Ciclo su Ricordi della Primavera nipponica
E’ indiscutibile che all’arrivo della primavera
si facciano più struggenti i ricordi
di quella che ero abituato a vedere
nella mia Isola del Kyushu
(Giappone sud occidentale)
con quasi un mese di anticipo
rispetto a quella milanese.
Tanto più ora che il confino imposto dal contagio
ci impedisce praticamente di uscire.
Non mi resta allora che sfogliare
l’albo dei ricordi...
Non posso comunque non rivolgere
una doverosa preghiera di suffragio
alle tante vittime del corona virus.
PRIMAVERA
Giorno di primavera sulla carta.
Perdura il crudo inverno del dolore
in questa sì ridente Lombardia...
CANDORE
Ripenso con frequenza a quella frase
dettami da un’anziana bolognese,
che amava stare dietro ai tanti fiori
del suo giardinetto. Mi sembrò
che avesse le traveggole: “Bisogna
apprender a parlare con i fiori!”.
Catapultato in Giappone dovetti
darle ragione. Quella società
ama viver dai fiori circondata.
Scendevo ogni mattina nel giardino
per dialogare coi fiori: chiedevan
d’esser immortalati da una foto!
PALLIDO ROSSORE
Un pallido rossore... Cosa celi?
Lo sai: con me puoi sempre confidarti!
FULGORE
Magari la mia bocca fosse sempre
felice annunciatrice della sola
Parola, che davvero può salvarci!
GIOCONDI
Quando vi scorgo sempre mi ripeto:
“Impara a rifuggir dalla ribalta!
Ama il nascondimento, consolato
dal fatto che ti veda sol Iddio!”
RIDENTI
A star con voi c’è sempre sol un rischio:
TIMIDEZZA
Mi sembri alquanto mogio. Tu non devi
arrenderti all’innata timidezza.
Non vedi che ti schiudo tutto il core?
IL CASTELLO DI KOKURA
Anche soltanto un sakura fiorito
sa diventar il tuo fiore all’occhiello!
IL CASTELLO DI KOKURA
Ringalluzzir si sente quel Castello,
da sakura fioriti inghirlandato!
SGARGIANTE
É questo dolce viso sì sgargiante
che sa calamitar tutti i miei baci!
PALLORE
Sembri una zitellona, ma non scordo
quand’eri un’avvenente giovinetta.
Sapesti l’avvenir sacrificare
per meglio assister la tua Mamma inferma.
Vivi la dignitosa tua vecchiaia!
AMMICCANTE
Capisco tanto cruccio. Tu sei basso,
ma sa il profumo e pur il tuo fulgore
spingermi ad abbassarmi verso te!
SVETTANTI
Magari vi potessi somigliare,
puntando celermente verso l’alto
per meglio incrementare la bontà!
FRANCHEZZA
Adesso finalmente ti capisco:
m’apristi tutto il core con franchezza!
CIVETTUOLI
Da veri civettuoli voi cantate
soltanto un ritornello: “Se venite
accanto a noi, vi bacia primavera!”.
CONFIDENTE
Lo so come sei fatto. Debbo sempre
solo in punta di piedi avvicinarmi
per ascoltare tutti i tuoi segreti...
FESTOSI
E’ questa vostra gioia contagiosa.
Lo stesso Cielo sosta a contemplarvi
avvinto dai rosacei colori!
RISERVATO
Sei sempre così tanto riservato
da somigliar ad antico castello
ove s’entra soltanto quando abbassan
quel cigolante ponte levatoio...
GIOIOSI
Al sol vedervi credo che voi siate
la più gioiosa nidiata del mondo.
Beate le famiglie nelle quali
risuona un cicaleccio sì fraterno!
RAFFINATO
Lo so che serbi sempre un raffinato
stile di vita, ma le dita sanno
soltanto ritoccare sbavature
che nuoccion alla tanta tua beltà!
SPENSIERATI
Sembrate degli uccelli spensierati,
che sanno cinguettar al Creatore
la gioia per il dono della vita!
PREMUROSE
Sapete che voi tutte somigliate
a premurose boccucce, che a stento
si sanno trattener dal sussurrare
a quest’orecchio tanti segretucci?
REGINETTA
Da vera reginetta vuoi che tutti
ti faccian sempre un riverente inchino!
(Milano 21-3-2020), Padre Nicola Galeno
NDR: a questa meravigliosa carrellata floreale con florilegi poetici di P.Nicola desidero aggiungere una nota su sakura.
Ogni anno durante l’Hanami i giapponesi festeggiano il fiore di ciliegio, detto Sakura, uno dei simboli più noti di questo paese. La fioritura inizia a Okinawa a gennaio raggiungendo Kyoto e Tokyo tra marzo e aprile. Successivamente arriva alle altitudini più elevate nel nord del paese. Esiste una gran varietà di fiori di ciliegio in Giappone di cui la più famosa prende il nome di Somei Yoshino, con caratteristici fiori bianchi e sfumature rosa pallido, che fiorisce e sfiorisce nel giro di una settimana.
Perché il fiore di ciliegio è tanto amato dai giapponesi non solo per la sua bellezza ma anche per la sua caducità. Fiorisce infatti appena qualche giorno. Durante l’Hanami viene rivolta attenzione a questa particolarità, i fiori che cadono dagli alberi di ciliegio suscitano infatti un velo di commozione e malinconia ricordando a chi li guarda che anche la vita, in fondo, è fugace. E in questo periodo lo stiamo apprendendo dalla falce del CoronaVirus che sta mietendo tante vittime.
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