Ciclo sul M° Don Luigi Guida (1883-1951), vanto di Massaquano di Vico Equense (NA)
Testo di Francesco Saverio M. D’Aria S.J. Musica di Don Luigi Guida
LA VESTE DELLA VERGINE
Vergine, nel guardar quella tua veste
davvero sontuosissima, mi sento
come il tuo Pargoletto tanto fiero...
Saper che fu la mano della Mamma
a ricamarla con finezza estrema
m’invoglia a stender arie melodiose!
SCHERZO DA PRETE
In quel Teatro del Conservatorio
de L’Aquila si sente il gran ciarlare
d’un gruppo di suorine giunte prima...
E’ la platea ancora semivuota
e nell’attraversarla col suo passo
di sempre frettoloso sa il Maestro
con aria assai sorniona domandare:
“Ma che ci fate, Suore, in questo luogo?”.
“Come? Non ci dirà che lei non sappia
che fra mezz’ora tiene il suo concerto
il gran Maestro Guida?”. Stralunato
le guarda il sacerdote che commenta:
“Mi pare di conoscerlo, sì, sì...
Si tratta di un pretonzolo che viene
dalla montagna. Tolgo il mio disturbo!”.
Si guardano le suore imbarazzate
in volto, ma quel prete non c’è più...
Salvo a vederlo sol mezz’ora dopo
salire per dirigere l’orchestra!
FONTE D’ISPIRAZIONE
Terra, per me tu resti sempre il primo
strumento sì ricolmo di mistero...
M’incantan le tue corde musicali:
il vento, gli animali, i ruscelletti,
gli uccelli... Sono lor la dominante
nota di questa danza universale!
APPUNTAMENTO
Il bimbo grandicello di quell’uomo,
che venne dai nazisti deportato,
aspetta trepidante che lo chiami
un prete senza farsi mai notare
dagli altri. La sua mano scivolare
fa sempre in quella tenera del bimbo
dei soldi per l’acquisto di cibarie
per questa famigliola sì provata...
E questa Provvidenza durò un anno!
IL CACCIATORE
É strano questo prete che rifiuta
un rinomato incarico a New York
perché non vuol staccarsi dalla terra
natia... Quando torna a Massaquano
par riscoprir la vera libertà!
Appende la sua tonaca alla porta
e sempre in compagnia dello schioppo
da caccia lui perlustra della valle
gli angoli più impensati... Raramente
torna con qualche misera quaglietta!
Eppur il suo carnier è sempre pieno
di suoni e di profumi naturali
che sanno tante musiche ispirar!
ALBA
(Commento all’omonimo brano sinfonico)
Timida sorge l’alba ed i mortali
ancora son nel sonno sprofondati.
Soltanto la Natura par sentire
il fremito di vita che la luce
porta con sé. Già s’ode un cinguettio
che par cercar aiuto all’altro ramo
donde risponde una fraterna voce...
Il dialogo par farsi più serrato
a mano a man che il cielo si colora
di venature splendide donando
il benvenuto al sol del nuovo giorno!
SUGGELLO
A volte pur un canto diventare
può d’un artista il migliore suggello!
STUPORE
Sapesti dar ai canti un religioso
senso che colma il core di stupore...
ESTRO
Vergine, quanto godi nel sentire
il popolo che canta le tue lodi
con il sapore della nostra terra
grazie all’estro di un umil Sacerdote
che sempre dalla fama rifuggì!
TEATRO
Giaccion composizioni negli archivi
che vennero eseguite solamente
nell’intimo teatro del suo core...
ASSILLO
Vergine, fu l’assillo della vita
fare vibrar il core dei fedeli
con questi canti, frutto dell’Amore
a chi donarci volle il Salvatore!
DELL’AURORA TU SORGI PIÚ BELLA
A forza di guardar stupende aurore
e stelle rifulgenti nacque in core
la voglia di cantar la vera aurora
e stella sì lucente di Maria!
SERENATE
Si fanno serenate a creature
ed io non dovrei schiuder il core
a lode sì fiammante di Maria?
L’ADDOLORATA
Vergine, nel guardare quel tuo core
da sì crudele spada trapassato,
spontanea la mano sa cercare
sulla tastiera suoni riverenti
che facciano riviver il dolore
di Madre addolorata innanzi al Figlio...
IL DESTINO DEL PRECURSORE
Giovanni, penso sempre al tuo destino
di Precursore... Pure l’arte mia
conoscerà siffatte traversie.
Quantunque venga poi dimenticato,
saprò serbar nel cor inalterato
il suono della voce che dal Cielo
conferma la divina compiacenza!
IN MEMORIA DI DON LUIGI GUIDA
In questa Chiesa , dove pur dall’alto
si può sentir dell’onde il mormorio,
riposa il Sacerdote che cantore
fu sempre della Vergine Maria…
Le sue dolci note ancor vibrare
fanno di commozione il nostro core!
LA SCOMPARSA DI DON LUIGI GUIDA
Volesti da noi tutti accomiatarti
senza neppur un segno di rilievo:
né manifesto funebre né fiori...
Sapesti somigliar a melodia,
che torna prepotente alla memoria,
benché non ne ricordi le parole
e il nome dell’autore: sai soltanto
che lascia tanta gioia nel tuo core!
(Montechiaro 4-12-2011), Padre Nicola Galeno
Foto desunte dal libro scritto dal parente Don Antonio Guida. PN
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