AFORISMA

Meglio aggiungere vita ai giorni, che non giorni alla vita
(Rita Levi Montalcini)

Nostra Signora del Carmelo

Nostra Signora del Carmelo
colei che ci ha donato lo scapolare

giovedì 10 ottobre 2013

BANGUI...COSA SUCCEDE.

 Padre Anastasio Roggero, responsabile delle Missioni Carmelitane in Centrafrica, della Provincia Ligure, racconta di quanto succede in quei luoghi. Egli di norma vive a Praga, presso la Chiesa di Santa Maria della Vittoria, dove si trova la statua del Santo Bambino Gesù, venerata da moltissimi fedeli di tutto il mondo








Domenica 29/09/2013


Cari fratelli,

Nell’oscurità della sera, tra le piante, alla luce delle candele che ardono davanti all’effigie della Madonna, con i Padri e i giovani studenti centrafricani abbiamo recitato il Rosario, ieri sera, sabato 28 settembre. Il rombo di un aereo che ha preso il volo dal vicino aeroporto copriva il suono delle nostre voci. La nostra preghiera è terminata con il canto della “ Salve Regina” che l’antica tradizione carmelitana ci invita a rivolgere alla Madonna ogni sabato. La Liturgia delle ore della domenica odierna ci offre la lettera di San Paolo ai Filippesi. L’Apostolo ringrazia Dio con gioia per l’accoglienza che i suoi lettori hanno prestato alla predicazione loro rivolta. Anch’io, ad imitazione di Paolo, ringrazio il Signore per l’attenzione che i miei amici prestano ai miei scritti e per la risposta data da loro alle mie richieste di aiuto.
Speravo di offrire notizie migliori sulla situazione del Paese.
Siamo oramai nell’abisso. Se c’è un po’ di sicurezza nella capitale, il resto del Paese, vasto due volte l’Italia, è in mano a circa ventimila mercenari mussulmani che incendiano villaggi e uccidono cristiani impunemente. Qui a Bangui c’è una certa sicurezza, ma la parola corrente sulle labbra dei cittadini è: fame (nzara nella lingua locale). La maggior parte dei bambini e dei giovani non può frequentare la scuola per mancanza di denaro. Non voglio, poi, elencare il numero delle persone che mi interpellano manifestando i loro problemi. Grazie agli aiuti che ricevo, posso offrire una goccia di conforto.
I confratelli missionari, con un’appropriata struttura, preparano per il Paese un futuro migliore, nel quale non vogliamo smettere di sperare.
A Bozoum, presso la nostra parrocchia, P. Davide ha potuto filmare la sfilata verso la chiesa dei settecento ragazzi della scuola “Bakandja”, con la loro festosa divisa rossa. L’asilo ospita centocinquanta bimbi, uno più bello dell’altro. Il nuovo liceo “Lino Giaquinto” offre un’educazione a duecento alunni. L’opera “Arc en ciel” assiste duecento orfani. Ora si aggiunge la casa “Gesù Bambino”, pensata per accogliere studenti liceali provenienti da località distanti, per permettere loro di soggiornare vicino alla scuola in un ambiente sicuro. La Caritas di Bozoum si occupa di circa cinquemila persone fuggite dalle proprie case per la violenza dei banditi. Molte altre missioni nel Paese offrono panorami analoghi.
A Bouar-Yolé il nostro Seminario è rimasto completamente isolato per il crollo di tutti i ponti dovuto alle piogge torrenziali. Si raggiunge solo guadando a piedi il fiume, come è capitato a p. Davide e ai confratelli.
A Bangui, invece, siamo benedetti dalle piogge, le quali irrigano le migliaia di piante che arricchiscono e danno vita alla nuova foresta della nostra concessione.
Il mio soggiorno in Africa è di una settimana e presto sarò a Praga con l’Africa e le sue sofferenze nel cuore


Saluto invocando la benedizione
Aff.mo
p. Anastasio


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