AFORISMA

Meglio aggiungere vita ai giorni, che non giorni alla vita
(Rita Levi Montalcini)

Nostra Signora del Carmelo

Nostra Signora del Carmelo
colei che ci ha donato lo scapolare

lunedì 17 settembre 2012

SANT'ALBERTO


17 settembre – s. Alberto di Gerusalemme nostro legislatore

Alberto Avogadro, patriarca di Gerusalemme, conosciuto anche come Alberto d’Avogadro, Alberto di Vercelli, Alberto di Castro ed Alberto Palmensis.
Nato nel 1150 a Castrum Gualtieri, diocesi di Parma o Reggio Emilia, entrò nell’Ordine dei Canonici Regolari di Mortara nel 1170 dopo aver intrapreso gli studi di lettere e legge a Parma. Ordinato sacerdote nel 1180 fu eletto priore locale. In questi anni Alberto cominciò a sviluppare i suoi rapporti col Papa e con la Curia romana.
Eletto Vescovo di Vercelli restò sempre al servizio di missioni speciali affidategli dal Papa, specialmente riguardo alla ristrutturazione e riforma della vita religiosa presso vari ordini allora nascenti.
Nel 1204 i canonici del Santo Sepolcro lo elessero Patriarca di Gerusalemme ed il Papa Innocenzo III aggiunse al compito di Alberto il titolo e la responsabilità di legato papale per la Terra Santa e nel Medio Oriente. Alberto arrivò in Palestina all’inizio del 1206 fissando la sua residenza a s. Giovanni d’Acri ove morì il 14 agosto 1214 assassinato nel corso di una processione da uno scontento e vendicativo membro dell’Ospedale dello Spirito santo che era stato deposto dal Patriarca a causa della sua vita scandalosa.
Al Patriarca di Gerusalemme si rivolsero i primi eremiti del Monte Carmelo per avere una regola secondo la quale vivere la loro vita di donazione totale a Dio.
Tra il 1206 il 1214 Alberto diede loro la prima Formula vitae: gli eremiti non chiesero al Patriarca “una delle regole approvate” da una lunga tradizione (Basilio, Benedetto, Agostino), ma la conferma e la strutturazione del modo che già vivevano; questo fu molto importante perché quando il Concilio Lateranense IV dispose che non si fondassero nuovi ordini religiosi che non rientrassero nelle regole già approvate gli eremiti poterono dimostrare l’approvazione ufficiale della Chiesa nella persona del patriarca di Gerusalemme Legato pontificio.
Il testo della Regola è scritta in forma di lettera indirizzata al priore, dispone in modo ordinato e sobrio la disposizione dei vari ambienti, dei momenti della giornata che si alterna tra vita eremitica e cenobitica, i momenti di preghiera e lavoro, il tutto basato su riferimenti espliciti e non sulla Sacra Scrittura specialmente di s. Paolo.
Questa è la Regola che vivono ancora oggi i carmelitani e le carmelitane in tutto il mondo!
Regola primitiva dell’Ordine della beata Vergine Maria
del Monte Carmelo, data da s. Alberto,
patriarca di Gerusalemme,
corretta, emendata e confermata da Innocenzo IV.
Alberto per grazia di Dio chiamato Patriarca della Chiesa di Gerusalemme, ai diletti figli in Cristo Brocardo e agli altri eremiti che sotto la sua obbedienza dimorano sul monte Carmelo, presso la fonte di Elia, salute nel Signore e benedizione dello Spirito Santo………. 
“Figliole e signore mie, mi perdonino il mal esempio che ho dato e non imparino da me che sono stata la più grande peccatrice del mondo, colei che peggio di tutte ha osservato la Regola e le Costituzioni. Le supplico per amor di Dio, figliole mie, di osservarle con la maggior possibile porzione e di obbedire ai Superiori.”  (Ultime parole di s. Teresa di Gesù)
“…..Sappiamo soprattutto provare a Dio il nostro amore colla fedeltà all’osservanza della santa Regola: abbiamo per essa una santa passione, se noi la custodiremo, ella a sua volta ci custodirà e farà di noi dei santi, cioè delle anime come le voleva la nostra serafica madre, che potessero servire a Dio e alla sua Chiesa….”      
“La Regola è là, dal mattino alla sera, per esprimerci istante per istante la volontà del buon Dio…..è la forma nella quale Egli mi vuole santa. Non so se avrò la felicità di dare al mio Sposo la testimonianza del sangue, ma almeno se adempio perfettamente la mia vita di carmelitana ho la consolazione di consumarmi per Lui, per Lui solo!”
( b.Elisabetta della Trinità – lettere)
Dal sito del CARMELO DI VALMADONNA! Ringrazio le monache per l'articolo davvero utile e spirituale!

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