AFORISMA

Meglio aggiungere vita ai giorni, che non giorni alla vita
(Rita Levi Montalcini)

Nostra Signora del Carmelo

Nostra Signora del Carmelo
colei che ci ha donato lo scapolare

martedì 11 maggio 2010

SANTO SEPOLCRO - riflessioni

Vi chiederete cosa hanno a che fare le piramidi egizie con il Santo Sepolcro. Me lo chiedo anch'io!!! Entrambi i luoghi sono stati fonte di sogni mai realizzati. Fin da quando programmavamo il viaggio di nozze, il mio desiderio era quello di visitare le piramidi, fare un viaggio lungo il Nilo, ammirare i resti della civiltà egizia che tanto mi ha affascinato e mi affascina ancora. Si è optato poi per la Grecia, rimandando il viaggio ad altro momento. Momento mai arrivato! Allora ho cominciato a pensare alla Terra Santa, a quanto avrei dato per vedere il Santo Sepolcro, e calpestare la terra sulla quale aveva camminato Gesù. Non mi rendevo infatti conto che volevo vedere dei sepolcri , con la grande differenza che le piramidi erano quelli di faraoni, re quanto vuoi, ma comuni mortali!! Mentre il Santo Sepolcro appartenne a Colui che è il Re dell'Universo: quale enorme differenza!! Ma, per ora, anche questo, rimane un sogno. Per quanto, non saprei dire. Poi ho realizzato che Gerusalemme potrebbe essere il nostro cuore, che il Santo Sepolcro potrebbe trovarsi dentro la nostra anima, se solo facessimo posto a Gesù. Certo i pellegrinaggi servono ad aumentare il nostro senso spirituale, riempiono gli occhi di luoghi speciali, lasciano un ricordo indelebile nella mente ma....non sono necessari!! Non lo sono, se diventano solo occasione di rompere la monotonia delle giornate, se prendono le sembianze di una gita, di una vacanza. E devo amaramente ammetterlo, spesso sono in funzione di una certa economia del luogo: turismo che rende, vendita di oggetti ricordo, confusione di gente che crea distrazione, e che non permette di pregare nel silenzio di una chiesa, di entrare in dialogo con il Signore. Ci si guarda intorno, si ammirano gli edifici, il panorama, le bancarelle dove vendono souvenir che, a mio parere, di sacro non hanno nulla, se non il valore monetario che entra nelle tasche dei venditori, e di artistico? Men che meno! Sono tutte riproduzioni fatte magari in Cina o a Hong Kong, su vasta scala.Meglio raccogliere un pugno di sabbia, o un sassolino...forse almeno quelli possono essere stati lì, quando Cristo passava tra la gente, e magari....forse, Lui stesso li ha calpestati! Ma anche questo ha solo valore simbolico, se non è supportato da una Fede autentica. A mio parere, ciò che conta veramente, è portare la città di Dio nell'anima, ed il Figlio dell'Uomo, Figlio di Dio, nel cuore, lungo il percorso dei nostri giorni, e vivere autenticamente i Suoi insegnamenti, poiché Egli è il Dio Vivente, non morto e sepolto come tutti i Profeti della storia d'Israele. Vive con noi, ogni istante è presente in tutti gli angoli della terra, accanto ad ogni uomo che lo cerca, e anche a coloro che non lo conoscono o lo hanno ripudiato. Egli ci ama di un amore infinito, e l'unica vera felicità che ci rimane, è quella di portarlo con noi in ogni attimo della nostra vita, dentro la tasca più grande del nostro cuore, per dargli lo spazio che si merita, sopra ogni altra creatura. Allora non manca mai l'occasione di parlare di Lui, di pensare a Lui, di sentirlo Amico più di ogni altro amico, di sentirsi innamorati di Lui, più di ogni altro amore terreno. Con questi presupposti, andare a Gerusalemme non è così importante, e pregare sul Sepolcro resta un segno, ma non una necessità. Gesù, dentro il nostro essere uomini, dentro i nostri pensieri e nella stanza centrale del Castello interiore, seduto sul trono del nostro cuore, è come se si trovasse dentro il Tempio di Gerusalemme: è infatti il nostro cuore il posto dove Lui ha sempre desiderato soggiornare e non ci chiede che di fargli tutto lo spazio che merita. 
E se un giorno realizzerò un viaggio nella Terra che gli ha dato una Mamma eccezionale, non sarà certo per un' occasione di una vacanza, ma la necessità di sentirLo ancora più vicino di quanto non lo senta già ora!! A me basta sapere che il nostro caro Papa, Benedetto XVI ci è stato al posto mio, in rappresentanza di ogni cristiano cattolico!!!!
Buon pellegrinaggio a tutti coloro che partono per la Terra Santa, se partono convinti di avere già nel cuore un grande amore per Gesù, allora  chiedo loro di salutare Gerusalemme per me, posando un bacio a nome mio sul Sepolcro, per fortuna nostra, vuoto, di Cristo Vivente!!!

2 commenti:

  1. Carissima,
    sono pienamente d'accordo con quello che hai scritto!
    Ogni cosa, anche un viaggio, acquista un valore differente, se portiamo Dio nel nostro cuore.
    Allora anche Lui diventa un compagno di vacanza, di visita a monumenti e musei, di scorribande nella natura.
    Spesso,quando stanno per arrivare le ferie, in Chiesa si insiste (giustamente!) sulla necessità di fare delle vacanze non un momento di semplice "riposo", in cui si stacca da tutto e tutti senza un senso più profondo, ma di vedere in esse un momento prezioso, in cui cercare maggiormente il contatto con Dio.
    Se sono vissute in questa maniera, le vacanze, le escursioni, le gite, anche i pellegrinaggi (soprattutto quelli!), diventano un'occasione preziosa per meditare molto, per stare più vicini a Dio, come Creatore e "Artista", che ha sapientemente creato la natura con le sue bellezze, donato il talento a pittori e scultori, ad architetti e musicisti....
    Se non si va fuori casa con questo spirito, il viaggio ci arricchisce di cose "esteriori", ma ci lascia sostanzialmente uguali nell'interiore.
    Un caro abbraccio....e neanche io sono stata in Terra Santa, ma hai ragione, il Papa ci è andato anche a "nome" mio :)
    W BENEDETTO XVI :))))))

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  2. Vedi che ho trovato il modo di parlare del nostro Papuccio? Perché è vero, ogni gesto che lui compie, lo fa in rappresentanza di tutti noi cattolici, quindi ha portato anche te e me, sulle orme che Cristo ha lasciato in Terra Santa!! Purtroppo molte persone colgono l'occasione di partecipare ai pellegrinaggi offerti dalle loro Parrocchie, considerandola semplicemente un modo per fare una vacanza organizzata e vedere qualche posto mai visto prima, tenendo in poco conto il reale motivo di un pellegrinaggio, che dovrebbe essere quasi esclusivamente un tuffo nella spiritualità. Ma chi sceglie un pellegrinaggio per approfondire la sua cultura e ritrovare le proprie radici cristiane, allora ha tutta la mia considerazione!!

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Il Paradiso non può attendere: dobbiamo già cercare il nostro Cielo qui sulla terra! Questo blog tratterà di argomenti spirituali e testimonianze, con uno sguardo rivolto al Carmelo ed ai suoi Santi