AFORISMA

Meglio aggiungere vita ai giorni, che non giorni alla vita
(Rita Levi Montalcini)

Nostra Signora del Carmelo

Nostra Signora del Carmelo
colei che ci ha donato lo scapolare

mercoledì 5 febbraio 2020

TRE PALADINI DI S. TERESA: P. GEROLAMO GRAZIANO

TRE PALADINI DI S. TERESA: P. GEROLAMO GRAZIANO,
SR.MARIA DI S. GIUSEPPE E SR ANNA DI GESÚ
Ci son delle figure che la Storia
assurdamente par dimenticare,
eppur i loro meriti le sanno
fare vividamente riaffiorare.
Teresa de Ahumada, ti sapesti
davvero circondare di persone,
che furon sitibonde dell’Eterno
ed impregnate dell’intimità
divina. La tua fiamma crepitante
non vollero celar nel proprio core:
la seppero al di fuori della Spagna
disseminare. Quanta fioritura
di chiostri, dove palpitan dei cuori,
che voglion sostener la santa Chiesa
selvaggiamente assediata dal mondo!
Sanno fornir l’aiuto necessario,
basato su orazione, penitenza
ed amoroso studio del Vangelo.
Novella linfa pervade il Carmelo:
fiorisce una mirabil santità!
(Ponderano 30 - 11- 2019), Padre Nicola Galeno
 P. GEROLAMO GRAZIANO DELLA MADRE DI DIO (1545-1614).
PRECISAZIONI
Mi piace riportare l’introduzione del caro confratello basco P. Ildefonso Moriones alla sua recente pubblicazione sulla nostra S. Madre Teresa ed i suoi più stretti collaboratori.
Preciso che queste liriche, corredate da miei fiorellini vari, sono indirizzate soprattutto ai tanti laici amici del Carmelo.
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TERESA DI GESÙ, MAESTRA DI PERFEZIONE
(P. Ildefonso Moriones, Pamplona 2018)

INTRODUZIONE

“Il mio primo contatto con la Storia del Carmelo Teresiano ebbe luogo nel 1948, quando accompagnai fra’ Gioachino, Carmelitano Scalzo in carne ed ossa, nel suo compito di raccogliere elemosine per la manutenzione del collegio di Villafranca. E quell’incontro si rivelò così positivo che gli confidai il mio desiderio di diventare come lui. Egli prese nota sulla sua agenda e, pochi mesi dopo, mi arrivò la lettera ufficiale di ammissione al collegio preparatorio di Amorebieta.
Nel 1950 passai per il terzo corso a Villafranca di Navarra dove il P. Antonio Maria ci impartiva classi di Storia dell’Ordine, raccontandoci le  avventure dei primi eremiti del Monte Carmelo. Quando venne in visita il padre Silverio di Santa Teresa gli offrimmo una serata letteraria e a me toccò recitare a memoria i capitoli delle Fondazioni in cui la Santa parlava di quella di Duruelo.
Più tardi, già novizio a Larrea, neoprofesso a Markina e filosofo a Vitoria, ascoltai nel refettorio, durante cinque anni, la Historia del Carmen Descalzo en España, Portugal y América, del padre Silverio di Santa Teresa. La prima spiegazione sistematica della Storia dell’Ordine la ricevetti dal padre Antonio Stantić, nel Teresianum, durante il corso accademico 1960-1961. Nel 1962 mi iscrissi alla Facoltà di Storia Ecclesiastica dell’Università Gregoriana.
Come argomento della mia tesi dottorale, diretta dal padre Riccardo García Villoslada, scelsi il significato storico di un gesto di Anna di Gesù (Lobera), discepola di santa Teresa di Gesù e di san Giovanni della Croce, per conservare intatte le Costituzioni che lasciò in eredità alle sue figlie la Madre Fondatrice, cioè, il suo ricorso alla Sede Apostolica chiedendo la conferma delle Costituzioni di Santa Teresa, ed il conseguente processo, infruttuoso, davanti a Filippo II, per obbligare il Vicario Generale dell’Ordine, fra’ Nicolò di Gesù Maria (Doria), a sottomettersi alla decisione pontificia.
Anna di Gesù ottenne da Sisto V nel 1590, la conferma delle Costituzioni di Santa Teresa ma il suo superiore religioso, non contento di rifiutare l’approvazione pontificia, castigò severamente la madre Anna. Su questo fatto sono arrivate fino a noi due versioni differenti: mentre alcuni autori affermano che il gesto di Anna di Gesù, ispirato alla sua fedeltà alla madre Fondatrice, fu ingiustamente punito dal padre Doria, altri ritengono che la condotta di Anna di Gesù meritò, per la sua imprudenza, la penitenza che le fu imposta”. (Continua)


