AFORISMA

Meglio aggiungere vita ai giorni, che non giorni alla vita
(Rita Levi Montalcini)

Nostra Signora del Carmelo

Nostra Signora del Carmelo
colei che ci ha donato lo scapolare

lunedì 30 gennaio 2012

CREAZIONE ED EVOLUZIONE: NON SONO IN ANTITESI


 Dicono che la religione sia l’oppio dei popoli. Non è assolutamente vero, semmai lo sono io, che a tutto il diritto ne porto questo cognome!
Ma vorrei disquisire su questo concetto, così amato e, nel contempo, accantonato.
Sono persuasa che, se dai tempi più remoti della storia dell’uomo, un concetto seppur vago di un Dio creatore si è sempre insinuato nella mente,  ciò significa che qualche verità sussiste.
Nei canoni induisti dei Testi Sacri Veda, scritti antecedentemente alla Torah ebraica, e nella fede in Manitoba, o in Tatanka Mani, il Grande Spirito Creatore, così come nei Sacri Testi Ebraici della Torah, come nel Vangelo cristiano, e a seguire nel Qu’ran (Corano)  non si può negare che ogni civiltà abbia intuito la presenza di una grande Energia Cosmica,  di un Essere Supremo cui l’uomo deve sottoporsi, in quanto semplice creatura, fatta di materia.
Non è facile comporre le tessere del mosaico dei miei pensieri, per giungere ad una conclusione chiara, ci sto arrivando poco alla volta.
Gli antichi popoli adoravano il Dio Sole, la Luna e le Stelle, comprendendo che erano corpi celesti di straordinaria potenza: formavano i giorni e le notti, indicavano l’orientamento: la loro perfetta sincronia aveva un’aura misteriosa, poco comprensibile alla scarsa cultura dei popoli primitivi, ma abbastanza indicativa di un Qualcosa o di un Qualcuno più grande del più grande uomo.
L’astronomia ha compiuto passi da gigante e, retrocedendo nel tempo, è arrivata a ricostruire le origini dell'universo. a partire dal brodo primordiale fino al successivo big-bang, ovvero quell'esplosione cosmi  ca  che ha dato origine alle stelle ed ai pianeti. Fin qui, nulla da eccepire. Ma è riuscito l’uomo, lo scienziato, a comprendere come quel brodo primordiale si sia formato, da dove è venuto? Dal nulla non nasce nulla, lo sa anche il contadino che coltiva il suo terreno: se non poni il seme nella terra, non crescerà nessun fiore e pianta. Se le specie animali (uomo incluso) non si uniscono, non procreano. Ovvero, ci vuole la materia prima per formare una creatura, sia essa di origine vegetale che animale.
Quindi da dove ha avuto origine la Creazione?  Le religioni hanno dato un nome a Colui che ritengono il fautore di tanta meraviglia: Dio, Yahveh, Allah, Manitoba, Tatanka, e tutti gli altri appellativi che ogni popolo, nella sua lingua, ha scelto per dare un nome almeno, vista l’impossibilità di darne un volto, a questa Forza che nessuno conosce veramente.


