AFORISMA

Meglio aggiungere vita ai giorni, che non giorni alla vita
(Rita Levi Montalcini)

Nostra Signora del Carmelo

Nostra Signora del Carmelo
colei che ci ha donato lo scapolare

martedì 29 aprile 2025

13 martedì 2025 - Chiara Lubich settima video meditazione



Ciao DANILA,
siamo arrivati alla settima tappa dei "Tredici martedì", il nostro percorso di preparazione alla festa di sant'Antonio, un cammino illuminato dalla speranza.
 
Questa settimana, padre Egidio Canil ci presenta una figura che ha fatto della speranza il cuore per costruire un mondo nuovo fondato sul dialogo e la fraternità: Chiara Lubich.
 
In uno dei suoi sermoni, sant'Antonio paragona la speranza all'olio che galleggia su ogni liquido: Chiara Lubich ha incarnato pienamente questo spirito, diventando un'apripista del dialogo tra persone di diverse fedi attraverso il Movimento dei Focolari, animato dal desiderio che si realizzi la profezia di Gesù: "che tutti siano uno".
 
La speranza di Chiara in un futuro di fraternità è stata contagiosa e ha coinvolto migliaia di persone di ogni credo in ogni angolo del mondo.
Lasciamoci ispirare dalla vita di Chiara e impegniamoci anche noi a essere costruttori di dialogo e di unità. 
 
Buon cammino
 
Padre Giancarlo Zamengo



domenica 27 aprile 2025

L'ISOLA DEI BAMBINI MAI ARRIVATI di Padre MAURO ARMANINO

L’isola dei bambini mai arrivati

 Ndr: Ho scelto questa immagine che rappresenta in modo chiaro l'isola dei bambini mai arrivati, ovvero il Mar Mediterraneo, che li ha inghiottiti nelle sue acque. Danila

Molti di loro sono certamente passati dal Niger, Terra di Mezzo. Li abbiamo incontrati e poi dimenticati. Erano accompagnati da uno o entrambi i genitori oppure confusi tra fratelli, amici e conoscenti d’occasione. Hanno attraversato non si come il deserto e, per gli strani sentieri del destino, sono riusciti ad imbarcarsi e tentare il Mare di Mezzo, il Mediterraneo. Secondo l’ultimo rapporto dell’agenzia onusiana per la protezione dell’infanzia l’UNICEF, in dieci anni, circa 3.500 bambini hanno perso la vita nel mare, sulla rotta del Mediterraneo centrale. Questa porzione di mare è riconosciuta come la frontiera più mortale del mondo.

Ciò significa, sempre per il rapporto citato, che in questi ultimi dieci anni ogni giorno un bambino è scomparso nel mare. Mancava perfino la mano di uno dei genitori a dare l’ultimo aiuto. Sette bambini su dieci che hanno effettuato la traversata viaggiavano soli. Quanti sono giunti sull’altra riva e interrogati hanno confessato che, durante il viaggio, molti di loro hanno sofferto violenze fisiche e altri sono stati arbitrariamente detenuti. Sono fuggiti da guerre, conflitti, violenze, miseria e soprattutto l’abbandono di una parte d’ Africa che ha tradito e venduto il loro futuro ai commercianti di vite umane. I bambini fanno parte delle oltre 20 mila persone morte o disperse nel corso egli ultimi dieci anni nello stesso Mare.

L’isola dei bambini si è creata da sè, come per caso, un giorno feriale di un anno che nessuno ricorda. Il numero dei piccoli migranti mai arrivati aumentava al quotidiano e si rese necessario, col tempo, organizzare la vita della colonia e far sentire i nuovi arrivati come a casa loro. All’inizio non è stato facile perché i bambini cercavano di imitare quello che ricordavano della società dei grandi. Armi, guerre, muri come frontiere e parole armate generatrici di violenza e divisione. Si organizzò dunque una prima assemblea consultativa aperta a tutti i residenti senza distinzione. Si decise all’unanimità che l’isola sarebbe stata guidata senza più tener conto del sistema creato dai grandi.

