AFORISMA

Meglio aggiungere vita ai giorni, che non giorni alla vita
(Rita Levi Montalcini)

Nostra Signora del Carmelo

Nostra Signora del Carmelo
colei che ci ha donato lo scapolare

mercoledì 18 agosto 2010

MIRACOLI E GRAZIE


I miracoli sono ricordati in molti modi: quelli di Gesù che si trovano descritti nel Vangelo; quelli della Madonna desunti da molte testimonianze; quelli eucaristici, come per esempio nel caso di Lanciano; quelli ricevuti dopo aver chiesto la grazia ai santi cui la gente è devota. Il miracolo più grande e meno visibile è quello della transustanziazione, ovvero di quanto avviene durante la Celebrazione Eucaristica: il pane ed il vino che, pur restando nelle loro specie, in modo miracoloso diventano il Corpo ed il Sangue di Cristo. Ma ce ne rendiamo davvero conto, del grande dono che abbiamo ricevuto? 
Tutti si aspettano di vedere, nel miracolo eclatante, il cieco che vede, il paralitico che cammina, il moribondo che guarisce e torna sano come un pesce. Se non si vedono questi fatti eccezionali, difficilmente si crede, e a volte anche davanti a questi grandiosi miracoli, si trova una giustificazione medica, tecnica, o psicologica come causa della guarigione, e non un fatto straordinario, che proviene dal Cielo.
Leggiamo il Vangelo di Marco 14,18 che tratta della missione degli apostoli "Alla fine apparve agli undici, mentre stavano a mensa, e li rimproverò  per la loro incredulità e durezza di cuore, perché non avevano creduto a quelli che lo avevano visto risuscitato. Gesù disse loro: "andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato. E questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno i demoni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano i serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno".
Sono convinta che se ascoltiamo e facciamo nostre le parole di Cristo, che dopo averle pronunciate salì al cielo Risorto, dovremmo credere nei miracoli,perché solo la fede li fa compiere. La fede di chi impone le mani, ovvero della persona che compie questo gesto nel nome del Signore Gesù, e la fede di chi prega per ottenere grazie e guarigioni del corpo e dello spirito. 
Sono altresì persuasa che  un uomo di Dio, un sacerdote, un apostolo del Signore, e anche un laico, se pieno di fede, possa in nome Suo compiere segni potenti. Perciò non vanno messi in dubbio i miracoli di Padre Pio, per esempio, dei Santi in Cielo e ancora viventi, perché non sono loro a compierli, ma il Padre che sta nei Cieli, per mezzo del Figlio Suo, che tanto ama. Così la Madonna, nostra Madre, non rifiuta di ascoltare le preghiere che innalziamo a lei, per le nostre necessità, per le richieste di aiuto, sia materiali che spirituali. 
Se questi fatti prodigiosi avvengono sempre meno frequentemente, non è perché il Cielo non ascolta, ma a causa della nostra fede sempre più debole, e della nostra indifferenza, diffidenza.
E così non solo dubitiamo che il Cielo non ascolti e non intervenga, ma ancor di più diffidiamo di persone che hanno ricevuto questo meraviglioso dono dell'imposizione delle mani per scacciare i mali fisici e morali, da Cristo Signore!
Il gesto del Vescovo, quando impone le mani sui cresimandi, rimanda a quanto il Signore disse agli apostoli, in quel brano del Vangelo che ho sopra riportato. Il Vescovo chiama lo Spirito Santo affinché scenda su di noi. E' un gesto che non dovrebbe essere considerato solo un rito liturgico fine a sé stesso: è un gesto importante,  richiede la presenza di Dio presso di noi!
Eppure spesso è declassato ad un gesto simbolico. 
Chiedo ai Sacerdoti di sottolineare l'importanza dell'Eucaristia, nella transustanziazione, e della Cresima, che invoca la discesa dello Spirito Santo. 
Se non si crede fermamente alla presenza di Dio, della Madre Celeste e dei Santi nella nostra vita, perché esistono, vivono, anche se non nel corpo carnale al quale siamo abituati  a identificare ogni essere vivente, ma in un corpo spirituale e glorificato, non potremmo ottenere le grazie che scendono copiose dal Cielo,  perché il Signore non nega il pane al figlio affamato, dandogli in cambio sassi!! Il Signore ascolta, ma ascolta chi lo ama come un Padre, e che si sente davvero Suo figlio! 
Con questi presupposti, ognuno di noi può invocare gli abitanti del Cielo, da Dio Padre ai Santi, sicuro di essere ascoltato. E ogni uomo pieno di fede può aiutare il prossimo, guarendo in nome di Gesù. Il prossimo post tratterà di alcune testimonianze, dirette o indirette, di come questo sia possibile e si sia realizzato. 
Dico solo che chi continua a non credere, non vedrà mai la Gloria del Signore, né qui in terra, né tanto meno in Paradiso: e lo sapete oramai a memoria: il Paradiso non può attendere!!!!

Nessun commento:

Posta un commento

BENVENUTO|

Il Paradiso non può attendere: dobbiamo già cercare il nostro Cielo qui sulla terra! Questo blog tratterà di argomenti spirituali e testimonianze, con uno sguardo rivolto al Carmelo ed ai suoi Santi