AFORISMA

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(Rita Levi Montalcini)

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giovedì 22 novembre 2012

IL PRESIDENTE PIU' POVERO DEL MONDO


Jose Mujica (AP)
Una lamentela che trova tutti concordi riguarda il divario tra il tenore di vita dei politici e quello dei comuni cittadini: troppo alto quello dei primi rispetto agli stipendi medi percepiti dai secondi. Non è così per l'Uruguay, che vanta un presidente così virtuoso e onesto da essere classificato come il più povero del mondo. Nessuna costrizione o contingenza, anzi, si tratta di una libera scelta. Lo stile di vita di José Mujica si differenzia dalla maggior parte degli altri leader mondiali: vive in una fattoria sgangherata a pochi chilometri dalla capitale Montevideo, coltiva personalmente i terreni e devolve il 90% del suo stipendio (pari a 12 mila dollari) ai poveri del paese e ai piccoli imprenditori. Una scelta di vita apparentemente estrema, ma che lui ha sempre condotto anche prima dell'elezione: "Potrei sembrare un vecchio eccentrico...Ma questa è una libera scelta. Ho vissuto in questo modo per la maggior parte della mia vita".

Il suo stipendio - decurtato del 90% - risulta essere quindi in linea con la media di un lavoratore uruguaiano, circa 775 dollari mensili, e tanto gli basta per condurre una vita decorosa insieme alla moglie. Come se il Presidente Mario Monti si auto assegnasse lo stipendio di un operaio, tanto per dire. La dichiarazione dei redditi di Mujica di quest'anno ha raggiunto quota 215 mila dollari solo perché ha acquisito il terreno e le macchine agricole della fattoria che prima appartenevano alla moglie, ma ciò nonostante risulta avere due terzi della ricchezza del vice presidente e un terzo rispetto a quella del suo predecessore Tabare Vasquez. Eletto nel 2009, Mujica trascorso gli anni tra il 1960 e il 1970 arruolato in un gruppo armato di sinistra ispirato alla rivoluzione cubana. È stato ferito sei volte e ha trascorso 14 anni in carcere; ha passato la maggior parte della sua detenzione in condizioni estreme e in isolamento, fino a quando è stato liberato nel 1985 col ritorno alla democrazia in Uruguay. Sono proprio quegli anni di carcere che hanno contribuito a formare la sua attuale concezione di vita, ha affermato il presidente.

"Dicono che sia 'il presidente più povero', ma non mi sento povero. I poveri sono coloro che lavorano solo per cercare di mantenere uno stile di vita costoso, e vogliono sempre di più e di più", ha dichiarato Mujica, "È una questione di libertà. Se non si dispone di molti beni allora non c'è bisogno di lavorare tutta la vita come uno schiavo per mantenerli e quindi si ha più tempo per se stessi"Una saggia visione d'insieme che gli ha fatto guadagnare la stima dei cittadini, senza tuttavia evitargli critiche sul modo di governare il paese: l'opposizione afferma che la recente prosperità economica del paese non ha portato ad un miglioramento dei servizi pubblici, della sanità e dell'istruzione e, per la prima volta dopo l'elezione nel 2009, la popolarità del presidente è scesa al di sotto del 50%. A dimostrazione che l'onestà d'intenti da sola non basta.

Che dire? Se solo uno, dei nostri politici, prendesse esempio da quest'uomo probo, forse sarebbe un esempio per tutti!!! UN APPELLO AI NOSTRI POLITICI: CHI SE LA SENTE DI FARE DA STAFFETTA?


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