Inventarono strade, cortili, piazze, giochi e feste. Alcuni dei più grandi che già avevano imparato un mestiere si industriarono a trasmettere ad altri il loro sapere. Le bambine più grandi organizzavano la cucina, la cura dei più piccoli e rallegravano la vita dell’isola con canti e danze improvvisate. L’isola dei bambini mai arrivati era anch’essa migrante e, in realtà, non andava da nessuna parte. Si muoveva, invisibile o visibile secondo le stagioni e, come esse, mutevole nei colori e nella forma. Quando, da lontano, spuntava un’imbarcazione i bambini migranti innalzavano una bandiera inesistente e accendevano fuochi sperando che il fumo avrebbe segnalato la loro presenza.

L’isola è ben là fino a tutt’oggi e continua a ricevere nuovi ospiti ai quali viene chiesto il nome, l’età e il Paese di origine. Nel caso di neonati i nomi sono scelti a seconda dei giorni di sole, di pioggia e di vento. Non c’è una rotta prestabilita perché l’isola inventa ogni giorno nuovi orizzonti e c’è chi giura d’averla vista passare ma c’era nebbia quel giorno. Alcuni dei primi residenti immaginano che un giorno l’isola dei bambini si trasformerà in un continente che avrà dimenticato per sempre l’arte della guerra.

(Ho trovato un'opera che rappresenta in modo orribile ma chiaro, eseguita nel 2019, Lo zerbino col bambino migrante gettato nel mare: chi lo salverà?

«Welcome (?)», l’opera d’arte contemporanea di Federico Clapis, è rimasta in balìa delle onde al largo di Catania per tre giorni. Recuperata il 12 agosto, sarà messa all’asta in settembre per sostenere la ong Mediterranea-Saving Humans. La si potrebbe definire un’opera molto «site specific». È uno zerbino con la scritta «Welcome» e un bambolotto che raffigura un bambino migrante aggrappato strenuamente che per giorni è stato lasciato in mare abbandonato al suo destino. L’opera d’arte è stata concepita dall’artista contemporaneo Federico Clapis La scritta è ovviamente provocatoria: quanto sono «benvenuti» i migranti oggi in Italia?) (Danila)

        Mauro Armanino, Niamey, 25 aprile 2025


mercoledì 23 aprile 2025

Ciclo su Trittico papale - poesie di Padre Nicola Galeno OCD


IL CRISTO E PAPA FRANCESCO   134.023

Il Papa par scusarsi col Maestro.
“A te bastarono trentatre anni
per arrivare al fulgor della gloria.

Fu quasi il triplo per me necessario:
seppi capire il valor della Croce,
chiave della beata eternità!



LA SANTINA E PAPA FRANCESCO   134.024

Teresina non cela un sorrisino.
Chiese ad un Papa il permesso d’entrare
in un Carmelo a soli quindici anni...

Ed ora la stupisce questo Papa.
Se lei lo guiderà, nessun problema
avrà con la dogana in Paradiso!
 

SAN PIETRO E PAPA FRANCESCO   134.025

Il Papa si stupisce che San Pietro,
figura così seria, invece sappia
scherzare come fanno gli argentini.

“Caro mio successore, tu pensavi
d’andar con la carrozza in Paradiso...
T’accontentasti della carrozzella!”.

(Legnano 22-4-2025), Padre Nicola Galeno


per chi volesse leggere altri lavori di Padre Nicola Galeno OCD clicchi su questi link:






Ciclo su Dittico mariano in memoria di PAPA FRANCESCO - didascalie poetiche di Padre NICOLA GALENO OCD


MARIA SALUS POPULI ROMANI   134.026


Vergine, prova tanta sicurezza
il Pargoletto a star sulle ginocchia: 
per lui divengon trono insuperato.
Sa stringer con fierezza il volumetto,
che con frequenza leggi attentamente.
Davver vorrebbe crescere più in fretta
per imparare a legger quanto sa
la sua dolce Mamma affascinare.


ALL’INIZIO ED AL TERMINE DI OGNI PELLEGRINAGGIO  134.027

(Parafrasi lirica dal Testamento di Papa Francesco)

Vergine fu la scelta più felice
quella di confidare sempre in te.
A te volli affidar la vocazione,
sacerdozio, episcopato e papato.
All’inizio e alla fine dei miei tanti
pellegrinaggi sempre mi vedesti
inginocchiato qui per implorati.
Per questo scelgo che l’amata Chiesa
diventi la mia tomba prediletta.
Su me maternamente veglierai!

