AFORISMA

Meglio aggiungere vita ai giorni, che non giorni alla vita
(Rita Levi Montalcini)

Nostra Signora del Carmelo

Nostra Signora del Carmelo
colei che ci ha donato lo scapolare

sabato 30 novembre 2019

RACCONTI TRATTI DAI VANGELI APOCRIFI


Questo stesso testo lo trovate sulla banda a destra della home page, dove appare la copertina del libretto, e se vi cliccate sopra con il mouse, si aprirà allo stesso modo del link qui riportato.

Cliccando con il mouse sul link qui sopra, potrete aprire un piccolo ebook e sfogliarlo, portando il mouse sulle frecce a lato del testo che vi apparirà, le pagine scorrono. Sono racconti, considerateli tali, non appartengono ai Vangeli Canonici, ma ormai sono entrati a far parte delle leggende, dei racconti fiabeschi. Un esempio fra tutti: come facciamo a conoscere il nome dei Re Magi, se i Vangeli Cristiani non li citano? Perché si trovano su quelli apocrifi! 

Ricevo con una certa frequenza le News lettere dall'Associazione Pro Terra Sancta, gestita dai Padri Francescani che vivono in Israele. Questa volta desidero condividere con voi quanto mi è appena arrivato. Ovviamente si parla di racconti e non della verità evangelica, ma a volte sono così carini che vale la pena leggerli, e si trovano nei Vangeli Apocrifi.  Apocrifo non è una parolaccia, semplicemente significa questo: 
apòcrifo agg. e s. m. [dal lat. tardo apocrphus, gr. ἀπόκρυϕος «occulto, segreto», der. di ἀποκρύπτω «nascondere»]. – Di libro, scritto, o documento non autentico, non genuino. In partic., libri a. (o semplicem. apocrifi), Vangeli a., quelli che la Chiesa cattolica esclude dal canone delle Sacre Scritture, in quanto non ne riconosce l’ispirazione divina. ( da Enciclopedia Treccani).



AI TRE PALADINI DI S. TERESA - Lirica di P. Nicola Galeno



venerdì 29 novembre 2019

AVVENTO 2019 - ESERCIZI SPIRITUALI DEI FRATI CARMELITANI SCALZI Prima Settimana





PARAFRASI dei pensieri di GIANNETTA BOSCHI - Parte Terza










CITAZIONI ORIGINALI DAL DIARIO
 Passava un'ora tutte le mattine nella Chiesa delle suddette monache adoratrici, dove si comunicava ed ascoltava la S. Messa sempre in ginocchio, e la sera ritornava pure a (Pagina 23) visitarla trattenendosi un'altra ora in adorazione avanti al SS Sacramento. I giorni poi delle Quaranta Ore non si sa­rebbe mai distaccata di là, se l'ubbidienza imposta da Mamà, che la vigilava moltissimo per timore della sua salute, non ne avesse moderato un poco il fervore, andando ella personalmente, o mandando qualcuno dei fratelli o sorelle a intimarle di interrompere un poco la lunga adorazione, o di con­tinuarla seduta”. (Pagina 24 del Diario)
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“II sacrificio da voi compiuto e che vi costò tanto, credetelo pure che fu piena­mente conforme alla volontà di Gesù ed ora state più tranquilla e quieta per meglio ascoltare la voce del Signore. Dalla solitudine interna del vostro cuore nessuno vi potrà distogliere e nessuno potrà impedirvi di restarvene nella clausura santa della Piaga del Cuore di Gesù. Là dentro ci sarà per voi sempre una cella di adorazione.
Intanto ora restatecene in tutto e per tutto sotto l'obbedienza dell'ottimo Don Sani, e tornerete quando l'obbedienza ve lo imporrà... Gesù vi mira con occhio vigile e vi prepara la via che dovete percorrere senza angustie ed agitazione, ma seguendo docilmente la sua scorta fedele.
Io vi benedico ben di cuore e vi auguro che possiate sempre corrispondere alla volontà di Gesù, nel cui Cuore sacratissimo ci troveremo sempre. Gradite i nostri saluti e raccomandateci a Gesù”.
Vostro in Gesù Cristo Don FRANCESCO    BARELLI    (Pagina 46)

