AFORISMA

Meglio aggiungere vita ai giorni, che non giorni alla vita
(Rita Levi Montalcini)

Nostra Signora del Carmelo

Nostra Signora del Carmelo
colei che ci ha donato lo scapolare

domenica 22 maggio 2011

SAPER PERDONARE

A Dio, piccolo fiore!!!
Non lo avrei mai pensato! Quando ho appreso la notizia della bimba di 22 mesi dimenticata dal padre per ore, dentro un'auto diventata un forno crematorio, nella mia mente sono passati tanti pensieri, a volte decisamente negativi. Se il padre dei miei figli avesse agito in quel modo, non credo che avrei potuto guardarlo in faccia, e soprattutto pensare di vivergli ancora accanto. Oppure: se quel padre fosse dedito a droghe o alcool, avrebbe l'attenuante di una mente sconvolta dall'uso di sostanze nocive, e la colpa sarebbe a ciò imputabile.
Ma un bravo papà, come può dimenticare di portare al nido una piccina, e poi scordarsela addirittura in auto? Per me è semplicemente un assassino, e dei peggiori! 
Non vado avanti con le mie congetture che non sono neppure tanto cristiane. La moglie e madre mi ha dato una gran bella lezione evangelica!! "Mio marito è un ottimo padre, si è sempre preso cura di noi, amava la piccina...non è colpa sua". UN PERDONO IMMEDIATO, SENZA IL MINIMO TENTENNAMENTO!
Si, se si arriva al perdono davanti ad una tragedia che poteva essere evitata, magari occorrono mesi o anni: prima si deve metabolizzare il dolore, la rabbia, la perdita. Lei invece no, soffre per la disperazione del marito, che non si capacita della sua distrazione, lo difende strenuamente, pur tra le lacrime. E LO PERDONA!
Eppure porta in grembo un altro figlio, e ha donato gli organi della piccola a bambini che non avevano possibilità di vita, quindi quella piccola morte ha ridato la vita ad altre creature. 
In questa straziante situazione, il suo perdono ha modificato anche la mia istintiva reazione, un pensiero molesto ed immediato: "se lo avessi tra le mani non so cosa gli farei"! Devo ammetterlo, perché trovare delle scuse e passare per una persona caritatevole, quando il mio sdegno sovrastava la ragione? Se lei ha perdonato, lei che, insieme alla piccola creatura  messa al mondo da una manciata di mesi, ha subito il torto più grave, perché non dovrei perdonare io? Credo basti il rimorso del padre, come perenne condanna, un rimorso che nulla potrà cancellare, per concedere il perdono immediato. 
Questa madre è un esempio santo, che il Signore l'aiuti a mantenere questa forza d'Amore così ammirevole!
La Vergine Addolorata ti sia sempre accanto, madre meravigliosa e sposa devota! 
(il volto della Madonna Addolorata è un'opera di Domenico Chiodo

2 commenti:

  1. Carissima,
    la vicenda ha molto toccato anche me.
    Non so se il papà della bimba e la sua mamma siano sposati (al televideo si parlava di "compagno" e non di marito), ma questo non cambia il significato di fondo che anche tu hai evidenziato.
    Sai, mi ha molto infastidita, in questi giorni, la sfumatura "inquisitoria" e di per sé pronta a condannare di molti servizi televisivi, specialmente di quelli realizzati da donne, che in quanto tali, dovrebbero avere per natura una maggiore delicatezza nell'affrontare certi temi (oltre che la famosa e dimenticata deontologia professionale, che fa esulare dai pareri personali).
    Chi siamo noi per dire se il padre è colpevole o meno nelle INTENZIONI?
    Per un attimo ho pensato a quante cose dimentico anche io, anche cose importanti, cose che mi riguardano personalmente....dal fare questo o quello al prendere la tal cosa....
    e quante volte sono convinta di aver fatto una certa commissione ed invece è il giorno prima che l'ho fatta...e mi sono semplicemente confusa?
    Sai, non è per scusare, ma per considerare i naturali limiti umani che, purtroppo, a volte ci conducono anche ad azioni gravissime e dalle conseguenze disastrose, di quelle che ti cambiano anche la vita.
    Perdonare penso che sia, per un attimo e a partire da quell'attimo, immedesimarsi nell'altro come fa l'Altro e dire: l'altro in questo momento sa di aver sbagliato....e magari non lo ha veramente fatto "apposta".
    L'altro in questo momento soffre e vorrebbe riportare indietro il tempo.
    L'altro in questo momento, con la sua vicenda mi fa capire: siamo umani e potrebbe capitare anche me.
    Allora, nel perdonare come l'Altro perdona le nostre debolezze, i nostri errori, occorre anche innalzare una supplica al Signore, affinché ci custodisca da simili situazioni in cui il tempo non si può riavvolgere e si perde inevitabilmente qualcuno o qualcosa....

    Grazie per la tua condivisione di pensieri.
    Un abbraccio

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  2. cara Maria, hai completato meravigliosamente bene l'articolo, chiarendo ancor meglio il concetto che volevo esprimere io stessa: ma ho voluto esternare i sentimenti che di primo acchito sono nati nel mio cuore, che sono quelli umanamente di reazione immediata, sicura che molti altri li hanno provati. Ma noi siamo figli di Dio, e come tali dobbiamo averne il pensiero e le azioni. Ho ammirato moltissimo quella mamma, il suo assoluto perdono, e ho capito che è stata ispirata dalla forza del Signore, poiché solo Lui dona questa capacità di vedere gli accadimenti della vita secondo i Suoi insegnamenti. Ho preso spunto da questo fatto, doloroso e difficile, non per essere l'ennesima persona che ne parla, ma per suggerire di mettere a fuoco la situazione da un'altra angolatura, quella vista con gli occhi di Dio!! Danila

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Il Paradiso non può attendere: dobbiamo già cercare il nostro Cielo qui sulla terra! Questo blog tratterà di argomenti spirituali e testimonianze, con uno sguardo rivolto al Carmelo ed ai suoi Santi