AFORISMA

Meglio aggiungere vita ai giorni, che non giorni alla vita
(Rita Levi Montalcini)

Nostra Signora del Carmelo

Nostra Signora del Carmelo
colei che ci ha donato lo scapolare

martedì 18 febbraio 2025

Ciclo sul Beato Angelico (Fra’ Giovanni da Fiesole, 1395-1455) foto e didascalie poetiche di Padre NICOLA GALENO OCD


DAVANTI  ALL'ANNUNCIAZIONE DEL  BEATO  ANGELICO 2385

Calme pennellate sovra il muro

sanno immortalare quell'incontro

tra la giovinetta immacolata

ed il messaggero premuroso...


L'universo intero si raccoglie

e contempla estatico il sorriso

della giovinetta inabissata

nel mistero dell'Incarnazione!


(Oita 9-2-1996) , Padre Nicola Galeno

L’ANNUNCIATA  15556

Vergine, sol un’alma immacolata

poteva al Salvator offrir dimora

facendogli scordar il nostro errore...

(Ferrara 16-11-2009), Padre Nicola Galeno


L’ANNUNCIAZIONE   15557

Vergine, ti s’illumina la storia:

l’error d’Adamo ed Eva si poteva

soltanto riscattare con l’assenso

di un’alma posseduta dal Signore...

 (Ferrara 16-11-2009), Padre Nicola Galeno

LA NATIVITA’    15558

Dinanzi a questi pochi testimoni

si compie il gran mistero della storia:

il Figlio dell’Altissimo s’incarna!

(Ferrara 16-11-2009), Padre Nicola Galeno

NOLI ME TANGERE     15559

Furono gli occhi presi alla sprovvista

dal portamento nobile... La voce

è quella inconfondibil del Maestro!

(Ferrara 16-11-2009), Padre Nicola Galeno

LA PRESENTAZIONE   15560

Vergine, par che tutta l’esultanza
di questo giorno venga soppiantata
da nube minacciosa sul futuro
di questo Bimbo, dolce tuo tesoro...

(Ferrara 16-11-2009), Padre Nicola Galeno


S. GIUSEPPE   15561

Giuseppe par stupito da parole
che paiono nel tempo sì lontane,
eppur ti lascian viva sensazione
di nebbia che si appresti ad ingoiare
i pur radiosi giorni dell’infanzia...

(Ferrara 16-11-2009), Padre Nicola Galeno


SIMEONE ED IL BAMBINO   15562

Il Sacerdote pare stimolato
dal Bimbo stesso a sollevar il velo
d’un avvenir con tinte minacciose...

(Ferrara 16-11-2009), Padre Nicola Galeno


S. BENEDETTO E S. DOMENICO   15563

Il Fondatore antico ed il novello
seppero divenire per la Chiesa
colonne d’incrollabile sostegno...

(Ferrara 16-11-2009), Padre Nicola Galeno


S. FRANCESCO E S. PIETRO MARTIRE   15564

Il Poverello e il martire glorioso
furono testimoni dell’Amore
che sempre cerca piena immolazione...

(Ferrara 16-11-2009), Padre Nicola Galeno


IL VOLTO DEL CRISTO    35859

O Volto, pur dagli empi sfigurato,
conservi una regale maestà...

(Montechiaro 3-9-2012), Padre Nicola Galeno
 

ANNUNCIAZIONE    35860

O Luce che ritorni a sfolgorare
grazie al gioioso assenso di Maria...

(Montechiaro 3-9-2012), Padre Nicola Galeno


VISITAZIONE    35861

Incontro fra gestanti che con mano
toccaron la potenza dell’Eterno...

(Montechiaro 3-9-2012), Padre Nicola Galeno


NATIVITA’     35862

In tanta povertà meglio riluce
lo sconfinato Amore del Signore...

(Montechiaro 3-9-2012), Padre Nicola Galeno


CIRCONCISIONE   35863

Vergine, questo gemito del Bimbo
rammenterai un giorno sul Calvario...

(Montechiaro 3-9-2012), Padre Nicola Galeno


PRESENTAZIONE    35864

Questa Presentazione ha la fragranza
d’imperitura dedizione a Dio...

(Montechiaro 3-9-2012), Padre Nicola Galeno


ADORAZIONE DEI MAGI   35865

Valse la pena fare tanta strada
per contemplar il nato Salvatore...

(Montechiaro 3-9-2012), Padre Nicola Galeno


FUGA IN EGITTO   35866

Par la Natura stessa rattrappita
per questo trattamento al Redentore...