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   “L'esecuzione poi delle fatte immolazioni non tardò in farsi sentire. Giannetta così la descrive : " O Gesù ! Invece di sentire amore, passo le ore a' tuoi piedi (era tempo di Qua­ranta Ore nella Chiesina delle Adoratrici perpetue) fra l'ira che m' invade e la bestemmia che mi muore sul labbro, pa­rendomi che la lingua non sappia articolare e profferire che questa. Oggi le mie ore di adorazione sono state penosissime. Tentazioni in tutti i modi e bestemmie proferite al mio orec­chio da ambe le parti con grande furore, ma con tanta mia pena udite. Sentivo tutta la rabbia satanica infusa nell'anima mia, e odio contro il mio Gesù, specialmente al suo caro Sa­cramento verso cui in altro tempo mi sento divorata e distrutta dall'amore. Nella mia mente passavano torbide immagini, e l'incredulità verso quel Sacramento aumentava in me con tanta mia pena. Gesù oggi ha reso tutti i miei sensi penanti e tutto ciò che forma il mio capo e sensazioni di esso tutto un tormento e di tale atrocità che mi sentivo impazzire." (Pagina 96)
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" Nelle ore del pomeriggio, stando in adorazione avanti a Gesù, non ho trovato che penalità in ordine alla mia fatta offerta. Mille cose mi si presentavano di cibi e di bevande per stimolare le brame della mia sensualità, recando gran pena alla mia anima combattente. Gesù mi ha fatto conoscere quanto veniva offeso in tutte le parti del mondo dagl'intem­peranti ed ebbri di liquore o di vino, e come questi eccessi muovono all'ira, alla rissa, a non rispettare più la carità ed anche incitano all'omicidio”. (Pagina 97)
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   “Io seppi pure da Giannetta che stando ella in adorazione notturna, sopratutto quando era probanda nel Monastero delle Adoratrici perpetue, le anime le avevano più volte fatto sen­tire i loro lamenti e le avevano scosso e fatto risuonare all'o­recchio il S. Rosario, acciò si ricordasse di loro.
   E a proposito delle Piaghe di Gesù e del Sangue Pre­zioso uscente da esse, viene qui l'opportunità di parlare di una pia usanza che Giannetta ebbe sempre, cioè di succhiare le dette Piaghe e assorbirne il Sangue pei peccatori e le anime purganti e di cui fa cenno nel suo diario dopo la rela­zione della visione precedente”. (Pagina 110)
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   13 Febbraio 1903 " Stamane nell'ora di adorazione, venen­domi il pensiero delle mie sorelle monache, sentiva in me una sete ardente di essere come loro, pensando che nella Religione si fanno sante. Gesù così mi ha detto: — Io ti voglio santa e devi essere santa, ma santa fra le pareti domestiche. Io serbo in secreto la mia pregiata gemma a gloria del mio Cuore. Ti chiamai dal chiostro con tanto tuo dispiacere e sacrificio, perché tale era il mio volere. Tu eri da me eletta ad essere la totale e universale vittima, e perciò dovevi sacrificare anche la Reli­gione. Guai se la Religione non fosse stata per te un gran sacrificio per sempre più immolarti a Dio, affine di renderti quella vittima universale che sempre rinunzia e immola per tutti i secreti fini di Dio e chiama quei santi beni sopra altre anime ! — (Gesù mi ha fatto più volte e mi fa conoscere che in cambio di quei beni sacrificati, chiamerà certe anime mon­dane alla vita del Chiostro”.) (Pagina 112)
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  " Come amante adoratrice ti stringo al mio Cuore Eucaristico, perché sii una sentinella fedele nell'adorazione perpetua e mai assopisca per languore l'amor tuo. Brucia come un serafino, né mai ti allontanare da questo Cuore. Adora giorno e notte e non cessare di riparare per tanti che lo offendono con ogni sorta di peccati. Resta qual braciere ardente avanti al mio Cuore dimenticato. Entra in questo Ciborio santo ove si cela il tuo Amore Sacramentato. Entra e cercami in ogni Tabernacolo. Ovunque tu ti volga è il mio Cuore prigioniero. " (Pagina 131)
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E bene aveva ragione il direttore di Giannetta di dire : Pensate però, o figlia, che il demonio, invidioso com'è del profitto spirituale delle anime, non vi risparmierà quegli as­salti, ond'esso in mille guise, in mille fogge vi farà patire..." Infatti in quello stesso giorno i demoni, inferociti contro i voti di Giannetta, andavano grida e facevano strepito intorno (Pagina 133) a lei, come scrisse al sullodato direttore, ed esclamavano : “ Oh voti !... Oh legami !... Noi ti strozzeremo e saranno tali gli assalti che ti daremo, che nessuno potrà liberarti e resterai vittima nostra e non di chi noi tanto odiamo. Così dicendo (riferisce Giannetta) mi strinsero alla gola, sembrando voles­sero affogarmi senza pietà. Maledicevano le mie sette catene, le condannavano, e se fosse stato loro dato avrebbero distrutto anima e catene insieme. Quella vittima... dicevano, quelle offerte... quelle sortite a quel Cuore... quelle adorazioni... ahi quanto ci rubano... In quanto abbominio ci sei per que­gli atti umilianti... tu inveisci il nostro furore. Per ciò ti ten­deremo lacci in ogni cosa più santa e ti sarà difficile riuscire nell'umiltà, perché ti faremo restar vittima intera della più spirituale superbia. Noi ti trascineremo al luogo delle nostre condanne. Là non amerai più quel Cuore, ma unita a noi sarai costretta a maledirlo e perseguitarlo coll'odio e la be­stemmia e col più infernale furore. " (Pagina 134)
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   " No, codardi ed audaci, rispondeva Giannetta ; affidata in Gesù Crocifisso e da Lui assistita, nulla potrete contro di chi a vostro dispetto ama, adora e maggiormente si sacrifica ed è pronta a sostenere ogni sorta di tormenti, che venir meno a quelle promesse che ora ha fatto e che a vostro mal­grado rinnova. Vittima sacra al Divin Cuore nell'atto il più perfetto mi lego e mi accingo ad essergli sempre e in tutto più fedele nell'amare e adorare, assumendo di farlo anche in vostra sostituzione e rendergli quell'amore, quella lode e quella adorazione che aspetta da ogni creatura e che Egli assolutamente merita. Sono vittima di quel Cuore, sono legata alle sue forze d'amore, e non temo le vostre infernali potenze." (Pagina 134) 

martedì 26 novembre 2019

Ciclo fotografico sul SANTUARIO di OROPA (BI)


