziare il cuoco di bordo per comunicare il menù? Come abbiamo potuto permettere che ci rubassero le domande più preziose per confonderle con la lista della spesa? Perché non abbiamo più il coraggio di opporci ai signori del mondo e ci accontentiamo di esserne i notai a contratto indeterminato? Perché abbiamo preferito il pane della menzogna e abbiamo venduto la dignità a chi ci prometteva sicurezza? Quali mari e quali fiumi dovremo  traversare per ritrovare la libertà perduta? Che abbiamo fatto della stolta saggezza della morte? 

Com’è potuto accadere che abbiamo accettato di abitare per anni in una gabbia per la paura di vivere? Dove sono passati i sindacalisti che sapevano a memoria il valore del lavoro e che per i compagni tornavano tardi a casa? Che fine hanno fatto gli amici di un tempo che avevano promesso di non tradire mai la causa dei senza voce? Chi sa ancora percorrere sentieri non battuti e rischiare di perdersi per ritrovarsi diverso? Perché ci sono i poveri e perché ci sono i ricchi e i potenti? Cosa è successo perché trasformassimo la sete di giustizia in un’agenzia umanitaria in attesa di finanziatori? Come abbiamo potuto accettare che ci portassero via le parole più autentiche del quotidiano per coniare ingannevoli notizie di agenzia? Perché non abbiamo più una politica dove i più fragili e vulnerabili siano al cuore del cambiamento del mondo? Perché è diventato più comodo trasformare le frontiere in una guerra permanente contro gli unici liberi che l’umana civiltà abbia prodotto?  Quali poesie e utopie dovranno fallire prima di aprire nuovi orizzonti di senso per tutti? Che abbiamo fatto dei bambini che avrebbero potuto nascere da una ferita di donna?

Com’è potuto accadere che si sia smarrita la capacità di stupirci dinnanzi al mistero di un vagito? Dove sono passati i santi che come i poeti e navigatori imboccavano la stoltezza dell’umana avventura? Che fine hanno fatti gli alberi dietro casa? Chi sa ancora contare la sabbia del mare, il germoglio di un amore e la direzione del vento? Cosa è successo perché si installasse senza colpo ferire una dittatura sanitaria nel pianeta? Come abbiamo potuto accettare che i richiedenti asilo e i rifugiati non trovassero una terra e un tetto per abitare il loro futuro mutilato? Perché non crediamo più nel tesoro nascosto dentro i corpi delle donne e degli uomini del nostro tempo?  Perché ci è diventato così difficile credere nella bontà delle cose e delle persone? Quali storie dovremo imparare a raccontare ai nostri figli perché la sapiente bellezza delle stagioni ritorni a fiorire? Che abbiamo fatto del silenzi

Mauro Armanino, Niamey, 27 giugno 2021


sabato 26 giugno 2021

UN NUOVO INIZIO PER SAVONA NEL CUORE DELL'AFRICA di RENATA RUSCA ZARGAR


Un nuovo inizio per Savona nel cuore dell’Africa

Il Covid ha lasciato, solo qui in Italia, decine e decine di migliaia di morti, ha distrutto le attività economiche aumentando le sofferenze di chi non era ricco, spesso rubandone il lavoro. Ha impedito, inoltre, tutte o in parte, le attività di molte Associazioni di volontariato. 

A Savona, fin dal 2005, era stato formalizzato un gruppo di persone che già operavano nel volontariato, diventando Savona nel cuore dell'Africa (ASCA, SAVONA NEL CUORE DELL´AFRICA | Chi Siamo (savonanelcuoredellafrica.org). 

Questa importante Associazione locale, aperta, però, a chiunque e ovunque voglia collaborare, si occupa di Progetti sociali, Progetti Formativi, Progetti Sanitari. 

Nell'ultimo periodo, causa Covid, non era stato possibile, appunto, raccogliere fondi tramite iniziative pubbliche (cene, concerti, spettacoli) ma ora, finalmente, ha potuto riprendere le attività, anche se timidamente, con tutte le restrizioni del caso. 


Infatti, sabato 19 e domenica 20, si è tenuto lo spettacolo di canzoni e teatro dei Zêna Singers nel chiostro della chiesa di San Pietro Savona. Le canzoni di Bindi, Paoli, Tenco, De André e altri importanti cantautori si sono alternate a simpatiche scenette recitate dagli attori del gruppo, sotto la luce della Luna che ha reso davvero magica la scena (altre notizie dei Zêna Singers si trovano sulla loro pagina Facebook,  Zêna Singers | Facebook). 

Lunedì, poi, c'è stato l'incontro con Padre Federico Trinchero, carmelitano scalzo della Provincia Ligure, tornato in Italia per pochi giorni per organizzare gli aiuti e salutare i parenti. Infatti, Padre Federico vive nella missione carmelitana di Bangui da dove invia il notiziario di quello che si fa laggiù (da BANGUI, Progetto Borse di Studio (senzafine.info);  anche con il supporto di Savona nel cuore dell'Africa. In Repubblica Centrafricana, il Covid è stato meno crudele che da noi, sia perché gli anziani sono davvero pochi sia perché a eliminare le persone ci pensa già la malaria (400000 morti ogni anno, migliaia di vittime per il morbillo e la tubercolosi) e molte altre difficoltà che noi, per nostra fortuna, non conosciamo. Parlando della Scuola di agricoltura (SPEZZERANNO LE LORO SPADE E NE FARANNO ARATRI, notiziario dal Carmel di Bangui (senzafine.info), Padre Federico ha detto che è alla ricerca di un agronomo che parli francese. Chissà che qualcuno non abbia voglia, invece che di andare in Africa a rubare risorse, come facciamo di solito, di andare a insegnare per migliorarne le coltivazioni e dare la possibilità di vivere dignitosamente a esseri umani come noi ma assoggettati e sfruttati da molti secoli. 




