AFORISMA

Meglio aggiungere vita ai giorni, che non giorni alla vita
(Rita Levi Montalcini)

Nostra Signora del Carmelo

Nostra Signora del Carmelo
colei che ci ha donato lo scapolare

venerdì 20 agosto 2010

COMUNIONE: SULLA LINGUA O NELLE MANI?



Vangelo secondo Marco 7,1-15
 
I farisei e la tradizione

Allora si riunirono attorno a lui i farisei e alcuni degli scribi venuti da Gerusalemme.
Avendo visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con le mani immonde, cioè non lavate – i farisei infatti e tutti i Giudei non mangiano se non si sono lavate le mani fino al gomito, attenendosi alla tradizione degli antichi, e tornando dal mercato non mangiano senza aver fatto le abluzioni, e conservano molte altre cose per tradizione, come lavature di bicchieri, stoviglie e oggetti di rame – quei farisei e scribi lo interrogarono: “perché i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con le mani immonde?”. Ed egli rispose loro: “Bene ha profetato Isaia di voi, ipocriti, come sta scritto:
Questo popolo vi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me. Invano essi mi rendono culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini”. […]
Chiamata di nuovo la folla, diceva loro: “Ascoltatemi tutti ed intendete bene: non c’è nulla fuori dell’uomo che, entrando in lui, possa contaminarlo, sono  invece le cose che escono dall’uomo a contaminarlo”.

Se vogliamo seguire gli insegnamenti del Signore, il Vangelo va letto e meditato. Poi, è vero, anche Gesù ha seguito la tradizione, nell’Ultima Cena, chinandosi a lavare i piedi degli Apostoli. Ma lo ha fatto non tanto per seguire i dettami della tradizione ebraica, quanto per insegnare che bisogna farsi umili, prendendosi cura del fratello senza badare alla posizione che si occupa nel mondo. Se Lui, che è Dio e Figlio di Dio, si è umiliato, chinandosi per le abluzioni e servendo così i suoi discepoli, tanto più lo dobbiamo fare noi.
Sul fatto poi che la tradizione dei farisei e dei Giudei insegnava un po’ di igiene, non vuol dire che Gesù non approvava questi insegnamenti, ma quando ha dato degli ipocriti a coloro che lo interrogavano, intendeva dire che invece di fissarsi sulla formalità dei gesti, era più importante badare alla sostanza e ai contenuti.
Sappiamo che Gesù insegnava attraverso le parabole, con semplici esempi per gente di poca istruzione, quel popolo ebraico dedito soprattutto alla pastorizia e all’agricoltura, ma sappiamo altresì che Lui badava a quando si racchiudeva nell’animo degli uomini, ai pensieri che nascevano nella mente e all’Amore che essi avevano nel cuore, se vogliamo parlare con quella suddivisione che era comune a quei tempi, dei sentimenti umani. Cioè in quello che è il contenuto, in quanto interno all’uomo, che non alla forma esterna.

Come si riceva l’Eucaristia, se tra le mani unite a conca, o direttamente sulle labbra, è uno stile , mentre il Contenuto, ovvero il Corpo ed il Sangue di Cristo racchiuso nell’Ostia consacrata, è l’unica e vera concretezza!
Naturalmente, chi si accosta alla Comunione con Cristo, deve avere la dovuta cura nel riceverLo, nella forma che sceglie,e se è nelle mani, devono essere pulite, sguardo rivolto a Lui, con il cuore grato di tanto Dono. Ma più che le mani, ciò che deve essere pulito, puro, colmo di riconoscenza e di amore per il Figlio di Dio che si va a ricevere nell’Eucaristia, è tutto il nostro essere, ovvero l’anima, che è la cosa più grande che abbiamo,  specchio di Dio in noi. In assoluta adorazione di quel Dio che si è fatto Uomo per la nostra salvezza!! Un tempo - ricordo quando ero piccola - la Comunione la si riceveva inginocchiandosi sul gradino della balaustra davanti all'altare, e sulla lingua, direttamente dalle mani del sacerdote, perché ciò che è sacro non va toccato se non dal sacerdote, sacro a sua volta. Si vorrebbe tornare a quella forma liturgica?  A mio parere, ogni uomo è sacro, per la sua stessa appartenenza a Dio, quale figlio del Creatore. E allora per questa ragione ho voluto avvalermi della Parola di Cristo, riportata dal Vangelo di Matteo. Cosa conta davvero: la forma o la sostanza? Per come la vedo io, la forma nella liturgia ha un suo grande valore, ma inferiore alla Sostanza, che è Cristo Signore!!!

3 commenti:

  1. Credo che in alcuni casi, la sostanza si esprima nella dovuta forma, che indichi concretamente il rispetto, l'onore, la cura che riserviamo alle cose importanti!

    Ciò non toglie che la disposizione del cuore, quella interiore, potrebbe essere più sincera anche ricevendo Gesù in mano, piuttosto che in bocca...ma, per quello che mi riguarda, la riflessione sull'argomento, lo studio e proprio la disposizione interiore, mi hanno portata alla decisione di ricevere l'Ostia direttamente in bocca!

    Un caro abbraccio

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  2. Cara, trovo giusto che tu agisca secondo quanto lo Spirito ti consiglia! Devo dire che quando ricevo la Comunione nelle due specie, ovviamente la ricevo in bocca anch'io, essendoci l'ostia inzuppata nel vino! L'abitudine mi porta a porgere le mani, nel ricevere il Pane di Vita! Ho visto persone che, avvicinandosi al sacerdote durante la Comunione, pur vedendo che offre Gesù nelle due specie, tendono a porgere le mani: è proprio un gesto innato di chi è abituato ad attuare quel gesto. Il rispetto per il Signore non viene meno, comunque lo si riceva! Se lo ami, sei felice dell'Incontro con Lui!

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  3. Non so chi ha scritto il commento sopra riportato, ma so con esattezza che ha completamente traviato il senso.
    Infatti il problema non è tanto che l'uomo che riceve Gesù sulle mani possa ammalarsi a causa di microbi o sporcizia contenuta nelle mani stesse, ma si tratta del rispetto di Gesù che non si può ricevere nelle mani e, il fatto, che l'uomo è sacro per la stessa apparteneza a Dio quale figlio el Creatore, non lo autorizza certamente a trattare Gesù Cristo come se avesse davanti un amico o un fratello qualsiasi. Probabilmente chi ha scritto il commento non ha mai valutato che l'ostia consacrata non è un semplice pezzo di pane che inghiotti e basta ma si tratta del corpo di nostro Signore Gesù Cristo che, sicuramente , merita ben altro rispetto e , personalmente sono molto daccordo con il ripristino dell'inginocchiatoio, nel momenti di accostarsi a Dio. Tutte le altre scuse e/o spiegazioni sono soltanto scuse di persone che vanno in Chiesa forse più per dimostrare qualcosa che per accostarsi ai Sacramenti.-

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Il Paradiso non può attendere: dobbiamo già cercare il nostro Cielo qui sulla terra! Questo blog tratterà di argomenti spirituali e testimonianze, con uno sguardo rivolto al Carmelo ed ai suoi Santi