AFORISMA

Meglio aggiungere vita ai giorni, che non giorni alla vita
(Rita Levi Montalcini)

Nostra Signora del Carmelo

Nostra Signora del Carmelo
colei che ci ha donato lo scapolare

sabato 13 febbraio 2010

QUARESIMA - RINASCITA

QUARESIMA – ATTESA DELLA RINASCITA

La Quaresima è uno dei momenti forti che la Chiesa Cattolica celebra lungo l’anno liturgico.
 E’ il periodo che precede la celebrazione della Pasqua, dura quaranta giorni, ed è caratterizzato dall’invito insistente alla conversione a Dio.
Nel Nuovo Testamento ci sono alcuni passi chiave nei quali si parla di 40 giorni:
- i 40 giorni che Gesù passò nel deserto
- i 40 giorni in cui Gesù ammaestrò i suoi discepoli tra la Sua Risurrezione e l’Ascensione
Ma anche nell’Antico Testamento questo numero ricorre numerose volte. Le risonanze principali che hanno a che fare con la Quaresima sono:
-         i 40 giorni del Diluvio universale
-         i 40 giorni passati da Mosè sul monte Sinai
-         i 40 giorni che impiegarono gi esploratori ebrei per perlustrare la terra in cui sarebbero arrivati
-         i 40 giorni camminati dal Profeta Elia per giungere al monte Oreb
-         i 40 giorni di tempo che, nella predicazione di Giona, Dio dà a Ninive prima di distruggerla

Dopo questi dati, vorrei riprendere un discorso che il Pontefice fece due anni fa, e che spiegava cosa significasse “entrare in Quaresima”.

“Significa iniziare un tempo di particolare impegno nel combattimento spirituale che ci oppone al male presente nel mondo, in ognuno di noi ed intorno a noi. Vuol dire guardare il male in faccia e disporsi a lottare contro i suoi effetti, soprattutto contro le sue cause, fino alla causa ultima, che è satana. Significa non scaricare il problema del male sugli altri, sulla società o su Dio, ma riconoscere le proprie responsabilità e farsene carico consapevolmente. A questo proposito, risuona quanto mai urgente, per noi cristiani, l’invito di Gesù a prendere ciascuno la propria “croce” e a seguirlo con umiltà e fiducia (cfr Mt 16,24). La “croce”, per quanto possa essere pesante, non è sinonimo di sventura, di disgrazia da evitare il più possibile, ma opportunità per porsi alla sequela di Cristo e così acquistare forza nella lotta contro il peccato e il male. Entrare in Quaresima significa pertanto rinnovare la decisione personale e comunitaria di affrontare il male insieme con Cristo. La Via della Croce è infatti l’unica che conduce alla vittoria dell’amore sull’odio, della condivisione sull’egoismo, della pace sulla violenza. Vista così, la Quaresima è davvero un’occasione di forte impegno ascetico e spirituale fondato sulla grazia di Cristo.


La proposta del Papa, per la Quaresima di quest’anno, riguarda alcune riflessioni sul vasto tema della giustizia, partendo dall’affermazione Paolina: “La giustizia di Dio si è manifestata per mezzo della fede in Cristo (cfr Rm 3,21-22)

Sono carmelitana, e non posso dimenticare la nostra Santa Madre Teresa di Gesù, che tanto amava il Cristo piagato, da raccontare nel “Libro della mia Vita”, al capitolo 9°:

“...Accadde un giorno che, entrando  nell’oratorio, vidi una statua portata là in attesa di una certa solennità che si doveva celebrare in casa e per la quale era stata procurata. Era un Cristo tutto coperto di piaghe, e spirava tale devozione che, guardandola, mi turbai tutta nel vederlo ridotto così, perché rappresentava al vivo ciò che Egli ebbe a soffrire per noi. Provai tanto rimorso per l’ingratitudine con cui avevo ripagato quelle piaghe, che pareva mi si spezzasse il cuore, e mi gettai ai suoi piedi con un profluvio di lacrime, supplicandolo che mi desse infine la forza di non offenderlo più”

Mi pare che lo scritto di S. Teresa sia  perfettamente in sintonia con le parole del Pontefice, valido 500 anni fa ed ancora attuale.
Leggendo entrambe, ho meditato su quanto la Quaresima possa somigliare all’attesa della rinascita: Gesù dopo la Passione, è risorto e noi, con la Pasqua, abbiamo la possibilità di rinascere spiritualmente, in un cammino che ci conduca alla perfetta imitazione di Cristo.

S. Teresa d’Avila scrisse molte poesie, e “Alla Croce” (n.18) il ritornello canta:
CROCE, DOLCEZZA DEL MIO CUOR QUAGGIU’
SPLENDI, FRA TUTTI, BENVENUTA, TU!”

Benvenuta davvero, Croce! In essa vi è tutta la nostra Salvezza! Perciò facciamo un po’ di deserto, in questi 40 giorni di Quaresima, per creare lo spazio necessario affinché il Dio d’Amore, Gesù, entri nella nostra vita e la sconvolga positivamente!

                                                                                                     

Nessun commento:

Posta un commento

BENVENUTO|

Il Paradiso non può attendere: dobbiamo già cercare il nostro Cielo qui sulla terra! Questo blog tratterà di argomenti spirituali e testimonianze, con uno sguardo rivolto al Carmelo ed ai suoi Santi