Padre Nicola Galeno ha scritto, durante il suo mandato missionario in Giappone, questa bellissima poesia, che ha vinto il Primo Premio nella sezione Poesia Estera al concorso bolognese "La Felce d'oro 1995".
Caro P. Nic, sai come ho avuto questa poesia, e la commozione che ho provato, quando ho saputo che l'hai inviata a Sevon. Il ragazzo non vedente africano, ha appena perso la sua mamma, e tu con questa poesia gli hai donato quella consolazione al suo dolore, che tanto cercava. E' un gesto meraviglioso!
Lettera, che mi rechi il profumato
Dono dell'amicizia, qual colomba
Che il verde ramoscello nel beccuccio
Mostra festante al Patriarca ansioso,
Tu sei compagna dolce di chi lungi
Vive dal suol natio! Tu gli parli
Con la cadenza amata dall'infanzia,
Risusciti nel cuore i bei ricordi
E le distanze annulli per incanto...
Mi paion trasparenti le montagne
E i mari sconfinati quando veggo
La mano della Mamma vecchierella
Tremare sul quel foglio ormai bagnato
Da lacrime di calda nostalgia
Pel figlio missionario sì lontano...
Quelle parole avanzan lentamente
E sento che al profumo dell'inchiostro
Si mescola del core la preghiera!
Da tempo ormai la Mamma non mi scrive...
Ora son io che piango nell'esilio
Terreno. Eppure vedo che dal Cielo
Il suo messaggio or giunge più puntuale:
Son lettere dal riso celestiale!
Davvero non si perde mai la Mamma!
In terra o in Cielo lei sa sempre amare...
( Oita 17-1-94 )
Quanto amore, anche in questa poesia!
RispondiEliminaSe ne sente il sacro umore, dedicato a quel bambino che aspetta la vita, quella sua mamma che non è più, ma che gli vive accanto
Gavino
Certo, anche Padre Nicola ha molto sofferto per la dipartita della sua Mamma, e lui era in Giappone, lontano da lei. Il ragazzo africano ha perso la sua mamma due mesi fa, e il Padre lo ha consolato con questa bella poesia!
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