AFORISMA

Meglio aggiungere vita ai giorni, che non giorni alla vita
(Rita Levi Montalcini)

Nostra Signora del Carmelo

Nostra Signora del Carmelo
colei che ci ha donato lo scapolare

mercoledì 4 settembre 2013

BAGAGLIO A MANO

E’ salito lungo quella scaletta trascinandosi dietro la sua borsa di pelle nera e colma che si vedeva che faticava. Una di quelle borse che aveva anche mio nonno quando faceva il rappresentante e dentro ci metteva tutto quanto potesse essere necessario. Girava in lungo e in largo l’Italia mio nonno che seppure la benzina all’epoca costasse poco non poteva permettersi di dimenticare qualcosa e dover tornare indietro. Sembrava avesse una certa prescia di risolvere qualcosa d’importante, non mio nonno ovviamente ch’ora la fretta non sa più cosa possa essere.
 Non abbiamo visto ma non mi sembra affatto improbabile che una volta dentro abbia mostrato all’hostess la carta d’imbarco con il biglietto acquistato a nome di Papa Francesco e posso solo immaginare l’amletico dubbio del solerte funzionario se Papa potesse essere il nome o il cognome da scrivere nell’apposita casella. Del resto il suo primo atto è stato quello di pagare la camera dove aveva sostato per venire a Roma, camera che era appena diventata di sua proprietà insieme a molti altri beni. 
Per quanto io sia un inguaribile agnostico, sono ovviamente affascinato da questo personaggio che in brevissimo tempo sta rivoluzionando una delle più antiche e conservatrici istituzioni che il mondo conosca e non potevo non restare nuovamente sorpreso dal suo arrivo in quella stessa città che ha visto sbocciare la mia adolescenza, il suo sorriso da gioioso folletto ancora sull’aereo come a dire eccomi, sono arrivato e ancora non avete visto nulla. La folla che più volte circonda la sua auto, auto di cui ha preteso che i vetri non fossero blindati. La sicurezza che non sa cosa fare se non sperare che non accada nulla.  Le autorità che lo attendevano al Palacio da Guanabara non distante da quello che era stato il mio collegio dei padri Barnabiti. Le liquiderà frettolosamente quelle autorità, cosi com’era partito che non sembra proprio essere quello lo scopo del suo viaggio. ” Andate e fate discepoli tutti i popoli” ha detto e suona perentorio con quella stessa forza di speranza che fu quel “proletari di tutto il mondo unitevi”. La rivoluzione di questo millennio inizia dove mai l’avremmo immaginata, ma del resto anche Marx la pensò nella ricca e cosmopolita Inghilterra ed invece scoppiò nella buia e retrograda Russia degli zar.

Massimo Mariani Parmeggiani

Caro Massimo, ho ripreso questo articolo dal tuo blog, perché mi pareva facesse bene il paio con quello della scrittrice Angela Fabbri.
Il mio pensiero? Con gioia profonda noto che finalmente questo Papa ha colpito agnostici, atei, tiepidi di fede, e cattolici convinti, per la sua grande semplicità e modestia. Che sia arrivato il tempo del grande sorpasso, in cui la Chiesa cancella  finalmente i residui del passato in cui aveva potere temporale, per abbracciare in pieno l'insegnamento del Maestro? Gesù non ha mai voluto che i suoi discepoli vivessero nella ricchezza. Poche cose, quelle essenziali per la sopravvivenza, è quanto ha suggerito ai suoi apostoli. E Papa Francesco questo lo sa molto bene.

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