AFORISMA

Meglio aggiungere vita ai giorni, che non giorni alla vita
(Rita Levi Montalcini)

Nostra Signora del Carmelo

Nostra Signora del Carmelo
colei che ci ha donato lo scapolare

lunedì 10 novembre 2014

25 ottobre 2014: una data importante per Fra Roberto ocd: il suo DIACONATO

Eravamo in tanti, quel giorno, a condividere la gioia di Fra' Roberto, per il raggiungimento di una tappa importante nel suo cammino religioso e clericale: IL DIACONATO!
Ecco alcune foto ricordo di quel giorno, e la testimonianza diretta di un bravo ragazzo, divenuto Frate Carmelitano e ora anche Diacono. Economo da qualche anno, presso il convento di Legnano, si prodiga quale responsabile dell'infermeria annessa al convento stesso, per i frati malati, anziani e bisognosi di cure mediche, che vengono curati da personale specializzato. Ma cos'è il diaconato? Ve lo spiega direttamente Fra' Roberto.
Danila Oppio ocds

Il diaconato: una scelta per servire

Dopo un po’ di anni dalla mia professione solenne dei voti (ben sette!) ho compiuto, lo scorso 25 ottobre, un altro importante passo nella mia vita religiosa: accedere al ministero del diaconato. Riconosco che questo ufficio è anzitutto un dono della grazia del Signore, che Lui dà anche se noi spesso non ne siamo degni. Faccio mio il motto di Papa Francesco: “Hai avuto misericordia e mia hai scelto”. Di fronte ai doni di Dio non si può che riconoscere la Sua grandezza e la nostra piccolezza, ma anche la bontà e l’amore che Dio ha sempre verso ognuno di noi.
Forse non tutti sanno che il termine diaconato (dal greco diaconìa) vuol dire “servizio”. Il Signore chiama ognuno di noi a servire, ad essere servi per il Regno. Quindi si può dire che la vita di ogni cristiano è un servizio. Ma il diacono serve il Signore in un modo particolare, con un ministero particolare, che lo rende più simile al maestro Gesù. Il diacono è infatti chiamato a benedire, a proclamare la Parola, a portare conforto e la comunione ai malati, ma soprattutto deve essere testimone della carità del Signore. La sua vita deve essere infatti più di opere che di parole. S. Policarpo diceva: “[Il diacono deve essere] misericordioso, camminante nella verità del Signore, il quale si è fatto servo di tutti”. Questo pensiero sembra interpretare bene anche le parole di Papa Francesco: “Non si può annunciare il Vangelo senza la testimonianza concreta della vita. Chi ci ascolta e ci vede deve poter leggere nelle nostre azioni ciò che ascolta dalla nostra bocca e rendere gloria a Dio! Mi viene in mente adesso un consiglio che san Francesco d’Assisi dava ai suoi fratelli: predicate il Vangelo e, se fosse necessario, anche con le parole”.
            Terminando con queste parole del Papa, ringrazio tutti quelli che mi hanno accompagnato con la preghiera verso questo grande passo, chiedendo di rimanere sempre nella comunione dei cuori che ci aiuta a camminare tutti insieme verso la stessa meta: l’incontro con nostro Signore Gesù Cristo.

Fra’ Roberto
 
rivestito degli abiti diaconali: la dalmatica e la stola



Distribuisce l'Eucaristia alle fedeli parrocchiane Claudina e Tina


E la foto ufficiale tra il Padre Provinciale Attilio Viganò e Sua Ecc. Mons. Luigi Stucchi
A lato del Vescovo, il Parroco della Chiesa dei Santi Pietro e Paolo di Muggiò, 
che si è occupato della vestizione diaconale di Fra' Roberto. Poco più in là, 
il Priore del Convento di Legnano, Padre Claudio Truzzi.
A far da corona, i suoi confratelli carmelitani

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