Nonostante il Primo Testamento e l'Alleanza, al
tempo del Battista, pare che la storia dell'uomo corra su una via parallela a
quella di Dio; quasi fosse diventata una presenza tra le tante: il commensale
sconosciuto al tavolino di un fast-food a cui fare posto togliendo il cappotto
dalla sedia libera o, al più, quella divinità da pregare nelle feste importanti
perché "da noi si usa fare così".
Al tempo di Giovanni, Dio non era più vero o
importante di un qualunque essere umano, nato per occupar spazio e per chiedere
"permesso?" a chi lo precede. Solo con l'avvento del Dio Gesù Cristo
le strade si sono finalmente incrociate, non solo perché Dio si è manifestato
all'uomo diventando parte attiva del suo vissuto, ma perché Dio si è fatto
uomo. Le strade di sono incrociate: la via umana e la via divina diventano una
sola via, quella della salvezza.
Giovanni
grida nel deserto di un'umanità sorda:
Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri!
Ogni burrone sarà riempito, ogni monte e ogni colle sarà abbassato;
le vie tortuose diverranno diritte e quelle impervie, spianate.
Egli spera che, dopo il miracolo dell’incarnazione, qualcuno faccia quello
dell’accoglienza, perché fintanto Dio cammina accanto all'uomo non potrà fare
molto di più di quel che ha già fatto; bisogna che gli cammini dentro…
Sia lodato Gesù Cristo.
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