(Montechiaro 3-9-2012), Padre Nicola Galeno

Ringraziando per lo splendido ciclo, colgo l'occasione per augurare a Padre Nicola un sereno 81mo compleanno!

domenica 16 febbraio 2025

Ciclo pittorico su Chiese di Trani (BAT) foto e didascalie poetiche di Padre NICOLA GALENO OCD

Ciclo pittorico su Chiese di Trani (BAT)


Chiese tranesi 133.376


Volli tornare a visitar le Chiese,

che furon per decenni frequentate

dai Nonni prima ancora che la vita

li facesse puntare verso il Nord.


Chissà perché noi figli nelle vene

cI sentiamo legati a questa terra,

che non ci vide nascere: restiamo

metà pugliesi e metà piemontesi.


Quanto mi affascinavano i racconti


della Nonna su quelle processioni


religiose! Sognavo ad occhi aperti,


sentendo che qualcosa mi mancava.


Sono tornato a rivedere le Chiese

volutamente quando sono chiuse.

Nessuno mai doveva disturbare.

il povero informatico pittore!


LA CATTEDRALE DI S. NICOLA PELLEGRINO 133.377

Come non definirti, Cattedrale,

regina incontrastata della Puglia?

LA CHIESA DEL CARMINE 133.378

Chiesetta accanto al porto, garantisci

ai pescatori tanta protezione!


LA CAPPELLA DEL CIMITERO 133.379

Mi sembri la custode più fedele

di quanti non conobbi sulla terra...

CHIESA DELLA MADONNA DEL POZZO 133.380

Chiesetta, ti vedevo dalla casa

d’un mio caro Zio falegname

LA CHIESA DEL MONASTERO 133.381

Dopo la Cattedrale il mar vedeva

in te la sua Chiesetta prediletta!

LA CHIESA DI OGNISSANTI (ABSIDE) 133.382

La Reginetta sei di questo porto.

Lo sembri tutelar maternamente!

LA CHIESA DI S. CHIARA 133.383

Il traffico si sposta nella storia.

Adesso sembri alquanto emarginata...

LA CHIESA DI S. DOMENICO 133.384

Unica Chiesa che vantare possa

una Villa sì bella al proprio al fianco!

LA CHIESA DI S. FRANCESCO 133.385

In una via tanto trafficata

un’oasi di pace tu mi sembri!


(Legnano 15-2-2025), Padre Nicola Galeno

sabato 15 febbraio 2025

QUANDO TACERE NON E' (SEMPRE) UNA VIRTU' di Padre MAURO ARMANINO


QUANDO TACERE NON E' (sempre) UNA VIRTU'


C’è silenzio e silenzio. In Africa occidentale si conosce e perpetua a tutt’oggi la ‘cultura del silenzio’ che copre, protegge, assume, soffre e tace su ciò che conta veramente. Spesso si dice l’inutile, il superficiale e l’apparente per tacere su quanto potrebbe far sospettare che qualcosa non quadra con la versione ufficiale dei fatti. C’è il silenzio degli umiliati, gravido di dolore e c’è il silenzio di chi non ha più nulla da dire. Il silenzio di chi resiste e quello di chi si arrende. 

Nei vangeli si narra che il Cristo tace dinnanzi al potere politico che gli chiede miracoli e in faccia al potere religioso che l’accusa di voler distruggere il tempio. Il suo precario e infinito tacere bene rappresenta la dignità della verità che non abbisogna di nessuna difesa per salvarsi. Il suo silenzio è denso dell’attesa di un avvenimento che squarci, infine, il velo che copriva il potere della menzogna. Solo più tardi verrà la parola, anzi, il grido che avrebbe ricordato al mondo che la verità non si svende.

Accade di questi tempi nel Sahel quanto durante la propaganda dell’epoca totalitaria fascista veniva scritto sui muri e le coscienze. ‘Taci, il nemico ti ascolta’! Colui che scrive ha visto coi suoi occhi la frase citata su un muro cadente e abbandonato nel suo paese d’infanzia. Il tempo avrebbe infine cancellato tutto e, nel bambino che ero, la scritta è rimasta a lungo. I grandi mi avevano spiegato chi era il nemico e, non avendolo visto di persona, ricordo che da allora per me tacere era una sfida.

Si può tacere per paura delle conseguenze dell’espressione del proprio pensiero in parole dette, scritte o solo immaginate. Diceva con ragione lo scrittore irlandese Oscar Wilde che ...’la società perdona spesso il criminale, non perdona mai il sognatore’. In effetti la prima cosa che ogni totalitarismo cerca di controllare, mutilare e mettere a tacere sono proprio i sogni e cioè la capacità tutta umana di immaginare un mondo differente da colui che il potere impone.

