AFORISMA

Meglio aggiungere vita ai giorni, che non giorni alla vita
(Rita Levi Montalcini)

Nostra Signora del Carmelo

Nostra Signora del Carmelo
colei che ci ha donato lo scapolare

lunedì 8 luglio 2013

NOVENA ALLA BEATA VERGINE DEL MONTE CARMELO

Novena alla B.V. Maria del Monte Carmelo








Entriamo nel Cuore di Maria:
saremo sicuri di essere condotti
al porto della nostra salvezza:
il Figlio suo Gesù Cristo!


 Cari Amici,
in questi giorni che precedono la Festa vogliamo cercare di conoscere un po’ di più la ricchezza di questa devozione Mariana così diffusa della Madonna del Carmelo e del suo Scapolare. Ogni giorno metteremo in risalto brevemente un aspetto di questa devozione così amata dal Popolo di Dio lungo i secoli.

 Le Carmelitane calzate del 
 Carmelo “SS.ma Concezione” via Garibaldi, 1  -   01015  Sutri Vt
www.carmelitane.org –  tel. 0761 609082 –



1° giorno - Il Carmelo appartiene a Maria

Il Carmelo è tutto mariano fin dalle sue radici, il nome dei primi Frati che intorno al 1200 scelsero di vivere una vita di preghiera e penitenza sul monte Carmelo fu appunto quello di Fratelli di Santa Maria del Monte Carmelo, e a Lei era dedicata la prima Chiesa nella quale si riunivano ogni giorno per pregare. Ella era venerata come Signora del luogo, titolo tipico della cultura medioevale, ma denso di significato anche per noi Carmelitani di oggi. Maria è il decoro e la bellezza del Carmelo, dell’Ordine Carmelitano a lei tutto consacrato perché irradi nel mondo il profumo delle sue virtù e la bellezza di una vita rinnovata da Cristo. I Carmelitani sentivano fortemente la presenza mediatrice di Maria che con loro pregava come con gli apostoli nel Cenacolo e offriva a Dio la loro preghiera. Da Maria la cui verginità è la via della bellezza, essi trassero ispirazione per la propria vita spirituale. Ella è la mediatrice di ogni preghiera in quanto non solo intercede per noi, ma vivendo in comunione con Lei, ci aiuta a conformarci ai sentimenti del Figlio suo e il suo Cuore puro può offrire a Dio la nostra vita e purificare tutto quanto in noi ci mette in relazione con Lui. Maria è la via sicura di salvezza che ci conduce al Cristo, Lei che per prima l’ha seguito; è la luce che illumina le nostre scelte quotidiane e rischiara le nostre coscienze affinché facciamo scelte secondo il Vangelo, Lei che ha saputo vivere con fede forte e fedele.

RIFLESSIONE DALLE “ESORTAZIONI DELLA BEATA FRANCESCA D’AMBOISE, Capitolo XVIII: Esortazione”.
Spesso ascoltate questo capitolo che appartiene alla Regola. Mi piacerebbe che ciascuna lo potesse meditare di frequente.
Ci istruisce sulla virtù delle fede, della carità e sul lavorare in silenzio (Regola c. 15). Ma questo silenzio è difficile da osservare. Si ha un bel dirlo a certune; se non vengono colte sul fatto e si fa constatare il loro difetto, non serve a nulla.
Bisogna osservarlo specialmente nei luoghi e nei tempi stabiliti. Non andare e venire per la casa, fermandosi qua e là e passare il tempo senza far niente. All’uscita dalle ore, ci si rechi prontamente al lavoro, e altrettanto si faccia prima di pranzo e della cena. Quelle che hanno incarichi o uffici abbiano molta cura delle loro cose, perché niente vada perduto per loro negligenza. Ognuna si deve accontentare di quello che le vien dato. Vediamo che i tempi sono tali che non sappiamo se le  vigne saranno vendemmiate e i cereali raccolti. Per amor di Dio, ciascuna preghi il Signore, in generale e in particolare, perché voglia che torni la tranquillità. Abbiamo davvero motivo di rivolgerci a lui.
Il bene della casa sia trattato con profitto. Guardarsi dall’offendere Dio o la religione. State molto in guardia e pronte a tornare a Dio, quando a lui piacerà. Che la carità sia sempre coltivata e custodita, perché senza di essa le nostre opere non sono gradite. Vi raccomando di non adontarvi facilmente per qualche parola o gesto che può far dispiacere all’una o all’altra. Se si nota qualche dissapore, ci si informi di che cosa si tratta per mettere pace. cercate di profittare di tornare a Dio in molti modi. Vedete quante morti improvvise e le guerre che vi sono tra i principi. Le tribolazioni sono molto grandi nel mondo e noi ne avremo la nostra parte se nostro Signore non ha pietà di noi.
Non siate ingrate verso Dio per i beni e le grazie che vi dona. Considerate lo stato in cui eravate prima di venire in religione e quello in cui vi trovate adesso. Mantenetevi sempre nei buoni propositi che avevate agli inizi, quando avete abbandonato il mondo con tanta umiltà. Siate forti nel combattere e cercate di resistere contro le vostre cattive  inclinazioni naturali.
Bisogna mortificarsi e fare guerra a se stesse e non lasciarsi vincere dalle tentazioni. Quando insorge qualche passione, occorre frenarla. Pensate che è il nemico che vi procura tale tribolazione, perché quello che non può fare da sé lo fa fare da un altro, per farci cadere in qualche peccato.
Siate pazienti e benigne e così potrete vincerlo. Nostro Signore si compiace di starsene con i bonari e con chi è pieno di buona volontà. Fate in modo che la vostra devozione cresca e aumenti sempre più. Osservate il fine a cui tendete, come fa l’arciere quando vuole tirare: tende il suo arco e punta il bersaglio che vuole centrare. Così è sempre necessario aver la retta intenzione in tutte le opere buone, perché altrimenti perdiamo il frutto delle nostre azioni.
Quando il carpentiere vuol fare il suo lavoro, usa il suo regolo per tracciare la linea giusta. Allo stesso modo anche voi dovete seguire una via diritta con il regolo della discrezione, senza piegare a destra o a sinistra, dimenticando voi stesse per amor di Dio, come vi siete impegnate.

Preghiamo:
Siamo venuti a te, o Maria, perché vogliamo chiederti la grazia di accendere nel nostro cuore la fiamma del divino amore per iniziare bene questa Novena che intendiamo compiere in tuo onore e gloria e anche per il nostro profitto spirituale.
Il dono dello Scapolare è un tuo gesto materno per guidarci nella via della fedeltà agli impegni battesimali che richiedono da tutti noi l'amore totale a Dio e al prossimo.

Tu, o Maria, sul Calvario hai offerto Gesù tuo Figlio, per la salvezza degli uomini, e noi, a te consacrati mediante lo Scapolare, vogliamo imitarti offrendo al Padre in sacrificio un po’ di noi stessi per tanti fratelli poveri, che non hanno ne amore ne pace, ma piangono e soffrono a causa della povertà di spirito e della sofferenza del corpo. Salvaci, o Madre, per amore del tuo Figlio. Ave Maria.

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Il Paradiso non può attendere: dobbiamo già cercare il nostro Cielo qui sulla terra! Questo blog tratterà di argomenti spirituali e testimonianze, con uno sguardo rivolto al Carmelo ed ai suoi Santi