VISITA A SORPRESA
Domenica 16
settembre, al termine della sua visita apostolica in Libano, mentre il
corteo delle auto si dirigeva verso l'aeroporto Rafic Hariri, Benedetto
XVI ha chiesto di fare una sosta non indicata nel programma del
Viaggio Apostolico: destinazione il monastero delle carmelitane
scalze intitolato a Maria Madre di Dio (la Teotokos), ad Harissa, che 15
anni fa fu visitato anche da Giovanni Paolo II.
Le sorelle
carmelitane avevano sperato tanto che il Papa potesse dedicar loro
qualche momento e il suo arrivo ha scatenato una gioia incontenibile. E' stata
una grande emozione soprattutto per la Priora, madre Teresa de Jesus, una
suora spagnola ultranovantenne, una delle tre fondatrici del convento che
da 50 anni è presente ad Harissa. E' stata proprio Madre Teresa ad
accogliere il Papa, la prima a baciare con affetto la sua mano. Con tutte loro Papa
Benedetto ha voluto condividere con la comunità alcuni
istanti di preghiera.
Pochi passi, attorniato dalle carmelitane gioiose che hanno intonato per lui un canto e alle quali Benedetto XVI ha regalato un mosaico raffigurante una Madonna con Bambino. Al termine della celebrazione la Benedizione Apostolica e una benedizione particolare, quella della prima pietra di un nuovo monastero che sorgerà nella città in cui Gesù ha compiuto il primo miracolo, Cana.
Queste "figlie della Chiesa", definizione tanto cara a Teresa d'Avila, fondatrice della Carmelitane Scalze, proseguono così il loro apostolato nella clausura.
Pochi passi, attorniato dalle carmelitane gioiose che hanno intonato per lui un canto e alle quali Benedetto XVI ha regalato un mosaico raffigurante una Madonna con Bambino. Al termine della celebrazione la Benedizione Apostolica e una benedizione particolare, quella della prima pietra di un nuovo monastero che sorgerà nella città in cui Gesù ha compiuto il primo miracolo, Cana.
Queste "figlie della Chiesa", definizione tanto cara a Teresa d'Avila, fondatrice della Carmelitane Scalze, proseguono così il loro apostolato nella clausura.
Tempo fa, in una lettera
pubblicata dal periodico italiano 30 Giorni, la Madre Teresa de Jesus aveva
scritto: Nella Chiesa, nostra madre,
abbiamo un posto di “sentinelle”, essendo Carmelitane Scalze, di clausura,
contemplative, ai margini… ma non relegate. La santa madre Teresa di Gesù ci
ricorda costantemente la nostra filiazione nella Chiesa e l’esigenza della nostra
donazione totale per coloro che sono i “difensori” della Chiesa.
Per leggere ancora, qui sotto, il link del blog dell'ocds Provincia Campana.
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Ste. DeB.
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