In questa Quaresima abbiamo avuto modo di assistere
ad eventi straordinari. Papa Benedetto XVI si è dimesso, c’è stato poi il
Conclave, con una ridda di supposizioni su chi avrebbe potuto essere il
successore di Pietro. Non abbiamo tenuto conto che è lo Spirito Santo a
soffiare nelle menti dei Cardinali, per la scelta del nostro Pontefice. Finalmente
la fumata bianca, e un gesuita, di origine italiana ma radicato in Argentina, è
stato scelto come Vicario di Cristo in terra. La sua semplicità di linguaggio
ci ha colpiti e commossi; il nome che ha voluto portare, quello di Francesco, è
rivestito di un grande simbolismo.
Ora abbiamo un Papa che farà Quaresima con noi ed
esulterà con noi il giorno della Pasqua del Signore.
Mai, come in questi tempi, ho sentito parole di
sfiducia, di indifferenza o addirittura contrarie a Benedetto e a Francesco.
Permane una gran confusione in testa alla gente,
anche a quella che si definisce cattolica, ma che forse non ha ben compreso il
messaggio evangelico del Signore. Qui riporto quanto mi è stato scritto da
persona colta ma, essendo di idee progressiste, speranzosa che questo nuovo
Papa possa cambiare qualcosa. La porto ad esempio, poiché tanti hanno espresso
la stessa opinione.
“Questo
Papa a me piace. L’idea della chiesa dei poveri – sarebbe anche ora. Magari
anche una chiesa pro diritti civili, diritti delle donne, aborto, nozze gay
etc. Speriamo bene.”
E’ questo che si attendono i
cattolici? Mi chiedo se hanno mai fatto proprio il Vangelo, mi chiedo se hanno
mai compreso il sacrificio della Croce di Gesù, per la salvezza dell’umanità.
Allora, a chi mi ha scritto, ho risposto con queste parole:
“La scristianizzazione tende a perseguitare, anche attraverso
calunnie, gli uomini di Chiesa, compresi i Papi. Questo accade anche nel mondo
cristiano, non solo in quello ateo. Manteniamo le debite distanze tra Chiesa
Cattolica, che segue gli insegnamenti di Cristo, dallo Stato laico. La Chiesa
non avallerà mai l’aborto, poiché va contro il 5° comandamento: non uccidere. E
neppure andrà contro la Bibbia, Dio disse infatti: “andate e moltiplicatevi”,
cosa impossibile per una coppia gay. Mentre difende da tempo i diritti delle
donne e continua ad occuparsi sempre più seriamente dei poveri. Gesù disse agli
Apostoli: siate NEL mondo, ma non siate DEL mondo.
Se la Chiesa si adeguasse al mondo, non sarebbe più la Chiesa che
Cristo ha voluto, quando disse a Simon Pietro: “Cefa tu sei Pietro e su questa
pietra fonderò la mia Chiesa”. Tutte le altre richieste da parte del mondo,
affinché la Chiesa cambi, sono richieste che provengono da Satana, per
confondere l’uomo, affinché si allontani dalla via diritta che ha tracciato
Cristo. Chi si è discostato dalla Chiesa, o dalla religione cattolica, non può
pretendere che la Chiesa cambi secondo i suoi desideri. Chi rifiuta quanto la
Chiesa chiede ai suoi figli, non interferisca in ciò cui ha rinunciato. E lasci
che la Chiesa continui a portare avanti la Buona Novella, perché per questo è
stata voluta dal Figlio di Dio.
Vi domanderete come quanto detto sopra, possa riguardare il
periodo Pasquale. Lo riguarda molto da vicino. Un buon cristiano cattolico ha
il dovere di dare fiducia al Papa, poiché eletto su guida ed ispirazione dello
Spirito Santo. Se Papa Francesco è stato eletto in periodo quaresimale, a mio
avviso ha un rilevante significato nella Storia della Chiesa. Gesù ha sofferto
allora, nella sua Passione, e sta soffrendo ora, in questi tempi che paiono
voler cancellare il cristianesimo. Come?
Col dubbio su molte verità della Chiesa, un male subdolo che
s’insinua perfino nelle persone di fede, e sta inquinando il pensiero dei cattolici.
Con l’apostasia di tanti, troppi cattolici, che rifiutano di
voler appartenere alla Chiesa.
Ma la più subdola di tutte, è quella convinzione sempre più
strisciante anche tra i cattolici, che la Chiesa possa modernizzarsi attraverso
l’accettazione dell’aborto, dei matrimoni gay, del divorzio, e di
quant’altro, definito comunemente
“diritto civile”.
Per questo ho risposto in modo inequivocabile a quella persona
che mi ha scritto quanto sopra. La Chiesa non può e non deve cambiare, non può
camminare con i tempi attuali, che sono dissacranti nel modo più difforme: la
perdita dei valori, la disgregazione della famiglia, il poco o nullo rispetto
per la vita (aborto, eutanasia). Gesù Cristo ha predicato altro, ha lasciato il
suo testamento attraverso il Vangelo, ha accettato la condanna alla croce, per
salvarci, non per distruggerci. E la Chiesa, se vuol essere coerente con gli
insegnamenti del suo Fondatore, non può modificare di una virgola la Parola.
Forse dure queste mie espressioni vi parranno forti, ma in
qualche modo vorrei evidenziare l’enorme differenza che corre tra l’essere
misericordiosi, caritatevoli, accoglienti verso chi ha problemi esistenziali, e
avallare richieste che non sono conformi al volere del Signore. La Chiesa non
ha mai voltato le spalle ai divorziati, ai gay, a chi ha voluto o dovuto subire
un aborto. La Chiesa è spiritualmente vicina a tutti loro, ma non può cambiare
una Aleph, una lettera dell’alfabeto riguardo alla Buona Novella.
Dice Giovanni:
“Venne fra la sua gente, ma i suoi non l'hanno accolto” (Gv
1,11). L'intera vita di Cristo sarà sotto il segno della persecuzione. I suoi
condividono con lui questa sorte [Gv 15,20].
E la Chiesa la sta condividendo ora. Perseguitata dagli
oppositori di Cristo, o del Papa, ma perseguitata anche da richieste infide e
assurde, affinché la Parola possa essere modificata ad uso e consumo dell’uomo,
a scapito di Dio.
Preghiamo, preghiamo tanto in questa Settimana Santa, affinché
non ci facciamo irretire da idee tendenziose, e possiamo rimanere forti come
roccia, con fede rinnovata, incuneati nella Chiesa, di cui siamo figli, grazie
al Signore nostro Dio. Sono
infatti persuasa che la richiesta di rinnovamento cui dare adesione, non sia lo
stravolgimento nella Chiesa, ma un rinnovamento del cuore, il ritornare alle
origini del cristianesimo, il ripercorrere i passi di Gesù, per scoprire che
ogni parola del Messia è in difesa totale dei diritti dell’uomo, dal suo
concepimento fino al termine della vita terrena. Ma non basta: Gesù ci ha
offerto la Vita oltre questa esistenza mortale, e ce ne ha dato prova, morendo
e risorgendo per noi. Testimoni sono stati i suoi Apostoli e Discepoli, ai
quali dobbiamo credere, pena non essere credibili noi stessi.
Buona Pasqua!
Danila Oppio
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