AFORISMA

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(Rita Levi Montalcini)

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lunedì 28 novembre 2011

Suor Agnese Sasagawa – Akita, Giappone

Le apparizioni di Akita, in Giappone, hanno per protagonista suor Agnese Katsuko Sasagawa, una religiosa dell’Ordine delle Serve dell’Eucarestia.
Il 12 giugno 1973, suor Agnese sente una voce (la religiosa è completamente sorda), e mentre prega vede una luce brillante provenire dal tabernacolo, questo fenomeno si verifica per diversi giorni.
Il 28 giugno, sulla sua mano sinistra appare una ferita a forma di croce, è molto dolorosa e le provoca una copiosa perdita di sangue.
Il 6 luglio, il giorno della prima apparizione, vede prima il suo angelo custode e poi sente una voce provenire dalla statua della Vergine Maria. Lo stesso giorno alcune delle sue consorelle notano del sangue uscire dalla mano destra della statua. Il sangue fuoriesce da una ferita a forma di croce identica a quella di suor Sasagawa.
Di lì a poco suor Agnese riceve dalla Madonna un messaggio nel quale le viene chiesto di pregare per il Papa, i vescovi e i sacerdoti e in riparazione ai mali degli uomini.
Nella seconda apparizione, il 3 agosto, la Vergine dice tra l’altro a suor Agnese: "…Affinché il mondo possa conoscere la Sua ira, il Padre Celeste si sta preparando a infliggere un grande Castigo su tutta l’umanità…".
Il 13 Ottobre 1973, riceve l’ultimo e più importante messaggio nel quale la Madonna dà alcune importanti indicazioni sulla natura e sulle conseguenze del Castigo. Si tratterà di una punizione più grande del Diluvio (dei tempi di Noè) e avrà luogo per mezzo del fuoco dal Cielo che annienterà gran parte dell’umanità, buoni e cattivi, senza risparmiare né religiosi né fedeli. Inoltre la Santa Vergine parla delle divisioni, della corruzione e delle persecuzioni che interesseranno la Chiesa, ad opera del Maligno, in un futuro prossimo.
L’angelo che visitò la prima volta suor Agnese, ha continuato a parlarle per i 6 anni seguenti.
Il 4 gennaio 1975 la statua di legno dalla quale suor Agnese aveva udito provenire la voce della Vergine inizia a lacrimare. La statuetta ha pianto per 101 volte nel corso dei sei anni e 8 mesi successivi.
Una truppe televisiva giapponese, mentre realizzava un servizio sugli eventi di Akita, ha potuto filmare la statua della Madonna mentre piangeva.
In diverse occasioni, la statua della Madonna, ha anche sudato profusamente e, secondo vari testimoni, il sudore emanava un dolce profumo. Sul palmo della mano destra è apparsa una ferita a forma di croce dalla quale stillava del sangue. Centinaia di persone sono state testimoni dirette di questi eventi prodigiosi.
Diverse indagini scientifiche sono state eseguite sul sangue e sulle lacrime prodotte dalla statua. Le analisi condotte dal professor Sagisaka della Facoltà di Medicina Legale dell’Università di Akita, hanno confermato che il sangue, le lacrime e il sudore erano veri e di origine umana. Erano di tre gruppi sanguigni: 0, B e AB.
Nel 1981, una donna coreana, la signora Chun, con un cancro al cervello in fase terminale ottenne una guarigione immediata mentre pregava davanti alla statuetta. Il miracolo venne confermato dal dottor Tong-Woo-Kim dell’ospedale St. Paul Hospital di Seul e da don Theisen presidente del Tribunale Ecclesiastico dell’Arcidiocesi di Seul. Il secondo miracolo fu la completa guarigione dalla totale sordità di suor Agnese Sasagawa.
Nell’aprile del 1984 monsignor John Shojiro Ito, vescovo di Niigata in Giappone, dopo un’ampia e approfondita investigazione durata diversi anni, dichiarò che gli avvenimenti di Akita sono da considerarsi di origine soprannaturale e autorizzò nell’intera diocesi la venerazione della Santa Madre di Akita. Il vescovo affermò: "Il messaggio di Akita è la continuazione del messaggio di Fatima".
Nel giugno del 1988 il Cardinale Ratzinger, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede presso la Santa Sede, espresse un giudizio definitivo sulla vicenda definendo gli eventi di Akita attendibili e degni di fede.

La lacrimazione della statuetta in legno della Madonna nel convento delle Serve dell'Eucarestia ad Akita
(le lacrimazioni accertate sono oltre un centinaio)




A questi fatti, o si crede o si rimane come minimo sconcertati. Una cosa è certa: sono avvertimenti per tutta l'umanità. A Medjugorje la Vergine ripete da 30 anni che il mondo sta precipitando verso una situazione che si fa sempre più grave. E a me pare che bisognerebbe non sottovalutare quanto la Madonna ha detto a Lourdes, a Fatima, e in molti altri luoghi, o ha fatto capire attraverso lacrime e sangue su alcune immagini che la rappresentano, che il Cielo piange per l'umanità che non vuol redimersi. Basti leggere nella Bibbia la storia di Noè:"Genesi 6,5-5): il Signore vide che la malvagità degli uomini era grande sulla terra e che ogni disegno concepito nel loro cuore non era altro che male...." Inutile proseguire, tutti conoscono la vicenda di Noè, del diluvio universale, dell'arca costruita affinché il Patriarca, con la propria famiglia e con una serie di coppie di animali, si imbarcà per sfuggire il pericolo, su indicazioni del Signore. 
Siamo alle solite.....l'uomo continua a preferire il male al bene, è egli stesso il fautore del disastro. Anche qui, tutti sappiamo quali siano i danni che stiamo perpetrando sulla terra: guerre, distruzione dell'eco-sistema, inquinamenti di vario tipo. Non diamo colpa a Dio di quanto succede. Chi non crede in Lui, non deve accusarLo, non conoscendoLo; chi crede in Lui, conosce la Sua infinita misericordia e anche le proprie colpe. Ma come Sodoma e Gomorra furono bruciate dal fuoco, da una lava incandescente, e come ai tempi di Noè il mondo fu invaso dalle acque, ed  in entrambi i casi i popoli furono avvertiti dai Profeti che stavano agendo male, ma furono sordi agli avvertimenti, così oggi accade la medesima cosa. La Vergine avverte, noi stessi siamo persuasi che ci avviamo verso un baratro, ma nessuno fa veramente qualcosa per fermare i politici, l'industria chimica e delle armi, la distruzione delle foreste pluviali, ecc. Il potere e la ricchezza sono gli attuali dei ai quali l'umanità si inginocchia. Non meravigliamoci poi se accadranno fatti dolorosi, e quelli che già succedono, come le frane, le alluvioni, e quant'altro, sono solo la conseguenza della superficialità con cui ci si muove su questo mondo. Molte disgrazie accadono malgrado tutto, ma moltissime altre si sarebbero potute evitare. Non si piange sul latte versato, non si accusa il Creatore per tragedie che sono causate dall'uomo.  Non chiudiamo gli occhi, non turiamoci le orecchie, ascoltiamo i veggenti e non trattiamoli da poveri visionari, sottovalutando le loro parole. Sarebbe poi tardi se dovessero dirci: "ma noi ve lo avevamo detto"!




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