“Questo giovane sacerdote, con una brillante carriera universitaria e pratico della vita di orazione, fu per la madre Teresa un dono della Provvidenza: “Se io avessi voluto chiedere a Sua Maestà una persona che mettesse in ordine tutti gli affari dell’Ordine in questi inizi, non sarei mai riuscita a chiedere tanto quanto Sua Maestà ci ha dato al riguardo”. Ma, come abbiamo visto nel capitolo precedente, non tutti gli scalzi mostrarono lo stesso entusiasmo nei suoi confronti. Ricordando le lunghe conversazioni avute con la Madre nel loro primo incontro a Beas, Gracián dice che parlarono”...

                           A TU PER TU CON TERESA
Sul modo di proceder nella vita
spirituale, sul come rafforzarla
sia nei conventi che nei monasteri
avemmo un dolce scambio di vedute.
Mi volle sottoporre ad accurato
esame sovra quanto io sapessi
riguardo a questi punti vuoi per scienza
e soprattutto vuoi per esperienza.
Pur lei mi seppe tutto palesare
quanto avesse al riguardo maturato.
Conobbi nei dettagli la sua vita,
lo spirito e i programmi ancor in mente.
Come non rimanerne conquistato?
Fu tal la contentezza che da allora
non intrapresi nulla d’importante
senza ricorrer prima al suo consiglio!
(Milano 15-1-2020), Padre Nicola Galeno

“Il magistero della madre Teresa, di indiscussa autorità per le sue figlie e per i suoi figli, aveva secondo Gracián un valore universale, come dimostra in una dotta dissertazione sulla legittimità del magistero femminile nella Chiesa, che conclude con queste parole”...
P. GRAZIANO E S. PAOLO
Riguardo al magistero di Teresa
mi par di poter dire con franchezza
che quando vuol l’Eterno in una donna
infondere sapienza celestiale
e i suoi confessori e superiori
le impongono di scriver quanto appreso
per tanto altrui profitto spirituale,
non contraddice quando dice Paolo
sul femminil silenzio nella Chiesa. 

“Anche se raccogliessimo tutti gli elementi disseminati nei suoi scritti, difficilmente arriveremmo a una descrizione più completa del vero spirito di quella che lo stesso Gracián ci lasciò in una lettera scritta da Roma a sua sorella Maria di San Giuseppe, priora di Consuegra, il 10 marzo 1600. Probabilmente si trattava dello schema che aveva preparato per la redazione di uno dei suoi libri”...
                             LE QUATTRO PERFEZIONI
Cara sorella, tu mi chiedi un breve
riassunto della vera perfezione.
A detta del Signor Gerusalemme
verrà riedificata sovra pietre
squadrate. Per me queste sono solo
alme perfette, che sanno intonare
musica celestiale per il Cristo
con la pura coscienza, l’umiltà,
l’amor di Dio e quello dei fratelli.
E queste quattro cose tra di loro
debbon avere tale consonanza
che la mancanza dell’una fa sì
che il vero spirito diventi falso.