In questo caso si innesca un fenomeno sociale ben conosciuto che va sotto il nome di autocensura. Essa consisterà a espungere da ogni espressione pubblica quanto potrebbe sembrare contradditorio rispetto alla narrazione ufficiale. Ogni regime totalitario crea un ‘ministero della verità’ che aiuta i cittadini a privilegiare quanto è legittimo esprimere in publico e quanto invece sarebbe oggetto di biasimo e di conseguenze nefaste. L’autocensura è una paura preventiva che tace il vero.

Talvolta si tace per complicità rispetto alle menzogne imperanti del sistema. Lo si fa per interesse, per arrivismo, per una fetta di potere o semplicemente per vivere nella mediocre e tranquilla vita che ogni potere garantisce ai propri sudditi fedeli. Complicità e viltà sono compagni di viaggio e l’uno non sta senza l’altro. Chi opera nell’ambito della comunicazione, i sindacati, la classe intellettuale e, non ultimi, i ‘leader religiosi’, ognuno a suo titolo, entra appieno in questo deludente gioco delle parti.

O allora si tace perché si ha tradito, in qualche misura, ciò nel quale si è sempre creduto e sperato. E questo è quanto di più grave possa accadere a chi poi insegna ai propri figli a fare altrettanto. Il silenzio che ne scaturisce non è che tristezza e rimpianto per quanto di più sacro le scelte operate hanno smantellato e ridotto in macerie. L’immagine delle macerie sembra essere il tipo di mondo che ci troviamo tra le mani. Riparare i pensieri, le parole, le relazioni è il lavoro che, in silenzio, ci attende.      Mauro Armanino, Niamey, febbraio 2025


martedì 11 febbraio 2025

IL CRISTO DEL GIUBILEO IN SAN PIETRO ode di Padre NICOLA GALENO OCD

 




CICLO SUL SACRO SPECO DI SUBIACO foto e didascalie poetiche di PADRE NICOLA GALENO OCD


Ciclo sul Sacro Speco di Subiaco

L’IMPONENTE ABBAZIA   10914

La ripida salita tutto cela…

All’improvviso par si squarci un velo

e tu compari, figlia della roccia!


A questo sì provato pellegrino 

dopo le troppe  nebbie della terra

si schiude per incanto il Paradiso!


(Ferrara 6-6-2008), Padre Nicola Galeno

 

IL CRISTO PANTOCRATORE   10915

O Cristo, non disdegni di mostrare

quella ferita al cor, da tutti vista

qual segno di disfatta sulla terra…


Eppur tu reggi sempre l’universo

sapendo unir sapienza sconfinata

a sommo Amor, capace di perdono!


L’EVANGELISTA GIOVANNI   10916

Evangelista ben simboleggiato

dall’aquila che sa librarsi in alto

toccando pur le cime inesplorate,

sapesti farci entrare nei misteri

di quel superno Amore che ci salva!

MADONNA E SANTI    10917

Vergine, il Precursore si delizia

di contemplar l’amato Pargoletto 

quasi affrettando i tempi dell’annuncio

del sospirato nostro Salvatore!

SOTTO LA CROCE   10918

Quanto vorrebbe il cor poter ridare,

gli splendidi colori a quest’affresco,

Vergine, che contempli il tuo Figliolo 

spirato nel donar a te Giovanni

e a tutti noi mortali il suo perdono!

LA DOMENICA DELLE PALME    10919

Par l’asinello dir alla sua mamma:

“Guarda che festa fanno al Salvatore!

La storia non dimentica i giumenti

che seppero salvar il Pargoletto

dalle crudeli mani d’un monarca

ed or affida loro l’alto ruolo

di presentarlo come vincitore

a questa Città santa d’Israele!”.


S. BENEDETTO NELLA GROTTA     10920

Il giovinetto sembra contenere

a stento l’esultanza del suo cuore,

sapendolo dimora dell’Eterno!

LA STRAGE DEGLI INNOCENTI   10921

Il sadico monarca par mostrare 

col dito dove voglia lui colpire

le vittime d’un odio che la Storia

rabbrividire fa dalla vergogna…


LA DORMIZIONE DELLA VERGINE     10922

I barellieri posano devoti

la  portantina innanzi a quel drappello

d’annunciatori indomiti del Cristo

perché godere possano l’incanto

di questo dolce sonno di Colei

che par gioire già col Figlio in Cielo!

