Diceva Gesù: chi ha, dia a chi non ne ha. Prendetevi cura delle vedove, degli orfani...
Gli Apostoli, nella primitiva Chiesa, hanno messo in pratica questo insegnamento: ognuno di loro metteva a disposizione della comunità, quel che aveva. L'ammontare, veniva equamente suddiviso tra di loro, a seconda delle effettive necessità. Credo che Il Capitale di Carlo Marx abbia preso spunto dal Vangelo, tutto sommato, suggerendo una equa spartizione del capitale, nella società. Il mio, non è un inno al comunismo, poiché quella corrente politica non è mai stata aderente alla filosofia marxista.
Mi pare che, come vanno le cose da anni, si sia tornati al tempo del feudalesimo, quando erano i poveri a sostenere i ricchi: col loro lavoro non retribuito, o mal retribuito, con le tasse che erano costretti a pagare, togliendo perfino il pane di bocca alle loro famiglie, per far fronte al versamento delle gabelle richieste dagli esattori per conto dei signorotti del luogo.
Cosa è cambiato oggi? Di quale democrazia stiamo parlando?
Ci sono leggi che andrebbero modificate in modo sostanziale. Quelle per esempio, delle condanne verso gli evasori fiscali, che non sono la povera gente, i lavoratori, ma coloro che vivono agiatamente: i ricchi.
I lavoratori, i pensionati vengono tassati alla fonte. Nulla sfugge all'erario. E le aliquote sono ingenti, quasi dimezzano le paghe e gli stipendi dei lavoratori dipendenti.
Ora, pongo una situazione eclatante, che dovrebbe essere presa seriamente in considerazione dagli uomini di governo.
Il lavoratore dipendente, a suon di estenuanti sacrifici, riesce a risparmiare una piccola cifra che deposita in banca, al fine di poter acquistare una casa, per evitare di dover pagare l'affitto, vita natural durante, e per lasciare un tetto alla propria famiglia.
Lo stipendio, come dicevo, è già tassato alla fonte, perciò mi chiedo per quale ragione sul deposito bancario nato da grandi rinunce (niente vacanze, niente accessori all'ultima moda, niente spese superflue insomma, ma solo lo stretto necessario per vivere dignitosamente) devono gravare altre tasse.
Così perché dovrebbe esistere l'IMU, sulla prima casa che, se il lavoratore ha potuto acquistare, è stato merito di una vita basata sul risparmio e sulla quale grava un mutuo comprensivo di forti interessi?
Parliamo della seconda casa: se si tratta di uno sfizio, ovvero l'acquirente ha denaro sufficiente per permettersi il lusso di una casa al mare o in montagna, giusto pagare una tassa. Ma se la seconda casa proviene dall'eredità dei genitori, che a loro volta si sono sacrificati per poter dare un tetto ai figli, e lasciar loro un aiuto per tirare avanti, visti i tempi, di tasse non se ne dovrebbe parlare.
Recuperate, cari governanti, i quattrini degli evasori! Ma lasciate in pace i poveri e sempre meno lavoratori stipendiati e pensionati, che già si barcamenano per per arrivare a fine mese.
La Chiesa deve martellare su questo problema, non in modo soft, dicendo che comprende le fatiche e le sofferenze delle famiglie colpite da disoccupazione, da cassa integrazione, da mille altri problemi tutti conseguenti ad un cattivo governo. Le piccole e medie aziende chiudono, o portano la loro attività all'estero, lasciando disoccupati migliaia di lavoratori e portando nella crisi più nera tutta l'economia italiana. Se il denaro non circola, è perché non ne esiste quasi più, nelle tasche degli italiani, da far circolare. Quindi manca la compra-vendita anche degli articoli di primaria necessità, non solo di quelli che il boom economico dei decenni scorsi, ne ha permesso l'accesso, ovvero ai beni di consumo non proprio necessari, anzi, decisamente superflui.
Insomma, cosa sarà mai l'IMU, a confronto di tante ingiustizie a livello economico che gravano sulla nostra Nazione e sui suoi abitanti?
Spero che il prossimo governo vari leggi eque, in tutti i settori. E che si impegni a risanare il bilancio, e che con somma onestà, ogni uomo politico riduca i propri appannaggi.
Danila Oppio
Che dire di questo pensiero, cara Danila!
RispondiEliminaDa pensionato, ma anche da parte dei lavoratori normalmente pagati, che sono sempre meno, posso dire o chiederti se, nel nostro paese, esiste una giustizia, intesa come quella di cui tu parli. Per me, MAI, e i risultati si vedono e si sentono ormai da decenni, ovvero da quando siamo diventati repubblicani. Attenta, non è che invidio o penso ai tempi precedenti, vedi fascismo e anche regno italico, ma poichè la nostra Costituzione è basata sugli stessi prinncipi che tu enunci, questi, ahimè!, sono stati sempre dimenticati se non abbandonati, da tutti i governi, dal 1947 ad oggi. Ed oggi ancora peggio, visto che ognuno pensa a se stesso, proprio come fanno i nostri governanti
senza vergogna, senza pudore.
Un caro saluto
Gavino
Grazie per il commento, Gavino, con arricchisce l'articolo! Tutto vero quel che dici! E le elezioni appena scrutinate, hanno dimostrato che gli italiani non sanno dove andare..hanno le idee confuse, danno ancora i loro voti a quella persona che ha, per vent'anni, portato discredito al nostro Paese. L'ignoranza politica, in Italia, regna sovrana, ed è l'unico regno che ancora comanda da noi!
RispondiEliminaTu speri, cara Danila, ed oggi, osservando i fatti, ti dico che anch'io OSO SPERARE perché credo in Dio, e sperare malgrado tutto. Ogni cosa mi è chiara, si dispiega davanti a me spietatamente e peggio dell'età che incalza con tutti gli annessi e connessi mi stronca la coscienza.
RispondiEliminaChe tristezza. Dal minimo al massimo sono talmente in adorazione del dio denaro da avere perduto la dignità umana a livello mondiale.
La campagna elettorale è stata verggognosa, li guardavo sorpresa: che maleducati.
Le eccezioni sono troppo poche per dare aria. Questi però non sono scemi, non è possibile che non prevedessero dove andavano a sbattere. Era lampante.
Giovanbattista Vico docet: la storia si ripete.
Per il momento stanno arginando i nonni con la propria pensione, gli crescono i figli e poi ognuno prende la propria strada, i vecchi da soli e i nipotini alle festicciole.
Parole sante, Mimma...concordo pienamente!
RispondiEliminaMa la speranza è l'ultima a morire, e noi continueremo a sperare che certe menti vengano illuminate, se non da Dio, perché magari non credenti, almeno da una coscienza rinnovata! ( e noi sappiamo che nella coscienza vi si trova il dna di Dio!)
Un bacione
Danila