TRA LEGGENDA E STORIA
La leggenda narra che a comporre il brano sia stato Henry VIII d'Inghilterra (1491-1547) per la sua futura consorte Anne Boleyn. Pare infatti che quest'ultima avesse una malformazione ad una mano e ciò la costringesse a coprirla con delle lunghe maniche (di qui potrebbe derivare il titolo Greensleeves, "maniche verdi"; ma potrebbe anche essere una modifica di un precedente Greenleaves, cioè "foglie verdi").
Anna, la figlia minore del diplomatico Thomas Boleyn, rifiutò inizialmente la corte di Re Henry. Sembra infatti che il testo della canzone si riferisca a questo nel citare lo "scortese rifiuto" dell'amata ("cast me off discourteously").
In realtà, è più probabile che l'anonimo autore, forse un amante tradito da una donna di facili costumi, abbia scritto questa canzone verso la fine del XVI secolo, successivamente quindi alla morte di Henry stesso.
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Ne "Le allegre comari di Windsor" di Shakespeare (1602) un personaggio (la Signora Ford) cita ben due volte il brano "Green Sleeves".
A tutt'oggi, questa meravigliosa melodia è interpretata in svariati modi: coro di sole voci, suonata per pianoforte, per violino e per flauto, in questa versione, James Galway supera sè stesso! Il quadro, dipinto dal preraffaellita Dante Gabriel Rossetti, rappresenta Lady Green Sleeves.
NEL PROSSIMO POST PUBBLICO LA VERSIONE PER L'AVVENTO, CON PAROLE IN ITALIANO.
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