AFORISMA

Meglio aggiungere vita ai giorni, che non giorni alla vita
(Rita Levi Montalcini)

Nostra Signora del Carmelo

Nostra Signora del Carmelo
colei che ci ha donato lo scapolare

martedì 17 giugno 2025

CICLO SU EUCARISTIA PER IL GIORNO IN CUI SI FESTEGGIA IL CORPUS DOMINI di Padre NICOLA GALENO OCD







 

CICLO SU SOGGETTI RELIGIOSI DEI MUSEI CIVICI DI UDINE didascalie poetiche di PADRE NICOLA GALENO OCD

Ti invio un inserto eucaristico, dato che gli ambrosiani festeggiano il Corpus Domini giovedì, mentre i romani domenica prossima. PN



(Legnano 17-6-2025), Padre Nicola Galeno







Tutte le didascalie poetiche sono state realizzate da Padre Nicola Galeno OCD a Legnano(MI) il 17 giugno 2025

sabato 14 giugno 2025

SE CERCHI MIRACOLI... didascalia poetica di Padre NICOLA GALENO OCD

 








L'OMERTA' DEI BUONI di PADRE MAURO ARMANINO

L’omertà dei buoni 

Era ciò che più dispiaceva a Norbert Zongo, giornalista del Burkina Faso barbaramente ucciso a causa del suo impegno per smascherare la violenza della menzogna nel suo Paese. Temeva l’omertà dei buoni, il loro colpevole silenzio, più che le azioni dei malvagi. Difficile dargli torto, soprattuto dopo la pubblicazione del recente rapporto realizzato dall’Istituto di Ricerca sulla Pace di Oslo, in Norvegia. L’anno scorso, nel mondo, sono stati registrati 61 conflitti, divisi in 36 paesi. L’Africa resta il continente più toccato con 28 conflitti implicando almeno uno Stato, segue l’Asia, il Medio Oriente, l’Europa e le Americhe. Il numero dei morti è stato, sempre secondo il documento, di circa 129 mila vittime.

L’omertà appare come una forma di solidarietà tra consociati, volta alla copertura di condotte delittuose celando l’identità di chi ha commesso un reato o comunque tacendo circostanze utili per le indagini. In altri termini possiamo parlare di riserbo assoluto per complicità spesso per timore di vendetta. Norbert Zongo non aveva torto a temere l’omertà dei buoni consociati a proteggere soprattutto la propria innocua e banale tranquillità di vita. Essa non va confusa con chi è preso come ostaggio dai gruppi armati che operano nel Sahel, designato come il teatro della violenza di gruppi ‘islamisti’ militanti più letale in Africa per il quarto anno consecutivo. Si parla di 10 400 morti.

Resta da evidenziare, rispetto all’aumento dei conflitti armati  nel mondo, la lista aggiornata dei Paesi produttori di armi che, non casualmente sono membri del Consiglio di (In) Sicurezza delle Nazioni Unite per grazia divina. Stati Uniti (43 per cento della produzione mondiale), Francia, Russia, Cina, Germania, Italia, Regno Unito, Spagna, Corea del Sud e Israele. In questo ambito l’omertà diventa assoluta e coinvolge i partiti politici, i sindacati, la società civile, i credenti, i cittadini qualunque e le autorità religiose. Si coprono condotte delittuose come l’anti etico e vergognoso aumento delle spese per gli armamenti che coinvolge Paesi e continenti senza differenze politiche, ideologiche o religiose.

L’amico Ouoba di Makalondi, a un centinaio di chilometri da Niamey, non ha potuto raggiungere la capitale perché gli autisti temono attacchi dei gruppi armati. Qualche giorno fa un veicolo è stato bruciato e la gente viaggia ormai solo con la scorta armata. Droni, aerei, blindati, nuove reclute formate alla guerra e armi per combattere e ‘neutralizzare’ il nemico sembra l’unica narrazione del momento nel Paese. Lo ribadisce peraltro anche il testo del nuovo inno della Confederazione degli Stati del Sahel...’Soldati lo siamo tutti...Intrepidi e sovrani... per la parola e per le armi... col sangue e il sudore tu scriverai la storia’. Come comprovato dall’esperienza proprio questa è una storia che si ripete da troppo tempo . Come abbandonare definitivamente il mito della violenza sacrificale.

Spezzare la copertura di azioni delittuose, ossia l’omertà dei buoni non è impossibile. Un esempio è il discorso d’addio del capo redattore del New York Times, John Swinton. Afferma che i giornalisti non sono altro che... ‘Marionette e vassalli di magnati che si nascondono dietro la scena. Tirano le fila e noi danziamo... Il lavoro del giornalista consiste a distruggere la verità, a mentire senza limiti, a pervertire i fatti e gettarsi ai piedi di Mammona: siamo dei prostituti intellettuali’. L’omertà è spezzata.

Intanto l’amico Ouoba scrive in un sms che farà di tutto per arrivare domani a Niamey.

                













Cresima o Confermazione


JUSTICE E PAIX (Giustizia e Pace)
Mauro Armanino, Niamey, giugno 2O25

mercoledì 11 giugno 2025

CICLO SU SANT'ANTONIO DI PADOVA: foto e didascalie poetiche di Padre NICOLA GALENO OCD

 RICORRE LA FESTA DI SANT'ANTONIO DI PADOVA 13 giugno 2025


Ma  Sant'Antonio è portoghese, nato a Lisbona che è rinomata soprattutto per essere una città ricca di storia e cristianità e questo lo si può dedurre dalle numerose feste religiose che si svolgono tra le sue vie durante l’estate.

Infatti ogni anno nel mese di Giugno si festeggiano tre santi: San Antonio di Padova, cioè il santo patrono della città il 13, San Giovanni il 24 e infine San Pietro il 29.

Il 13 giugno, per festeggiare San Antonio si organizza una processione spettacolare lungo Avenida da Liberdade: tutti i devoti sfilano dietro al Santo che viene condotto nei vari quartieri della città.


Finita la processione solenne poi si riversano nelle stradine, cantando e facendo baldoria, mentre chioschi in ogni angolo arrostiscono le sarde che si mangiano con le mani su una fetta di pane.

Inoltre sempre nella stessa giornata nella chiesa di San Antonio si celebrano tantissimi matrimoni collettivi (pagati dal comune) perché il santo è il protettore degli innamorati.

Al termine della cerimonia anche gli sposi poi sfilano per Avenida da Liberdade.

Gli innamorati, in questa giornata, in omaggio ad una antichissima tradizione si regalano piantine di basilico nano, “manjericos”, decorate con un garofano di carta e una poesia



È un gesto questo denso di simbolismi, infatti nella tradizione romana se un uomo regalava una piantina di basilico a una donna equivaleva a una proposta di matrimonio. Inoltre la piantina muore e si rinnova ogni anno, ma per ottenere ciò va coltivata, come l’amore stesso.
ORA SEGUONO LE IMMAGINI CON DIDASCALIE POETICHE DI PADRE NICOLA GALENO OCD (BATTEZZATO CON IL NOME DI ANTONIO, CHE POI HA PRESO IL NOME RELIGIOSO DI NICOLA) QUINDI, ,AUGURI A LUI E A TUTTI COLORO CHE SI CHIAMANO ANTONIO, ANTONIA, ANTONIETTA.














 

BENVENUTO|

Il Paradiso non può attendere: dobbiamo già cercare il nostro Cielo qui sulla terra! Questo blog tratterà di argomenti spirituali e testimonianze, con uno sguardo rivolto al Carmelo ed ai suoi Santi