AFORISMA

Meglio aggiungere vita ai giorni, che non giorni alla vita
(Rita Levi Montalcini)

Nostra Signora del Carmelo

Nostra Signora del Carmelo
colei che ci ha donato lo scapolare

mercoledì 13 aprile 2011

LA PASQUA DEL SIGNORE NON VIENE UNA SOLA VOLTA L'ANNO: E' CON NOI OGNI GIORNO



Gesù, quando incontrava i suoi conterranei, li salutava con “shalom”  ovvero, “la pace sia con te”. Se invece entrava in una casa, diceva: “shalom bayit” che significa “la pace sia in questa casa”.
Ricordo quando ero piccola che, incontrando un sacerdote, era consuetudine salutarlo con “Sia lodato Gesù Cristo” e il prete rispondeva: “Sempre sia lodato”.
Tutte espressioni andate in disuso, e come sarebbe bello ripristinarle!  Questi saluti non corrispondono ad un insignificante “ciao!” o, peggio ancora, perché molto freddo, “salve!”.  Portare la pace del Signore con noi, nelle nostre giornate, con un semplice saluto alle persone che incontriamo, dovrebbe essere un segno distintivo del cristiano. Ma ci mette a disagio! Eppure Gesù aveva detto: “Chi si vergognerà di me e delle mie parole davanti a questa generazione adultera e peccatrice, anche il Figlio dell’uomo si vergognerà di lui, quando verrà nella gloria del Padre suo con gli angeli santi”".(Marco 8,27-38).
Pare che tutto ciò che riguarda Dio sia un fatto privato, da non esternare pubblicamente. Si sente dire: “prego per i fatti miei”, la religione è cosa privata, la vita pubblica è altra! Quando diventeremmo davvero buoni seguaci di Cristo? Quando i nostri occhi brilleranno di vera gioia al solo sentire il Suo Santo nome?
Torno ancora sugli scritti di Maria Valtorta, poiché ritengo che pochi scrittori di opere spirituali abbiano così ben interpretato l’insegnamento di Cristo:

- Ecco, o Israele. Finito è l’inverno, tempo di attesa. Ora è la gioia della promessa che si compie. Il Pane ed il Vino stanno per esser pronti alla tua fame. Il Sole è fra te. Tutto, a questo Sole, prende più ampio e più dolce respiro. Anche il precetto della nostra Legge: il primo, il più santo dei precetti santi: “Ama il tuo Dio e ama il tuo prossimo”. Nella relativa luce che fin qui ti fu concessa, ti fu detto – non avresti potuto fare di più, perché su te pesava ancora il corruccio di Dio per la colpa di disamore di Adamo –  “ama coloro che ti amano e odia il tuo nemico”. E nemico ti era non solo chi varcava i tuoi patri confini, ma anche chi ti aveva mancato. Onde l’odio covava in tutti i cuori, poiché quale è mai quell’uomo che, volutamente o senza volere, non fa offesa al fratello? E quale quello che giunge a vecchiezza senza essere offeso? Io vi dico: amate anche chi vi offende. Fatelo pensando che Adamo, e ogni uomo per lui, è prevaricatore verso Dio, né vi è alcuno che possa dire: “Io non ho offeso Dio”. Eppure Dio perdona, non una ma dieci e dieci volte perdona, ma mille e diecimila volte perdona, e ne è prova il sussistere dell’uomo sulla terra. Perdonate dunque come Dio perdona. E se non lo potete fare per amore verso il fratello che vi ha nociuto, fatelo per amore di Dio che vi dà pane e vita, che vi tutela nei bisogni della terra ed ha predisposto ogni evento per procurarvi l’eterna pace sul suo seno. Questa è la legge nuova,la legge della primavera di Dio, del tempo fiorito della Grazia venuta fra gli uomini, del tempo che ci darà il Frutto senza pari che vi aprirà le porte del Cielo. –

Queste sono le promesse di Cristo, promesse che ha mantenuto lasciandosi immolare sulla Croce, per liberarci, per perdonarci, ma soprattutto per amarci! Il cristianesimo non è una religione fatta di precetti da ottemperare, come altre. L’unico e vero comandamento di Gesù è quello dell’Amore. Perché è chiaro che chi ama sa perdonare, chi ama non ferisce od offende il prossimo, e quindi attraverso l’Amore riflesso di Cristo, si rispettano i Comandamenti che Dio diede a Mosé sul monte Sinai. Il Decalogo è una serie di divieti, dato a gente di dura cervice, ma quei divieti non creano timore a chi pratica l’Amore di Cristo, così come Lui ce l’ha insegnato: l’Amore non compie che il bene!
Un Maestro così dolce, così affascinante come Gesù, non può essere relegato in un angolino del nostro cuore occupato da altri sentimenti, non può essere accantonato nella nostra mente troppo spesso affollata da pensieri materiali, non può essere dimenticato nei nostri discorsi, neppure nei nostri saluti. Dobbiamo portarlo con noi sempre. Allora, vivere la Pasqua del Signore sarà stabile nella nostra vita, ogni giorno sarà Pasqua nel nostro cuore. Il Signore non porta tristezza, non  scoraggiamento, non delusione né musi lunghi! Il Signore è davvero  nostra Gioia, nostra Forza, nostro Amico che ci cammina sempre accanto!
Una mia giovane amica, innamorata di Dio, chiudendo ogni sua comunicazione, mi saluta così: un abbraccio formato Paradiso! Lo estendo volentieri a tutti voi che mi leggete!
SHALOM BAYIT! La Pace sia nelle vostre case per una Santa Pasqua del Signore!                                        


                                                                                                                                    

1 commento:

  1. bisogna essere più comunitari e sentirci uniti nella preghiera e non vergognarci della Parola di Dio.
    Io ogni giorno chiedo aiuto al Padre Nostro, in questi giorni sono stato Miracolato.

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Il Paradiso non può attendere: dobbiamo già cercare il nostro Cielo qui sulla terra! Questo blog tratterà di argomenti spirituali e testimonianze, con uno sguardo rivolto al Carmelo ed ai suoi Santi