AFORISMA

Meglio aggiungere vita ai giorni, che non giorni alla vita
(Rita Levi Montalcini)

Nostra Signora del Carmelo

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lunedì 19 agosto 2013

MARIA BOLOGNESI BEATA



La beatificazione
avverrà a Rovigo,
sabato 7 settembre 2013
in Piazza XX settembre


Giovedì 2 maggio 2013, il papa Francesco ha ricevuto in
udienza il Card. Angelo Amato, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, e nel corso dell’udienza il Sommo Pontefice ha autorizzato la Congregazione a promulgare i decreti riguardanti il miracolo, attribuito all’intercessione della venerabile Serva
di Dio Maria Bolognesi, nata 21 ottobre 1924 a Bosaro e morta il
30 giugno 1980 a Rovigo, proclamata “venerabile” dal Papa il 10
maggio 2012.
Grazie al riconoscimento “ufficiale” di questo miracolo, la
venerabile Maria Bolognesi sarà proclamata “beata” presto: questa
“beatificazione” avverrà a Rovigo sabato 7 settembre 2013 ad opera del Prefetto delle Cause per i Santi, il Card. Angelo Amato.
Per la Chiesa di Adria-Rovigo - che nell’anno 2000 ha festeggiato la canonizzazione di Santa Maria Chiara Nanetti, morta martire in Cina nel 1900 - è una grande gioia festeggiare come “beata” un’altra sua figlia, Maria Bolognesi, che ha testimoniato in modo eroico le virtù cristiane.
Sono contento di mettere in evidenza i motivi della sua “beatificazione”.
Innanzitutto Maria Bolognesi ha vissuto il suo rapporto con Dio con un amore appassionato
e pieno di fiducia, con una confidenza filiale che l’ha portata a una comunione profonda con Dio e a un amore sempre più intenso verso i poveri ed i malati.
Ha saputo percepire la presenza di Dio in ogni avvenimento della vita; guardava gli eventi quotidiani con gli occhi della fede. Ha creduto fermamente nella presenza del Signore che, prima di ascendere al cielo,disse: «Ecco, io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine del mondo» (Mt 28,20).
Ha dimostrato un grande amore alla Chiesa Madre e Maestra; lo disse esplicitamente:
«Con la Chiesa Maestra si può anche discutere, ma non si può mai smettere di amare la Chiesa come Madre». E ancora: «Non ha Dio per Padre, chi non ha la Chiesa per Madre».
Maria Bolognesi ha dimostrato un grande amore per i sacerdoti, dando un aiuto concreto ai sacerdoti poveri, anziani, ammalati, al punto da offrire al Signore tutta la sua vita e i suoi dolori per la santificazione del clero. Ha incoraggiato i sacerdoti a vivere con intensità il loro rapporto con Dio, vera sorgente di ogni bene.
Ha manifestato un amore profondo verso le persone povere e ammalate: sia dedicando tutte le sue energie agli ultimi, sia offrendo al Signore la sua vita, segnata pesantemente da varie malattie. Ha vissuto un autentico apostolato della sofferenza, in piena comunione con il Cristo sofferente. Ha saputo scorgere il volto del Redentore nei tanti fratelli sofferenti che ha assistito.
La sofferenza segnò indubbiamente tutta l’esistenza di Maria Bolognesi, ma non intaccò la creatura che, come ebbe a dire il vescovo Giovanni Mocellini nel giorno delle esequie, è diventata un fulgido esempio di “donna silenziosa della carità”.
Invito tutti, sacerdoti, religiosi e laici, a prepararsi fin d’ora alla festa della beatificazione di Maria Bolognesi - che avverrà a Rovigo in Piazza XX settembre, sabato 7 settembre – leggendo
una sua biografia (ad es. G. Giacomini e R. Talmelli, Maria Bolognesi: anzitutto il Signore!, Edizioni MB, Rovigo) e meditando sulla testimonianza di vita cristiana che ci ha lasciato.
Rovigo, 3 maggio 2013
+ Lucio Soravito
Vescovo

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