(Legnano 23-4-2025), Padre Nicola Galeno

 


martedì 22 aprile 2025

L'ABBRACCIO NELL'ETERNO lirica in memoria di PAPA FRANCESCO - di padre NICOLA GALENO OCD

 


13 martedì 2025. Don Oreste Benzi - sesta video meditazione



Ciao DANILA,
siamo alla sesta tappa dei “Tredici martedì” in preparazione alla festa di sant’Antonio del 13 giugno.
 
Questa settimana, padre Andrea Vaona ci presenta un nuovo "testimone di speranza": don Oreste Benzi. La sua vita è stata un faro per i più poveri, che ha messo al centro di tutta la sua azione pastorale.
 
Don Oreste ci mostra come la speranza possa fiorire anche nelle situazioni più difficili. Lasciamoci ispirare dalla sua vita e dal suo impegno instancabile verso chi è più fragile.
 
Buon cammino

 


Padre Giancarlo Zamengo
P.S. Se vuoi approfondire le riflessioni settimanali puoi scaricare gratuitamente il libretto «13 martedì 2025. Anno Santo 2025. Pellegrini di speranza», in formato pdf.
 

lunedì 21 aprile 2025

Ciclo sul Dittico bergogliano (Vaticano 19-3-2013) e ultimo saluto a PAPA FRANCESCO da parte di Padre NICOLA GALENO OCD

(Immagine televisiva di Rai 1)

SERVIRE   42542

Pare di respirare l’atmosfera

di quella Santa Cena dove ancora

serpeggia tra gli Apostoli la voglia

di primeggiare, ma tutti disarma

quell’espressione del Maestro mite,

che ribadire sa la sua missione:

lui venne solamente per servire!

(Maddaloni 20-3-2013), Padre Nicola Galeno

(Immagine televisiva di Rai 1)

TENEREZZA   42543

Pareva ormai bandita dalla bocca

pur della Chiesa quella tenerezza

che deve permear l’apostolato...

(Maddaloni 20-3-2013), Padre Nicola Galeno

Ciclo sul nuovo Papa

NUOVO PAPA     42439

Abbiamo un nuovo Papa. La notizia
sa sempre sprigionar in questo core
fiamme d’Amor ardente per la Chiesa.

A SANTA MARIA MAGGIORE    42440

E’ bello che lui voglia inaugurare
questo cammino bussando alla Chiesa
di chi fu l’alma Madre del Signore.

VICENDEVOLE    42441

Preghiera vicendevole domanda
questo novello Pastore: si sente
l’afflato dell’Amor comunitario!

RELIGIOSO    42442

Un religioso torna sovra il soglio
di Pietro. Ci aspettiamo una ventata
di genuina spiritualità.

SUSCITARE     42443

Un nuovo Papa sempre suscitare
sa stimoli d’inusitato ardore.

(Maddaloni 14-3-2013), Padre Nicola Galeno


L’ADDIO DI PAPA FRANCESCO    134.020

Caro Papa Francesco, voglio farti
davvero confidenze assai fraterne.
Tu gesuita ed io carmelitano
abbiamo una comune piattaforma
di linguaggio ed intesa. Tempo fa,
quando appresi che un caro confratello
missionario in Giappone tribolando
stava per grave forma tumorale,
presi il coraggio a quattro mani e scrissi:
“Noi non saremo mai così vicini
al Cristo come quando ci vediamo
sulla sua stessa Croce collocati!”.
Dodici gli anni di Pontificato, 
ma poche settimane son bastate
per darci la stupenda tua lezione
sull’adesione vera al Salvatore.
Tua sedia gestatoria diventò
l’umile carrozzina degli infermi!

