AFORISMA

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venerdì 20 aprile 2012

BALLESTRERO: Interprete dei cambiamenti dell'Ordine


Ricevo regolarmente, dall'Ordine Secolare della Provincia Campana, il loro bollettino mensile, realizzato a cura di Stefania De Bonis  CRESCERE IN FRATERNITA' da questo ho estrapolato un articolo che tratta del Cardinale Ballestrero, Padre Carmelitano.


 Anastasio Ballestrero interprete dei cambiamenti del Terz’Ordine

Dal Concilio un volto nuovo e una nuova identità

Una delle figure più prestigiose del Carmelo teresiano dei nostri giorni è senza dubbio quella del cardinale Anastasio Ballestrero, carmelitano scalzo, che qualcuno di noi ha avuto la fortuna di conoscere.
Morto il 21 giugno del 1998, è stato uno dei padri conciliari e ha accompagnato la crescita del Carmelo secolare attraverso le novità del Concilio Vaticano II.
Non ha mai smesso di sottolineare la realtà ecclesiale dell’Ordine secolare, “una realtà di santità, dove non soltanto l’aspetto della vita interiore, ma anche l’aspetto della vita apostolica ha anche la sua grande importanza e anche un particolare rapporto con i consigli evangelici” (Ballestrero, Partecipi di uno stesso carisma, ocd).
Uno degli aspetti che più colpì Ballestrero fu che durante il Concilio fu ribadita l’importanza del carisma dei fondatori. Per lui fu la conferma di quanto valore avesse nella Chiesa il carisma teresiano e quanto co-
noscerlo e approfondirlo fosse un imperativo per tutti i componenti dell’Ordine, compresi i laici.
Il Terz’Ordine (come era definito prima l’Ordine Secolare) “è un’associazione laicale, che ha come carat- teristica, quella di radicarsi nella spiritualità e nell’esperienza cristiana di una determinata famiglia religiosa”, “non è una realtà a sé stante, ma è una realtà di comunione con la famiglia religiosa”. E la vita religiosa è una realtà di comunione con la Chiesa.
E’ bene tener sempre presente l’aspetto ecclesiale di cui sono intrisi i documenti dell’OCDS, anche i più recenti, per non sentirci una piccola monade che basta a se stessa, ma parte, anzi “figli della Chiesa”.

Non finirò mai di ringraziare Stefania per l'attenzione rivoltami, sia nel farmi partecipe della loro Comunità attraverso il Bollettino, sia per il ricordo costante nelle varie occasioni di Festività.


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