AFORISMA

Meglio aggiungere vita ai giorni, che non giorni alla vita
(Rita Levi Montalcini)

Nostra Signora del Carmelo

Nostra Signora del Carmelo
colei che ci ha donato lo scapolare

mercoledì 10 febbraio 2016

Sfatiamo alcuni pregiudizi sull'islam

Ho un pensiero che mi frulla in testa da tanto tempo. Quanto sta accadendo, a causa dell’Isis o Daesh, non va imputato a chi professa la religione islamica.
I terroristi non seguono il Quran, ovvero Corano, ma un’ideologia che nulla ha a che vedere con la religione. Se ci pensiamo bene, neppure certi cristiani hanno fatto scelte insegnate da Cristo, e i nostri Comandamenti dicono chiaramente: NON UCCIDERE, eppure durante il nazismo, è stata perpetuata una strage immane. Nel corso della Storia, molte volte anche noi cristiani ci siamo armati e siamo andati a combattere, in nome di quel Dio che di certo non desiderava né guerre, né assassini. Quindi chi agisce contro il volere divino, non lo fa certo per una questione di credo religioso. Gesù Cristo ha confermato quanto già il Signore Iddio aveva insegnato: l’Amore non fa del male al fratello, a qualsiasi Paese appartenga, qualsiasi religione professi, e qualunque sia il colore della sua pelle.
Penso che sarebbe utile trovare punti in comune tra le religioni monoteiste, che hanno avuto come capostipite Abramo. Sia nell’Antico Testamento, o Torah, sia nel Nuovo Testamento che nel Quran, ci sono brani condivisi da tutte e tre le religioni. Poi, ovviamente, ci sono anche grandi discrepanze, ma se invece di cercare ciò che ci divide, vediamo di evidenziare quello che ci unisce, forse sarebbe il modo più idoneo per un pacifico avvicinamento.
Ho avuto amicizie provenienti da diverse educazioni religiose; sciiti, sunniti, ebrei, cristiani protestanti, buddhisti, induisti, ecc. e con ciascuno di loro ho instaurato un rapporto nel quale ho cercato una comune condivisione, senza sottolineare le differenze tra noi, sia religiose che di usi e costumi diversi. Ho festeggiato il Ramadan con amiche musulmane,  ricordato la Shoah con amici ebrei, acquistato libri che trattano di Siddharta, per comprendere meglio le motivazioni del fondatore della religione buddhista. Per giudicare, bisogna prima conoscere ed informarsi, anche per avere argomenti validi su cui confrontarsi. Questo passaggio non significa tradire il nostro credo, anzi, significa l’esatto contrario. Ci si avvicina al fratello,  si dimostra il rispetto che è necessario fondamento per un dialogo vero, e non basato su superstizioni o, molto più spesso, sull’ignoranza.

Ho letto con piacere, nella rivista di gennaio 2016 Il CARMELO OGGI, un articolo di Fr. Federico Mazza, titolato La Vergine Maria nell’Islam. Ero già a conoscenza che Maria, la madre di Gesù, è citata più volte anche nelle sura del Corano. E per gli islamici, Issa, ovvero Gesù, è un grande Profeta. Quindi non comprendo neppure il motivo per cui ci sono state guerre feroci tra musulmani e cristiani, definiti dai primi “infedeli”. Penso che tutto quanto è accaduto e che accade anche oggigiorno, sia dovuto ad una profonda ignoranza in materia.  Possiedo il Corano, e ho letto già, quando Fr. Federico riporta nell’articolo, quindi lo ringrazio di tutto cuore, per aver reso pubblico quello che serve per cercare l’unione, la comprensione e l’accoglienza di coloro che sono stati educati ad un credo diverso dal nostro. Un solo pensiero dovrebbe essere presente nella nostra mente: sempre: ogni creatura umana  proviene dallo stesso Creatore, quindi siamo tutti fratelli tra noi, a prescindere dalle differenze, che non devono unire ma essere piuttosto una fonte di confronto e di avvicinamento. Ora lascio la parola a Fr. Mazza Carmelitano Scalzo.






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