AFORISMA

Meglio aggiungere vita ai giorni, che non giorni alla vita
(Rita Levi Montalcini)

Nostra Signora del Carmelo

Nostra Signora del Carmelo
colei che ci ha donato lo scapolare

lunedì 28 aprile 2014

Come si prega il Santo Rosario

Come si prega il Santo Rosario




Delle origini della preghiera mariana credo se ne sia parlato in modo esauriente.Del motivo per cui si festeggia nel Mese di Maggio la Madonna, altrettanto. Sono una carmelitana secolare, e da quanto ho appreso nella formazione, pregare è per noi carmelitani (Frati e Monache in primis) l’espressione al centro del nostro carisma. Pregare per tutti indistintamente. Pregare soprattutto per coloro che non hanno fede, per coloro che non hanno compreso che è il modo più diretto per dialogare con il Signore e con la Madre Sua amatissima. Allora, quando preghiamo il Rosario, non facciamolo in modo meccanico, di corsa, come fosse la recita di una poesia imparata a memoria.

I tre saluti separati:

L’ “Ave Maria” è la preghiera più diffusa tra quelle che rivolgiamo a Maria, non è invenzione di nessun devoto. La prima parte deriva dalla Bibbia: richiama i due saluti che, nel Vangelo di Luca, prima l’Angelo Gabriele e poi la cugina Elisabetta, porgono alla Vergine. La seconda parte è teologicamente costruita in relazione al mistero di Maria, alla sua santità e maternità divina.
Questa preghiera assomiglia ad un coro a tre voci: La prima voce l’interpreta l’Arcangelo Gabriele, la seconda ce la narra l’Evangelista Luca, quando racconta della visita di Maria ad Elisabetta, la terza voce è quella della Chiesa, cioè la successione ininterrotta di figli suoi che l’hanno tenuta come Madre dal momento della sua esistenza ad oggi: figli in necessità, figli riconoscenti, figli che ripetono: Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell’ora della nostra morte.

AVE MARIA:                   ti saluto Madre di Dio e Madre nostra
PIENA DI GRAZIA:          sei la persona che il Signore ha scelto come Madre del
                                     Salvatore e te ne siamo grati
IL SIGNORE E’ CON TE:   si tratta di un’unione profonda tra un essere umano e   
                                     Dio nostro Padre, la stessa che dovremmo sentire
                                     anche noi cristiani
TU SEI BENEDETTA TRA TUTTE LE DONNE E BENEDETTO IL FRUTTO DEL SENO TUO GESU’:                           
                                      una lode immensa, un ringraziamento profondo a  colei che con il                                       suo sì, è stata l’artefice della nostra salvezza, accogliendo il Figlio                                        di Dio nel suo grembo per donarlo a tutte le creature.

Quando recitiamo il Santo Rosario –  facciamolo senza fretta - almeno alla prima Ave Maria, meditiamo e pensiamo intensamente al significato delle nostre parole rivolte alla Vergine, interiorizziamole, in questo modo, la nostra preghiera diverrà dialogo diretto tra noi e la nostra Madre Celeste.


Danila Oppio ocds






   
                            



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