Ho ricevuto l'immagine di Ecce Homo da Padre Nicola. Questo quadro si trova presso le monache Domenicane di Sorrento. E' un dipinto di ottima fattura, che dal punto di vista artistico ha conquistato il mio gusto per l'arte, ma soprattutto mi ha colpito la figura di Cristo, e mi ha portato a riflettere sulla sua scelta di voler morire in quel modo atroce.
Allora per un attimo, un attimo solo, mi sono discostata dalla mia fede, l'ho messa in un angolo, per ragionare con l'intelletto. La fede è l'intelletto dell'anima, il resto è pilotato dalla mente.
Chiarito questo concetto, mi sono chiesta: se fossi un'atea, una non cristiana, e mi ponessi domande su questo Gesù - folle nel suo amore per il Padre - tanto da scegliere di esserne Figlio fino al sacrificio supremo, pur di avvicinare il genere umano al Creatore - quali risposte mi darei?
Mi viene in mente questa sola: se Gesù ha ritenuto di offrire la propria vita per la Salvezza del mondo, poiché si è riconosciuto nelle Sacre Scritture, in quelle profezie che parlavano del legno sul quale il Figlio dell'Uomo avrebbe trovato la morte, lo ha fatto sempre e comunque per Amore. Amore verso il Padre e amore verso i fratelli del mondo.
Infatti, chi mai avrebbe il coraggio, la forza di immolarsi per l'umanità? Anche il più pazzo di tutti, davanti all'opportunità di fuggirne, lo avrebbe fatto, poiché l'attaccamento alla vita è sempre più forte di qualunque altro desiderio, e avrei anche potuto comprendere se avesse rinunciato al suo proposito, già alle prime torture sotto la frusta.
Ma Gesù non era un folle. Niente nella sua vita ha dimostrato un briciolo di pazzia. Se fossi atea, se non fossi cristiana, per conoscere Cristo andrei a leggere tutto ciò che parla di Lui. Mi informerei, prima di emettere giudizi di sorta. E leggendo i Suoi Vangeli, la Sua Vita, non potrei che constatare che ivi si parla di un Uomo posato, pieno di bontà, pronto a difendere donne e bambini in un contesto storico dove gli stessi non erano considerati, tanto è vero che non entravano nel censimento, esattamente come gli schiavi. Diciamo che è stato un uomo che ha anticipato i tempi, che ha lottato contro formule che non avevano più nulla a che fare con la fede verso il Dio di Abramo, Isacco e Giacobbe. Ha messo in evidenza il modo più corretto per "stare" con Dio, andando contro certi principi ebraici, per esempio quello del sabato, e quello del cibo. "Gesù disse allora ai presenti: «Non quello che entra nella bocca rende impuro l' uomo, ma quello che esce dalla bocca rende impuro l'uomo» (Mt 15,11).
E' stato un uomo che ha insegnato la vera strada per la Pace, che è la pace del cuore. Con quel sentimento, ogni cosa acquista un valore assoluto, e si comprendono allora anche i Comandamenti ed il loro contesto. Chi ama, non fa del male al prossimo. E neanche a sé stesso.
Un uomo così, dunque, non dimostra scompensi psicologici o mentali, è un uomo pieno di buon senso. Allora come può essere che abbia accettato di subire quell'affronto, quell'onta infame, morire come un delinquente, e tra atroci sofferenze? Fuggire sarebbe stato lecito, avendo la coscienza pulita, ma non lo fece. Si immolò, a beneficio dell'intera umanità.
Bene, un uomo siffatto, è solo da ammirare, anche se io non avessi fede in un'entità superiore, e non volessi credere che Cristo è Dio stesso incarnato. E' da ammirare e da rispettare. Chiunque avesse agito in quel modo, nella convinzione di recare bene a tutti gli uomini, avrebbe il mio totale rispetto.
Ora mi riapproprio della mia fede, e parlo da innamorata di Cristo. Non posso fare altrimenti: la fede mi dà occhi per vedere oltre i confini del materiale, la mia anima avverte la presenza del Signore dentro la Storia, e dentro la mia vita. Un Uomo così, non è mai esistito e mai esisterà. Il solo fatto che ha salvato l'intera umanità, quella che ha accettato i suoi insegnamenti, quella che ha compreso l'Amore del Padre attraverso il Figlio, il solo fatto che mi ha detto: "vieni ti amo e ti amerò per sempre, dissetati alla mia fonte, che è acqua di vita eterna" mi fa capire quanto è grande il Suo amore per me. Quale uomo potrebbe offrirmi di più? Quale amica potrebbe darmi tanto? Gli esseri umani sono fragili, presto dimenticano le promesse e le parole pronunciate in un particolare momento, si dimenticano e ci dimenticano. Dio Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, uniti nell'Amore della Santissima Trinità, non lo dimenticano mai. E questa è l'assicurazione più potente che si possa contrarre con qualcuno, una assicurazione a vita, in questa e nell'Altra!
MIO SIGNORE E MIO DIO, TI AMO CON TUTTO IL CUORE!
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