mercoledì 2 gennaio 2013
ANNI VECCHI E VECCHIE BEFANE
<Ah, ah, ah, il 2012 non è ancora finito e già cerca moglie> disse una befana rattrappita alla sua compagna di tavola nell’elegante sala da pranzo dell’ospizio in collina dove vivevano ricoverate ognuna col suo sacco di carbone, residuato di tempi migliori, le calze spaiate e i giocattoli fuori moda che nessun bambino voleva perché ormai tutti riforniti di computer, tablet e telefonini.
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BENVENUTO|
Il Paradiso non può attendere: dobbiamo già cercare il nostro Cielo qui sulla terra! Questo blog tratterà di argomenti spirituali e testimonianze, con uno sguardo rivolto al Carmelo ed ai suoi Santi
Ah, Domenica, hai fatto venire voglia anche a me di stare sulla Gazzetta delle Favole.
RispondiEliminaAngela Fabbri
Ed io vengo con te, Angela!! Mimma è davvero fantastica nel poetare e raccontare fiabe moderne!! Ed io le leggo molto volentieri, e le "rubacchio" per postarle su questo blog! Col suo permesso!
RispondiEliminaCiao Mimma! ti voglio bene!
Ah, ah, ah, mi sono divertita indegnamente a scrivere questa storia, difatti metterò un post nuovo (già pronto) soltanto giorno sette. Per il momento ce la spassiamo.
RispondiEliminaAlla fine anche le Befane meditano! e fanno bene!
RispondiEliminaE i "befani" ovvero noi uomini?
Che vergogna! non riusciamo a far niente se non demandare a voi donne, fatte di altra e diversa umanità.
Grazie per questa favola vera, Domenica
Ciao
Gavino
Grazie per la tua presenza, caro Gavino, sono contentissima di avervi divertito un po'. Sì, in qualche modo sotterraneo, ma non troppo, è una favola vera, dove ognuno fa la figura che merita: maschi e femmine.
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