LA MADONNA DEI FIORI   10923

Vergine, il Pargoletto vuol mostrare

d’essere grandicello, stando in piedi

sulle ginocchia d’una tal Regina

fragrante come i fiori che lei porge,

quasi invitando tutti a riscoprire

nel Figlio il vero fior dell’universo!


PIETRO GUARISCE LO STORPIO    10924

Mirabile parola: non tintinna

il soldo sospirato, ma la linfa

di vita inusitata! Vien guarito

l’infermo al dolce nome del Signore!



LA FLAGELLAZIONE    10925

Cede Pilato sotto l’incalzante 

vociare della folla, consegnando

alla flagellazione l’innocente

Agnello del riscatto universale…


LA STRETTA VALLATA   10926

Torno per un istante a contemplare

questa vallata stretta che si stende

dinanzi al core tutto trepidante…


Un navigante sembro, assai restio

all’abbandono dell’amato porto

per affrontare rotte sconosciute…


NOLI ME TANGERE    10927

Quanto vorrebbe il cor di Maddalena

il giubilo mostrar, ancor bagnando

i piedi del Maestro col suo pianto!


Avevano il sapor di pentimento

allora le sue lacrime… Pervase

or son di gratitudine perenne!


I FONDATORI SUL CALVARIO    10928

La Vergine trasmette a Benedetto

la dolce eredità del suo Figliolo…


Scolastica sprofonda nella gioia

sentendosi figliola di Maria!

LA CENA FRATERNA    10929

Cena desiderata con ardore

dal core di Scolastica, già conscia

dell’imminente appello dell’Agnello!

E l’anima d’entrambi si dischiude

a lode sconfinata del Signore!

IL CRISTO PORTA LA CROCE   10930

Un Cristo dignitoso si sobbarca

il peso della Croce, accomunato

a malfattori… L’uno sempre impreca,

l’altro profondamente s’interpella

su tanta nobiltà del Nazareno!

IL DIALOGO CON LA MADRE   10931

Col pugno forse vuole questo sbirro

intimidir la Madre di quel reo…

Ma lei non si sgomenta e le sue mani

protende verso il Figlio qual conferma

di sintonia con la sua Passione!

IL BACIO DEL TRADITORE   10932

Evita il traditore quello sguardo

profondo del Maestro nel timore

d’arrendersi dinanzi a tanto Amore…

L’ANNUNCIAZIONE   10933

Vergine, ti sussurra il Messaggero

i fulgidi disegni di salvezza

su te riposti dall’Onnipotente…

E tu benigna doni quell’assenso 

che svincolare sa la dolce speme!

L’ADORAZIONE DEI PASTORI  10934

Vergine, ti commuove la prontezza

degli umili pastori nel venire

per riverire il nato Bambinello,

che nella mangiatoia si dimena

cercando la migliore posizione

per contemplar di Mamma lo splendore!


L’ADORAZIONE DEI MAGI   10935

Vergine, sei ripiena di stupore

per questi tre stranieri ardimentosi

che seppero le dune del deserto

e tanta indifferenza superare

pur di venir ai piedi del Bambino,

in lui vedendo il Figlio dell’Eterno!

LA GLORIFICAZIONE DELLA VERGINE   10936

Vergine, quest’angelico concento

ti fa davver rivivere l’incanto

di quella Santa Notte di Betlemme…

Tutto parlava allor di povertà.

Ora trionfa la regalità!

S. FRANCESCO   10937

Umile fraticello che disarmi

tutti con la potenza delle piaghe

del Cristo sempre impresse nel tuo corpo…


IL CRISTO MORTO     10938

O Cristo, ti presenti a noi piagato

senza dir nulla: parlano da sole

le assurde trafitture dei mortali…


Come vorremmo con la dolce Madre

lavarti le ferite, profumando

il tutto con il bacio dell’Amore!

ADDIO, SACRO SPECO   10939

Amo guardarti ancora, caro Speco,

ove di Benedetto respirai

la sete insopprimibile di Dio…


Vederti abbarbicato a quella roccia

come farebbe un bimbo al sen materno

rinsalda la certezza dell’Amore!

(Ferrara 6-6-2008), Padre Nicola Galeno


BENVENUTO|

Il Paradiso non può attendere: dobbiamo già cercare il nostro Cielo qui sulla terra! Questo blog tratterà di argomenti spirituali e testimonianze, con uno sguardo rivolto al Carmelo ed ai suoi Santi