Padre
guarda
come sono stanco:
la mia
croce
esposta
all'acqua del patimento
è gonfia
e la voce
che t'invoca
è debole
Tu mi
eludi
per i miei
peccati...
placo la
tua sete d'amore
con
l'indifferenza e l'ingratitudine
e
schiaccio il tuo cuore
sotto il peso
della mia durezza
Tu che hai
sofferto e soffri
hai sempre
mostrato bontà e tenerezza
per le
lacrime dei tuoi figli
Tu che sei
ristoro dei tribolati
deh
dammi
salute e pace
e
aiutami a
tornare all'ovile.
Giovanni
De Simone
Inedita
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dopo questa splendida poesia non occorrono parole, lei sola basta,
RispondiEliminaio, per ora non soffro, ma la vita a volte pesa tanto..... ciao
"poesieinsmalto"