E l’uomo, in seguito, ha creato delle Leggi che insegnassero al proprio popolo come adorare, come pregare, come rispettare la loro Divinità.
In tutte le religioni antecedenti il cristianesimo, il dio al quale credere era spesso un dio vendicativo, un dio a volte crudele. Così, come Giove lanciava strali sull’umanità disobbediente, tanto anche il Dio di Israele puniva terribilmente il popolo che non seguiva la Legge. Ma le leggi sono scritte dagli uomini, indubbiamente saggi, perché una popolazione che non ha regole, non può convivere in modo civile. La Bibbia è stata scritta da uomini illuminati, da Profeti del tempo, che possedevano un’intelligenza ed una conoscenza superiore al resto dell’umanità. La scienza odierna ha spiegato che l’universo non è stato creato in sette giorni, bensì in miliardi di anni, ma la successione logica rimane invariata.  Questo lo possiamo spiegare in un solo modo: o i Profeti hanno avuto una rivelazione extra-ordinaria, oppure già erano in possesso di teorie scientifiche che, per la sequenza dei corsi e ricorsi storici, furono dimenticate e poi riscoperte in qualche modo. Ma chi gliele ha fornite?
C’è anche una spiegazione molto più convincente: se noi esseri materiali abbiamo come unica origine quel brodo primordiale, dentro lo stesso ci sono tutti quelli che oggi definiremmo micro-chips del dna originario. Troppo complicato? Traduco immediatamente: dentro di noi abbiamo lo spirito originario del Creatore, quella forza intellettiva che ci fa comprendere cose che in altro modo non potrebbero essere concepite. Ancora poco chiaro? Ebbene, raccogliendo i racconti delle varie civiltà, ci sono parametri comuni: tutte portano con sé un ricordo ancestrale di qualcosa che non è solo materiale, ma più profondo: quell’ ”io” che si agita dentro ogni uomo, che trascende dalla corporalità per innalzarsi in spirito, anima, psiche. Perché l’uomo è sempre alla ricerca di sè stesso: da dove vengo, perché vivo, dove vado?  Per il semplice motivo che non si accontenta di essere una creatura mortale, fatta di sola carne: “sente” di essere qualcosa di più, di procedere da un’entità eterna, e di averne raccolto l’eredità.
Questo Dio – Creatore – Forza – Energia – dai Cristiani è chiamato Padre. Padre poiché da Lui abbiamo avuto origine: sia chiaro, è lo stesso Dio degli Ebrei, degli Islamici, dei Cristiani di ogni Chiesa, dei Nativi Americani, dei Polinesiani e degli Induisti, Buddhisti, Taoisti e via di seguito. Perché lo stesso Dio? Perché avendo avuto noi esseri viventi un’unica origine cosmica (brodo primordiale) siamo tutti discendenti della stessa materia – creata o increata  - come meglio preferite.
Questa energia cosmica – chiamiamola Dio – è la nostra unica origine, quindi nostro Padre del tutto naturale. Di conseguenza noi tutti abitanti del Pianeta Terra, siamo fratelli tra noi.
Che senso ha dunque questa Babilonia di religioni? Questa Babilonia che ha sconvolto il mondo con guerre mascherate sotto il nome di “religione” per nascondere altri fini? Se le religioni non ci fossero, avremmo sempre altre opportunità di farci la guerra, sottilmente cinici quali siamo!
Perché dunque non unificare tutto in un’unica religione? Molti lo hanno pensato, lo ha voluto Gesù stesso, ed aveva sacrosanta ragione di volerlo!
Da quanto ho potuto studiare nella Storia dell’umanità – ma anche delle religioni – non ho riscontrato un solo uomo che abbia deliberatamente deciso ed accettato di immolarsi per il bene di tutta l’umanità, che non fosse Gesù. Pazzo? Incosciente? Si certo, ma  di una  pazzia che sta risuonando ancora nel mondo, dopo oltre 2.000 anni, perché ha insegnato la vera strada per la Pace tra gli uomini, la sola possibile: l’AMORE.
La sua morte in Croce è un continuo richiamo all’Amore: “Vedi, mi sono offerto perché tu possa capire che l’Amore non è egoismo, ma l’assoluto donarsi all’altro.
Chi ama non odia, e non fa del male al proprio simile: i Comandamenti sono Leggi dettate a gente di dura cervice (e di poca cultura) essendo l’unico modo per far sì che l’uomo non agisse male contro il prossimo (se non lo capisci con e buone, uso il bastone, direbbe qualcuno). Gesù invece, pur non contraddicendo alle Leggi, le ha perfezionate in una sola: “Ama il Signore Dio tuo, con tutta l’anima, con tutta la mente e con tutte le tue forze” (preghiera ebraica detta: Shemà Israel che un buon ebreo recita ogni mattina), ma aggiunge: e ama il prossimo tuo come te stesso. E qui sta il meraviglioso insegnamento: AMA come te stesso.
Chi vive bene con sé stesso, perché dentro di lui non ha rancore, non porta odio, non custodisce invidia, né gelosia, né lussuria, riesce a convivere in tutta serenità con chi gli sta intorno, anche i più lontani, poiché distribuisce Amore. Sono quelli che la chiesa definisce “Peccati capitali” - Sono 7 nell'ordine: superbia, avarizia , lussuria, ira , gola , invidia accidia, vengono definiti anche i 7 vizi capitali.