(Legnano 21-4-2025), Padre Nicola Galeno


Un saluto e l'ultima benedizione di Papa Francesco

sabato 19 aprile 2025

Nel Niger, per i detenuti è vietato risorgere di Padre MAURO ARMANINO

Carl Heinrich Bloch  -  The Resurrection

Nel Niger, per i detenuti è vietato risorgere

Per la seconda volta in quattordici anni di permanenza nel Niger non passerò la Pasqua in prigione. Sembrerà strano non trovarmi tra i detenuti della casa di arresto e correzione di Niamey la mattina di Pasqua, dietro i muri. Sarò meno libero del solito perché  solo in carcere si capisce cosa voglia dire una tomba aperta e una pietra rovesciata. La prima volta fu a causa delle misure restrittive legate all’improbabile gestione del Covid e la presente in seguito all’applicazione della nota ministeriale sulle prigioni.  E’ dal 29 maggio del 2024 che il ministro della giustizia, della giunta militare, aveva vietato le visite e le attività di enti o associazioni nelle prigioni del Paese. Una misura ‘provvisoria’ e giustificata per motivi di sicurezza, ordine e controllo negli istituti penitenziari da parte delle autorità militari al potere da fine luglio 2023, in seguito al colpo di stato.
Secondo l’ong ‘Prigionieri senza frontiere’ alla data del 31 maggio 2023, su una popolazione di oltre 22 milioni di abitanti, il Niger conta 41 prigioni che ‘ospitano’ oltre 13 mila detenuti dei quali 8 400 sono in attesa di giudizio. Tra loro si contano 608 minori e 406 donne. Come per altri Paesi si registra una sovrappopolazione carceraria e un tasso di occupazione del 128 per cento. La nota ministeriale citata, vietando le visite e gli aiuti ai prigionieri, rende le condizioni di vita dei detenuti ancora più disumane di quanto esse siano. Con meno controlli da parte di associazioni sono anche i diritti umani ad essere erosi o confiscati. Tra questi c’è anche il diritto a risorgere, ossia a celebrare l’unica buona notizia che apre le porte ad un futuro differente dal passato. Le nuove autorità militari hanno approvato la nuova ‘Carta della Rifondazione’ senza pensare alla carta della ‘risurrezione’.
Vero, Ci sono problemi gravi legati all’insicurezza e un’evasione di prigionieri in un carcere di massima sicurezza invita alla prudenza e all’accortezza. La confusione tra mezzi e il fine costituisce uno degli ostacoli maggiori ad una autentica società democratica. Siamo ancora in un regime di eccezione che dovrebbe durare almeno cinque anni ed è per questo che sarebbe saggio permettere di celebrare la risurrezione in carcere. La rifondazione della storia passa da gente liberata dalle catene del passato.

       


Mauro Armanino, Niamey, Pasqua 2025

Buona Pasqua dai frati della Basilica di sant’Antonio di Padova



Buona Pasqua
dai frati della Basilica di sant'Antonio di Padova
 
Ciao DANILA, 
 
cosa ci suggerisce sant’Antonio in occasione di questa Santa Pasqua in questo anno giubilare dedicato alla speranza?
 
Sant’Antonio in uno dei suoi Sermoni pasquali scrive che il Risorto ci dona una triplice pace. La pace del tempo! Quella che desideriamo per questo nostro mondo.
La pace del cuore, che nasce dal camminare seguendo la strada delle virtù e del bene. La pace dell’eternità!
La prima pace la devi avere con il tuo prossimo; la seconda con te stesso … così avrai anche la terza pace nel cielo con Dio.
 
L’augurio è di costruire nelle famiglie, nelle comunità e nel mondo spazi di pace con intraprendenza e coraggio.
 
Anche noi, come il Risorto, abbiamo dei segni, delle ferite della vita da mostrare. Vivere la Pasqua significa per noi sentirci scelti e amati per essere testimoni di un amore senza limiti e senza misura. L’amore che Gesù, il Risorto ha per ciascuno di noi! Custodiamolo nella gioia del nostro cuore e della nostra vita!
 
Buona Pasqua a voi, a tutti i vostri cari … affidando a sant’Antonio tutte le vostre intenzioni!
 
Pace e bene.


 

Padre Giancarlo Zamengo
Messaggero di sant’Antonio



venerdì 18 aprile 2025

Ciclo sul Tempio della Sagrada Familia a Barcellona - Terza parte - Padre Nicola Galeno OCD


IL LAVORATORE     17925
Sacra Famiglia, dove sa il lavoro
armonizzarsi con la lode piena


GESU’ NEL TEMPIO     17926
Vengon da quella cattedra impartite
lezioni sì stupende sulla Bibbia
che restano stupiti gli uditori...


