AFORISMA

Meglio aggiungere vita ai giorni, che non giorni alla vita
(Rita Levi Montalcini)

Nostra Signora del Carmelo

Nostra Signora del Carmelo
colei che ci ha donato lo scapolare

venerdì 13 agosto 2010

USO E NON ABUSO

Sto leggendo la VII lettera pastorale dell'Arcivescovo di Ravenna-Cervia scritto per l'anno 2006-2007 e titolato IL SIGNORE VISITA IL SUO POPOLO. Mi sono fermata a meditare su espressioni poetiche, ma anche concrete, che vorrei riproporvi: "Da piccolo andavo a pascolare le pecore nei boschi. Avevo la  possibilità di vivere, qualche ora ogni giorno, immerso nella natura. Boschi, prati, monti e valli, ruscelli ed alberi. La danza della natura. Stupore davanti ai colori della primavera e dell'autunno; pensieri che volavano, al tramonto del sole, verso l'alto e l'infinito. Esperienza che si è rinnovata, tante volte, dopo che sono diventato sacerdote, durante i campi-scuola, i pellegrinaggi, le gite che il Signore mi ha donato di vivere in tante zone dell'Italia e dell'Europa. Ciò che mi rimane dentro è soprattutto l'esperienza delle Dolomiti, della Valle d'Aosta, delle montagne, dei ghiacciai, dei laghi, dei mari, della natura coperta di verde, rallegrata dai fiori, arricchita dai profumi e dalla musica che nasce tra gli alberi della foresta e che il vento trasporta lontano. Mi soffermo su un'esperienza semplice e piccola. Ho osservato due uccellini che costruivano il nido. Ero piccolo. Avevo tempo per guardare e stupirmi. Dapprima arrivavano con rametti nel becco, poi con le piume. E la "casetta" era pronta: per le uova, peri i piccoli. Ho visto tanti sposi arredare la casa ed abitarla. Ma la cura principale l'ho osservata negli sposi intenti a preparare la cameretta del bimbo in arrivo. Un'attenzione premurosa. Tutto previsto, nei minimi particolari. Tanti atti d'amore. Pensati. Voluti. Per il bimbo amato, desiderato, atteso, accolto. Poi ho letto la Sacra Scrittura. Meraviglia e sorpresa continue. Quella coppia di uccellini, quei due sposi: segni di Dio che prepara il nido, la cameretta, la casa, per l'uomo, per la famiglia, per l'umanità. E' commovente leggere la Genesi al primo capitolo. Hai la sensazione di vedere il Signore Dio che, dopo aver creato il cielo,  la terra e le acque, ogni mattina esce per VISITARE la Creazione e arricchirla. Visita la terra, la guarda con stupore e la vede già "nel futuro" abitata dall'uomo, da me e da te.  [...] Dio visita la terra e la riempie dei suoi doni. Per amore. Con premura e attenzione. Come mamma e papà che pensano ai loro piccoli. Con amorevolezza. Dio vuole che noi viviamo. Dio vuole il nostro bene. Per questo fa esistere tutto ciò che ci circonda. TUTTO è per noi. E noi siamo per Lui. Sorge spontaneo un inno di ringraziamento e di lode, di ammirazione e stupore pieno di riconoscenza e di amore.
Allora:
Perché è male inquinare l'aria,l'acqua, la terra, il cielo? Perché è male distruggere la natura? La risposta è facile: Dio ha creato tutto ciò che è attorno a noi per l'uomo! Perché l'uomo viva. Perché l'umanità viva. Per il bene della persona, della famiglia, dell'umanità. Usare i beni creati e non abusarne è un po' difficile. Ma è necessario percorrere questa strada. E vincere la tentazione di "abusare" del creato per fini diversi e inaccettabili: un avere-possedere senza limiti, uno sfruttamento senza regole, un "progresso non compatibile", un uso selvaggio delle risorse. Dio visita ancora una volta la terra e sembra dirci: "Tutto ciò che, vedi, usalo; non abusarne!" Deve servire a te. Deve servire a tutti. Deve servire a tutti quelli che verranno.
Dio visita di nuovo la terra e dice: "Tutto ciò che esiste è per te, ma non solo per te! Ti ho chiamato a collaborare all'opera della creazione affinché i beni della terra siano a servizio e per la vita di tutti gli uomini, nello spazio e nel tempo":
Un'equa distribuzione dei beni della terra tra tutti gli uomini di oggi. Un uso, oggi, dei beni del creato, che non rubi il necessario per vivere a chi viene dopo di noi. Dovremo rivedere il nostro modo di usare l'acqua, di sfruttare il suolo e il sottosuolo, di trattare l'aria! Volenti (o nolenti) dovremo fare un passo indietro nel nostro attuale uso delle risorse, perché tutti abbiano di che vivere. Oggi e domani in ogni parte della terra e per tutti i popoli. "per andare avanti dovremo fare un passo indietro!".
Mi viene da pensare una cosa. La luce ubbidisce, le stelle ubbidiscono (Baruc 3,32b-35) Perché l'uomo non dovrebbe ubbidire? Forse perché è libero? Ma la vera libertà non consiste nel fare le scelte giuste e nel realizzare il progetto di Dio? E il progetto di Dio prevede il vero bene di ogni persona e di tutta l'umanità. Il bene terreno e il bene nell'aldilà.
Credo che per festeggiare il 1° settembre la Giornata Nazionale per la salvaguardia del creato, cominciare a leggere qualcosa al riguardo, come queste sante parole di Mons. Giuseppe Verucchi, sia un buon modo per fare un profondo esame di coscienza e, nel nostro piccolo - perché purtroppo non siamo noi ad avere in mano il governo delle multinazionali, delle nazioni e di quant'altro - vedere cosa possiamo fare per non danneggiare ulteriormente questo meraviglioso pianeta che è la nostra Terra!!!(le due foto: un fiume di montagna, dall'acqua pura, e un fiume di pianura, totalmente inquinato - che strazio!)

2 commenti:

  1. Bella questa riflessione...un testo veramente "delicato", pieno di amore!
    Mi è piaciuta molto la frase: "Avevo tempo per guardare e stupirmi".
    Ecco, penso che se l'uomo cominciasse a recuperare la capacità di avere tempo per guardare e sorprendersi, saremmo già a metà dell'opera!
    Perché è vero che la cosa più diretta, sarebbe arrivare alla salvaguardia del creato per amore di Dio, capendo che è un dono per noi e per altri, da gestire bene; ma tanti potrebbero arrivarci anche per via indiretta, dall'amore per il bello, che va osservato e gustato senza fretta, che nasconde sorprese in ogni piccolo suo elemento, all'amore per Colui che lo ha regalato a noi!

    Buona Domenica di Ferragosto

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  2. Sono felice che ti sia piaciuto, cara Maria, quanto ha scritto l'Arcivescovo di Ravenna, ha colpito profondamente anche me! Ed è un dono di Irene, vedi dunque quanto i vasi comunicanti siano di vitale importanza nella vita? E quanto l'Amore per il Signore e la Creazione cambierebbe questo mondo, che sta scivolando pian piano verso il non-ritorno? troppi abusi delle risorse! Ti abbraccio!

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Il Paradiso non può attendere: dobbiamo già cercare il nostro Cielo qui sulla terra! Questo blog tratterà di argomenti spirituali e testimonianze, con uno sguardo rivolto al Carmelo ed ai suoi Santi