Questi vizi, se non vogliamo chiamarli peccati, sono la causa di tutti i mali del mondo. Chi è superbo, non considera l’altro, chi è avaro, non dona, chi è lussurioso, trasforma l’atto più bello della creazione: l’amore di coppia e la conseguente prole, in qualcosa di osceno, di mercimonio, avvilendo e abbassando un atto che il Padre ha voluto come “cosa bella” (li fece uomo e donna, e vide che era cosa bella). Chi è irascibile, si lascia trascinare da parole e gesti che potrebbero non essere più controllabili. Chi è goloso, e non esclusivamente di cibo, (vino, droghe, gioco) rovina sé stesso e trascina verso il baratro chi gli è accanto.
Chi invidia, si rode dentro, sta peggio lui del destinatario del suo mal sentimento, inoltre l’invidia porta anche alla calunnia, a ritorsioni a volte cruente. L’accidia: molti ancora non sanno cosa sia veramente: ho chiesto anche a cristiani credenti, mi hanno risposto quasi tutti: essere acidi! Ma no! Significa inerzia, indolenza spesso causata da noia, dal lasciarsi vivere piuttosto che prendere in mano la propria vita, per farla migliore. Chiarito questo, vediamo come questi vizi danneggino l’uomo che li possiede, e coloro che gli stanno intorno. L’Amore cancella tutto questo: chi ama non conosce questi vizi-peccati.
Ora, come posso disconoscere Gesù quale Maestro di Vita? Non posso! Mi ha donato degli insegnamenti che – a fatica, non lo nego – mi sono serviti per ricostruire su basi solide pensieri, sentimenti, idee, rapporti con gli altri. Tutti gli altri: e per tutti intendo: chi ripone il proprio credo in altre religioni, chi ha il colore della pelle diversa dalla mia (e chi l’ha mai detto, se non quell’emerito pazzo di Hitler, che solo la razza ariana è la migliore in assoluto? Per me, ad esempio, molti popoli africani sono più belli di noi europei! Chi parla un linguaggio che non mi è familiare – e non intendo solo la lingua parlata, conglobo  anche gli usi e costumi che gli occidentali si ostinano a voler cambiare in quei popoli che definiscono retrogradi, del terzo mondo. Perché mai? La ricchezza di un popolo sono le sue radici, le sue tradizioni, e noi occidentali le abbiamo sradicate a viva forza, con guerre e genocidi. Rispetto la terra dove ogni individuo è nato, la reputo sua di diritto, e non accetto le guerre per espropriarla da chi vi ha costruito sopra la propria storia. E neppure condivido lo sfruttamento della terra altrui, delle braccia altrui, per scopi economici.
Non ho incluso le persone che dichiarano di non avere nessun credo, nessuna religione, di essere atee e individualiste. Rispetto anche loro, e spesso proprio in queste, trovo sani principi morali che qualche volta non riscontro in chi si definisce cristiano cattolico. Se oggi non c’è più fiducia nella Chiesa, spesso questo è dovuto a quei cattolici – specie quelli che si occupano di politica, di economia, di istruzione – che non rispecchiano gli insegnamenti di Gesù: la loro è solo una falsa insegna sulla facciata di un negozio sul quale è scritto: panificio, ed in realtà al posto del pane vendono aria fritta! Capisco quindi anche coloro che si vergognano di ammettere che sono cristiani. La colpa non è di Cristo, ma dei falsi cristiani.
Gesù disse: siate il sale della Terra, la luce del mondo.  Ma ora dov’è finito quel sale, e quella luce? Voglio un po’ esserlo io, per quel che posso, quel sale, quella luce. Perché Cristo ha bisogno di essere difeso da chi ancor oggi lo perseguita, non solo con le bestemmie o con una falsa testimonianza di un cristianesimo corrotto, ma da chi non sa più vivere i Suoi insegnamenti, che in fondo erano e sono di una semplicità incantevole: Ama – ama  - ama e vedrai che questo amore che tu irradi, illuminerà anche quei cuori che vivono nell’oscurità, che sono come una cantina mal illuminata, piena di polvere e muffa, ed hanno bisogno di luce e calore per scoprire che quella cantina è invece un salotto accogliente.
I preti pedofili, i preti che gettano l’abito per una donna, i preti che hanno perso la fede, sono stati corrotti da quel male subdolo che è la mondanità (chi lo chiama Satana, chi Demonio, chi Mefistofele, chi Belzebù (Baal – zabulon), chi lo chiama semplicemente Male, e con loro tutti i cattolici che hanno dimenticato di dover vivere NEL mondo ma non essere DEL mondo (di non dover appartenere al mondo). Ovvero, frequentano la Chiesa, ma poi agiscono come non fossero cristiani. Ovvio che confondono le idee. Ed io non maschero le cose, sono cristiana, nel vero senso, seguace di Cristo, direi anzi che ne sono innamorata, perché Lui è l’incarnazione dell’Uomo Perfetto, quello che nessun essere umano che ha calpestato questo pianeta, sia mai riuscito ad essere. E  l’Uomo Perfetto è Dio stesso, comunque vogliate dire il contrario. Non mi riferisco al suo involucro fisico, carnale, mortale, ma al suo Pensiero che è privo di un qualsiasi difetto umano. In Lui c’è solo e soltanto Amore. E l’Amore proviene da qualcosa di immensamente grande, il cosmo stesso ce ne dà la risposta: tutto è sincronizzato, perfetto, se vi fosse un solo errore di progettazione, succederebbe una catastrofe. Dunque, quell’Energia che ha disegnato, progettato l’universo, è Perfezione, e il massimo sentimento di perfezione umana è l’Amore. Gesù è Amore, nient’altro che Amore.  