Martedì sera, infine, si è tenuta l'assemblea generale dell'Associazione, sempre in ottemperanza alle norme anti-covid (anche se, purtroppo, in quest'ultima occasione, mancava la luna a curiosare nelle piccole vicende umane). 

Prima di qualunque intervento, la Presidente Erika Luzzo ha rimarcato un'informazione che io ritengo di fondamentale importanza: chi va in missione in Africa, magari per organizzare un ospedale, insegnare a medici e infermieri o formare insegnanti, va a sue spese. Questo significa che qualsiasi donazione si faccia all'Associazione è destinata veramente e direttamente ai progetti che l'Associazione conduce. 


Patrizia Cattaneo, responsabile dei Progetti sociali e scuola, ha parlato di quello che si è potuto fare nell'ultimo anno. Oltre a preparare insegnanti, formatori, educatori sportivi in Africa, il gruppo scuola offre, infatti, interventi nelle nostre classi per sensibilizzare gli alunni. Poco prima della chiusura per Covid, era stato compiuto un intervento in presenza presso la Scuola elementare del Santuario. Forse, qualcuno penserà che sia troppo presto per comprendere. Invece, secondo me, è esattamente il contrario: le impressioni e le emozioni che non dimenticheremo mai sono quelle di quando siamo piccoli, quelle che ci guidano su una strada piuttosto che in un'altra. L'albero inizia dalle radici, non dalle foglie. 


Tra l'altro, in questa società debosciata, il cui unico obiettivo è l'aperitivo o andare a spasso con il cane, quando si è diventati più grandi, per far cambiare idea e, magari, suggerire qualche valore umano che vada al di là del puro divertimento, necessita un intervento continuativo di anni che solo gli insegnanti delle classi possono fare. 


Comunque, tramite piattaforma virtuale, si è tenuta un'interessante videoconferenza per le scuole medie di Legino (Savona) a cui ha partecipato anche Bolivie dall'Africa, ripetuta poi, con gli alunni delle Superiori dell'Istituto Tecnico Mazzini di Savona. Bolivie ha trattato anche del Progetto di energia solare in Camerun perché le famiglie possano, finalmente, avere l'elettricità (DAL CAMEROUN A SAVONA E DA SAVONA AL CAMEROUN (videoconferenza di Bolivie Wakam: tutte le scuole che lo desiderino possono richiedere gratuitamente la videoconferenza) (senzafine.info). 


Io credo che in questo periodo si sia scoperto che, virtualmente, si possano raggiungere più classi insieme ed eventualmente anche lontane dai relatori. Un'opportunità da non lasciar cadere neppure in futuro. 


Per quanto riguarda i Progetti Sanitari, si è parlato del miglioramento delle condizioni dell'ospedale di Douala in Camerun, della formazione del personale, dell'ammodernamento della sala operatoria con la fornitura di apparecchiature e materiali diagnostici. In Africa, la gravidanza e il parto, specie nei villaggi, sono ancora un problema: spesso le donne partoriscono per terra, fuori della loro capanna. Per questo, bisogna cambiarne le condizioni e sostenere anche i bambini che molto spesso sono malnutriti. 



In ultimo, lo scrittore Domenico Mecca, che è medico e ha lavorato in Uganda, ha presentato il suo libro "Cronaca e sangue La nuova inchiesta del giornalista Vito Stecca" i cui proventi andranno direttamente all'Associazione. Si tratta di un intrigo tutto nostro: il favoreggiamento della prostituzione e pedofilia che colpisce ambienti ecclesiastici e politici e l'uso illegale di fondi pubblici per la gestione dei migranti. Insomma, un testo da non perdere sia per l'interesse intrinseco che per l'opportunità di aiutare l'Associazione (Cronaca e Sangue: La nuova inchiesta del giornalista Vito Stecca eBook: Mecca, Domenico: Amazon.it: Kindle Store). 

L'ARTICOLO È STATO PUBBLICATO SU:

https://www.controluce.it/notizie/un-nuovo-inizio-per-savona-nel-cuore-dellafrica/ 


Un nuovo inizio per Savona nel cuore dell’Africa – Liguria 2000 News

Renata Rusca Zargar

Articolo su SENZA FINE a questo link: 

https://www.senzafine.info/2021/06/un-nuovo-inizio-per-savona-nel-cuore.html?m=1

Ps: L'articolo è della Prof. Renata Rusca Zargar di Savona, che ha partecipato a questo interessante incontro ed ha voluto condividerlo con me. Di mio ho aggiunto la foto di Padre Federico, caro e stimato amico, che mi invia i suoi resoconti su quanto avviene nella Missione Centrafricana di Bangui,  alcuni dei quali li abbiamo inseriti, Angela Fabbri ed io, nel nostro libro GIORNO DOPO GIORNO. Tengo a sottolineare, un po' di parte, la richiesta di P. Federico, della presenza di un agronomo che desideri recarsi presso la Scuola Agricola istituita nella Missione del Centrafrica, per insegnare a chi si occupa delle lezioni, come coltivare e curare i terreni a loro disposizione. Un gesto di solidarietà che fa più bene al cuore di chi si offre per questo progetto.  Contattate il Padre presso il Convento di Arenzano (riparte il 28 per l'Africa) o al suo indirizzo email seguente: p.federico.trinchero@gmail.com .

Danila Oppio

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Il Paradiso non può attendere: dobbiamo già cercare il nostro Cielo qui sulla terra! Questo blog tratterà di argomenti spirituali e testimonianze, con uno sguardo rivolto al Carmelo ed ai suoi Santi