“Per me leggere e scrivere sono fatiche assai lievi, son dolce ristoro che conforta dalle fatiche piu’ gravi e ne produce l’oblio. …” (F. Petrarca) Quando il clamore del mondo si spegne riecheggia amico il canto dei poeti Sguscia dai coriacei silenzi e splendente e fecondo zampilla dall’ineffabile sorgente E’ il canto delle anime inquiete amorevoli schiave delle alchimie delle parole con le quali sole hanno imparato a camminare sui cigli del paradiso Da Poetare.it -poesie di Fata Morgana - pseudonimo diGiovanna Giordani |
giovedì 13 settembre 2012
IL CANTO DEI POETI
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BENVENUTO|
Il Paradiso non può attendere: dobbiamo già cercare il nostro Cielo qui sulla terra! Questo blog tratterà di argomenti spirituali e testimonianze, con uno sguardo rivolto al Carmelo ed ai suoi Santi
Danila, grazie, grazie, grazie!
RispondiEliminaGiovanna