PRESENTAZIONE AL TEMPIO    17927
Soltanto questo Bimbo calamita
lo sguardo dell’anziano Sacerdote,
che profetizza in nome del Signore...


ANNUNCIO DEL TRADIMENTO    17928
Par che dell’universo la tristezza
su questo sacro Volto si concentri
nell’annunciar l’assurdo tradimento...


ULTIMA CENA     17929
Ultima Cena: passa a noi dinanzi
l’amato Salvator distribuendo
quanto sarà perenne nutrimento!


IL BACIO DI GIUDA     17930
Perché volesti usar l’arma del bacio,
Giuda, per quest’insano tradimento
che ti ricopre d’ignominia eterna?


LA NEGAZIONE DI PIETRO    17931
Quanto vorrei davvero scomparire
per questo rinnovato mio diniego
di Chi mi seppe immensamente amare!


ECCE HOMO    17932
Credevo che la gente nel vedere
quest’uomo martoriato si calmasse...
Cresce l’insana voglia del suo Sangue


IL SANTO VOLTO   17933
Dolce Maestro, tutto dilaniato,
volesti a me lasciar questo tuo Volto,
specchio del sol Amor insuperato...


PILATO SI LAVA LE MANI     17934
Inutile lavarsi quelle mani:
non c’è sapone al mondo che ti possa
le macchie di quel Sangue cancellare...


IL CROCIFISSO      17935
La morte canta l’inno di vittoria
stringendo saldamente la sua preda...
Ignora la rivalsa della Vita!


LA DEPOSIZIONE NEL SEPOLCRO     17936
Vieni deposto in un sepolcro nuovo...
E nuova sarà pure la vittoria
dell’unico Signore della Vita!


LA VERONICA   17937
Veronica, sfidando i volti ostili
di chi ti circondava, ti ritrovi
padrona d’un ritratto sì sublime...


LA TUNICA DEL MAESTRO   17938
E’ l’unico indumento che non venga
strappato rozzamente... La fragranza
delle materne mani ancora serba!


LONGINO   17939
Questo comando suona tanto assurdo...
Perché dover infiggere la lancia
nel cuore d’un Maestro così buono?

(Ferrara 3-4-2010), Padre Nicola Galeno


giovedì 17 aprile 2025

Ciclo sul Tempio della Sagrada Familia a Barcellona - Seconda parte - Padre Nicola Galeno OCD


SUONATRICE D’ARPA     17917
Un suono sì pastoso avvince l’alma
che sempre resterebbe ad ascoltare
quanto l’eterno già fa pregustare...

 

ADORAZIONE DEI MAGI    17918
Scorgendo quel Bimbetto sospirato
dimenticano gli stenti i santi Magi
e riverenti porgono i lor doni...


ADORAZIONE DEI PASTORI     17919
Volle la Provvidenza riservare
ai poveri pastori il privilegio
di contemplar per primi il Salvatore...


L’INCORONAZIONE DI MARIA    17920
Non puoi scordare, Figlio, quelle spine
che il capo tuo trafissero ponendo
la fulgida corona su tua Madre...


LA STRAGE DEGLI INNOCENTI   17921
Inutilmente cerca di fermare
la mano che il suo tenero bambino
s’accinge a trapassare con la spada...
 

LA FUGA IN EGITTO    17922
Il Bimbo par domandi con sgomento
che cosa incomba per partir di notte
lasciando una casetta sì pacata...


LO SPOSALIZIO   17923
Il Sacerdote nel posar le mani
benedicenti sovra questi sposi
comprende che segnando sta la Storia


LA VISITAZIONE     17924
D’Elisabetta le parole sanno
inusitata spinta al cor donare:
esplode l’esultanza di Maria!

(Ferrara 3-4-2010), Padre Nicola Galeno


Seconda parte della serie relativa alla Sagrada Familia a Barcelona

BENVENUTO|

Il Paradiso non può attendere: dobbiamo già cercare il nostro Cielo qui sulla terra! Questo blog tratterà di argomenti spirituali e testimonianze, con uno sguardo rivolto al Carmelo ed ai suoi Santi