Dentro
La ferrea stretta
Come di rapinosa
Mano
Del pensiero che muta
Non dei voraci lupi
il branco
cangia la ruvida pelle
Ne ho incontrato i segni
Mi ha accompagnato
Lungo strade sterrate
Come dell’orso
La pelle hai venduto,
la mia, ed ora
Resto
nell’algida
nell’algida
Pensante solitudine
"Abbandono" in questi pensieri delicati che fanno pensare ad un animo puro.
RispondiEliminaQuesti versi
"nuda, tremante
resto
nell'algida
pensante solitudine"
li chiude, li raccoglie e ne stimolano il ricordo Complimenti Danila
Vorrei tanto conoscere il nome di questo anonimo signore, o signora che ha commentato.
RispondiEliminaMa se appare come "anonimo" significa che anonimo deve restare! grazie comunque per il commento positivo!
E' mia distrazione, gentile Danila, perdonami ma sono solito firmarmi
RispondiEliminasono Gavino
grazie a te
Lo avevo immaginato che fossi, tu, dallo stile con cui hai commentato.
RispondiEliminaMa mi ero stupita non vedendo la tua firma, ed il dubbio era rimasto: si sarebbe potuto trattare di commento proveniente da altra fonte! T ringrazio di aver confermato essere tuo il commento!