Ciclo fotografico sul Santuario di Oropa (BI)





Non par vero siano passati quasi 52 anni
da quel primo schizzo fatto con l’inchiostro china,
basandomi su di una cartolina...

La tecnologia avanza
e così adesso mi trovo ad usare
una tavolozza telematica,
che non ha l’agilità d’un pennino,
ma ti consente ugualmente
di appendere nella Pinacoteca del Cuore
scorci che non vorresti mai dimenticare...
Quella che segue è la versione fotografica,
che a mio avviso fa meno… sognare!


IL NUOVO SANTUARIO 
Sembri il coronamento naturale
e le montagne stesse ribadire
sanno che sei la gemma del lor core!


LA CUPOLA DEL NUOVO SANTUARIO
Mi sento risucchiare verso il Cielo,
scordando le meschinità terrene...


IL VECCHIO SANTUARIO
Tu prediligi un aspetto dimesso.
Basta varcar la soglia per sentire
il caloroso abbraccio di Maria!


LA FONTANA AL CENTRO DEL PIAZZALE
Fontana, salutare calamita
d’ogni assetato spirito che cerchi
superno refrigerio sulla terra!


UN NIPPONICO SCORCIO 
Per una giapponese a quest’altezza
bere dell’acqua dal sapor mariano
diventa vitamina per la Fede!


UNO SCORCIO GRANDIOSO
Nessun Palazzo Imperiale si può
fregiare di cornice sì grandiosa!


AIUTO FRATERNO
Una disabile viene portata
con la sollecitudine di chi
nel sofferente sempre scopre il Cristo!


LA STATUA MARIANA NEL NUOVO SANTUARIO 
Vergine, certamente una cornice
grandiosa ti circonda, eppur ti voglio
fare una confidenza: preferisco
quella dimessa del vecchio Santuario!


LA PIETÀ
Vergine, tu sai sempre sussurrare
al martoriato Figlio le parole,
che paion affrettar il suo risveglio
dopo gli orrendi strazi del Calvario...


UNO SCORCIO
Sa questa Cittadella di Maria
primaverile volto pur mostrare
quando la bacia il sole del mattino!


VERSO IL SANTUARIO NUOVO
M’affascina lo scorcio: par lo specchio
di questa faticosa ascesa in Cielo...


L’OROLOGIO DEL VECCHIO SANTUARIO 
Mi son goduto il lieto scampanio
dell’Angelus. Ti guardo con la gioia
di chi puntuale sa lodar Maria!

 

SCORCIO MAESTOSO
Torno a guardarti, Cupolone fiero
d’esser il più svettante sul livello
del mare in quest’Europa ancor cristiana...


VISIONE D’INSIEME
L’occhio giammai si sazia di bearsi:
è tanto affascinante questo scorcio
coi nitidi riflessi dell’eterno!


IL VECCHIO SANTUARIO
Santuario, sai celare ben l’età:
il manto di Maria garantisce
una longevità più rifulgente!


UNO SCORCIO 
Potrebbe pur sembrar questo Santuario
una fortezza, fiera solamente
di protezione che venga dal Cielo!


COMIGNOLI 
Comignoli, rivive questo core
in mezzo a tanto freddo, sol bramando
d’assidersi vicino a un focolare!


SBIRCIANDO TRA IL FOGLIAME
Sbirciando tra il fogliame, al sol vedere
spuntar il Santuarietto questo core
dimentica il naufragio e già sospira
d’entrar nel porticciuolo di Maria!


IL CIMITERO MONUMENTALE
Chi non vorrebbe riposar quassù
in tanta pace sempre coccolato
dalla montagna col materno abbraccio?


UNA DELLE CAPPELLE 
Quanto vorrei ridarvi quel fulgore,
che seppe i pellegrini affascinare,
facendo lor rivivere gli eventi
sì basilari della Redenzione!


ULTIMO SCORCIO 
Sembri davvero prua ardimentosa,
che sfidi le tempeste della vita,
sol confidando nel superno aiuto!

(Ponderano 10-2-2018), P. Nicola Galeno

IL PRESENTE CICLO, IN VERSIONE PITTORICA, LO POTRETE TROVARE IN QUESTO STESSO SITO AL SEGUENTE LINK:

BENVENUTO|

Il Paradiso non può attendere: dobbiamo già cercare il nostro Cielo qui sulla terra! Questo blog tratterà di argomenti spirituali e testimonianze, con uno sguardo rivolto al Carmelo ed ai suoi Santi