E chi desidera elevarsi sopra i comuni mortali, deve solo perfezionare la sua capacità di dare Amore. Che non è quello che comunemente si identifica come tale: passione, coito. Quel tipo di amore, se non ha le credenziali giuste, è solo svilimento dell’Amore, ma può essere complemento, se elevato al suo primitivo significato. L’uomo ama se ama ciò che è, ciò che fa, quello che riesce a produrre con le proprie mani o con la propria mente e se, dopo aver amato sé stesso in questo modo, si rivolge all’altro e ama ciò che è l’altro, ciò che fa l’altro, quello che l’altro produce con le proprie mani, con la propria mente. Allora l’Amore è perfetto!
Ma le religioni hanno liturgie obsolete, noiose, preghiere lunghe e ripetitive…
Qualcuno potrebbe obiettare anche questo: si è vero! Ma tutto questo serve a mantenere vivo il ricordo del Padre – che si chiami Dio, Allah, Manitoba, Yahveh, l’ho già detto, è sempre lo stesso Padre – affinché non accada che l’uomo cada nella superbia, il primo grande male dell’umanità, e si creda un dio.
Di chi ha pensato questo, stiamo ancora raccogliendo i cadaveri sparsi sulla terra, cadaveri sepolti e cadaveri viventi. Chi crede di avere potere illimitato, divino, in realtà abusa del proprio mandato, e semina odio, guerre, inciviltà, non amore!
Chi si crede dio, non ama questo pianeta azzurro, ne stravolge i colori, lo inquina, lo sfrutta, lo uccide a poco a poco, inesorabilmente.
Per questo è necessario non uccidere le religioni, in fondo, se non sono l’oppio dei popoli, ne sono sicuramente l’incenso! Sono la memoria. Sono la tradizione. Almeno per chi non ha ancora raggiunto la pienezza dello spirito, la consapevolezza che essere uomo e donna è un dono speciale, e va curato, cresciuto, cesellato con la cultura, con l’istruzione, con l’arte in tutte le sue forme, con la giustizia, con la pace e se tutto questo lo si racchiude nell’amore, ecco la perfezione che ci ha insegnato Gesù: siate perfetti come lo è il Padre mio e Padre vostro che è nei Cieli. La Perfezione del Creato vuole la perfezione nelle Creature!
Il libero arbitrio è il dono speciale di poter decidere della nostra vita come meglio ci pare, ma l’intelligenza ci insegna a prendere la decisione più giusta: viverla bene, affinché non possiamo dire che, alla fine dei nostri giorni, li abbiamo buttati via, e chi rimane, possa ricordarci come persone giuste, buone, capaci di amare, e possano amarci per l’eternità.
Un concetto che non è ancora ben chiaro neppure nei cattolici, è che Gesù non è venuto per i cattolici, ma per tutta l’umanità! Lui è un Maestro per tutti!
Nelle settimane per l’unità dei Cristiani, fintanto che non si sviscera questo concetto, non si otterrà un bel nulla!  Cristo è primizia dei Cristiani, ma Gesù è venuto per amarci tutti indistintamente! 
Chiedo scusa ai Dotti della Chiesa, ai Teologi e a tutti coloro che hanno sviscerato a fondo l'argomento, se non sono stata esaustiva, se ho commesso delle inesattezze o se mi sono espressa in modo da rasentare l'eresia: lo scopo non è quello di scrivere un trattato scientifico-teologico, non è nelle mie corde né cognizioni specifiche. La meta è quella di raggiungere ogni uomo, anche non credente, attraverso piccoli passi che possano unificare pensieri che potrebbero apparire diametralmente opposti, ma che in realtà sono cammini differenziati per arrivare all'unica ambita meta: conoscere Dio. Vedere anche:

«L'origine del mondo? La spiegheremo noi». Estratto del discorso del fisico britannico Stephen Hawking tenuto in Vaticano (Corriere)

Creazione ed Evoluzione, il Papa cita Galileo «Compatibili scienza e fede» (Calabrò)

Mons. Sorondo: nessuna incompatibilità tra la teoria dell'evoluzione e la Creazione. L'intervento del card. Schönborn e i testi di Joseph Ratzinger

Il Papa: «Scienza e fede non si contrappongono»


2 commenti:

  1. Complimenti Danila per il contenuto di questo (e altri) post.
    Fosse davvero chiaro per tutti...
    Un abbraccio formato paradiso, da questo ameno loco trasformatosi stamane in una landa eschimese.

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  2. Come qui a Legnano!!! NEVE E GHIACCIO! Meno male che un sacerdote mi ha tranquillizzato, io temo sempre di incorrere in qualche madornale eresia, non avendo studi teologici alle spalle, ma solo un po' d buon senso. Grazie Don Maurizio! con l'abbraccio formato Paradiso!

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