 “Abituato fin dalla giovinezza all’esercizio della meditazione, per tutta la sua vita dedicò come minimo tre ore al giorno all’orazione, prolungandole quando le sue occupazioni lo permettevano. Tra i suoi propositi aveva annotato”...
PROPOSITO
 M’impongo la lettura quotidiana
di tre capitoli almen della Bibbia
indipendentemente dalle molte
occupazioni. Debbo ritenerla
come una devozione obbligatoria,
che porta alla sua piena conoscenza.
La sua intensa vita di orazione mantenne sempre vivo in lui lo zelo per le anime e lo portò a difendere con tenacia l’ideale missionario a cui dovevano servire da preparazione le austerità della vita religiosa e le fatiche dello studio”...
                             QUANTE DISPUTE INUTILI!
 Si perde tanto tempo nelle scuole
teologiche scordando quanto dice
Sant’Agostino sulla teologia,
che deve come sua finalità
accrescer, aumentar, fortificare
la cattolica fede. Se non scende
poi alla pratica perché si possa
nei cuori d’essa sprovvisti piantarla,
sappiate dirmi voi a cosa serva...
Inutil allenarsi con la scherma
se poi la spada non si vuol sguainare!
I dotti della Chiesa debbon dare
come prescrive il Cristo il nutrimento
necessario a ciascuno. Perché mai
tanti bambini chiedon del Vangelo
il pan e non v’è chi glielo fornisca?

Non ho mai visto tanta perfezione congiunta a tanta dolcezza”, esclamò santa Teresa dopo il suo primo incontro con Gracián. E la dolcezza e la discrezione, come metodo più adatto a condurre le anime a Dio, fu una delle convinzioni che Gracián difese per tutta la vita, non stancandosi mai di inculcarlo e di affliggersi per i danni che vedeva susseguirsi in molte anime guidate con eccessivo rigore”...
DOLCEZZA E DISCREZIONE
“Non ho mai visto tanta perfezione
ad altrettanta dolcezza congiunta!”.
Così Teresa concluse quel primo
incontro con Gerolamo Graziano.

Indubbiamente il suo sogno era che le anime spirituali assomigliassero alla madre Teresa, la cui immagine, nel 1611, ricordava così...”.
CHI ERA TERESA DI GESÚ
 Bellissima era l’indole, di tale
mitezza e gradimento che chiunque
con lei parlasse sempre rimaneva
affascinato. Le voleva bene!
Del resto non poteva sopportare
l’aspro e sgradevole comportamento
di certi santi arcigni che così
finiscono per rendere se stessi
detestabili e pur la perfezione… 

Incline per natura alla sincerità e alla semplicità, e allergico, potremmo dire, alle “esteriorità sole senza spirito” proprie del fariseismo, il padre Gracián propose sempre come meta la crescita nella carità e nell’umiltà, subordinando alla crescita di queste virtù tutti i mezzi ascetici e tutte le leggi e i consigli...”
CASTIGO E CARITÀ
Se col castigo davver aumentasse
l’Amor di Dio e del prossimo pure,
ben venga quel castigo, ma ripeto
che se si toglie qualcosa all’Amore
il tutto è condannato al fallimento.
Molti s’ingannano su questo punto:
voglion guardar la legge seccamente
senza che l’animi la carità!
“Anche se molti mi consigliavano di procedere con rigore, castigando le colpe e togliendo loro i conventi per darli agli scalzi – dice parlando della sua visita ai calzati – , mi è sempre parso più opportuno istituirvi gli studi in cui si occupassero i giovani, poiché le lettere sono un buon mezzo per la virtù”...
INCREMENTO DELL’ORDINE
 Ti debbo ringraziar, cara Teresa,
per il suggerimento di fondare
dei Seminari preferibilmente
nelle città che son avvantaggiate
dalla presenza d’Università.
Buoni soggetti là posson entrare.
Basti guardare questa strategia
usata dagli stessi Gesuiti! 
(Milano 16-1-2020), Padre Nicola Galeno
.....................................
(Milano 4-2-2020), Padre Nicola Galeno

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Il Paradiso non può attendere: dobbiamo già cercare il nostro Cielo qui sulla terra! Questo blog tratterà di argomenti spirituali e testimonianze, con uno sguardo rivolto al Carmelo ed ai suoi Santi