La splendida veduta notturna della Basilica di San Magno a Legnano con la sua piazza.
La Storia:
La basilica di San Magno fu edificata sopra l’antica chiesa romanica
dedicata a San Salvatore. E’ la chiesa più bramantesca tra quante furono
costruite all’inizio del Cinquecento, dopo la partenza dell’architetto urbinate
per Roma. Fu ritenuta opera sua nelle antiche cronache, a cominciare dalla
Storia delle chiese di Legnano di Agostino Pozzo (1650): ” Questa
fabbrica è disegno per quello si tiene di Bramante architetto de’ più famosi
habbi hauto la cristianità…” . Edificato tra il 1504 e il 1513 senza che
alcun nome di architetto compaia nei documenti, il tempio rientra nel novero
delle opere nate in ambito bramantesco e leonardesco. Si seguì forse qualche
disegno o modello, sotto la guida di qualche capomastro che aveva ben
assimilato gli insegnamenti e i suggerimenti dei maestri attivi nell’età di
Ludovico il Moro.
Facciata – In origine l’esterno di San Magno
era di mattoni a vista con decorazioni in terracotta. La chiesa subì alcune
modifiche nel Seicento ad opera di Francesco Maria Richini. Ma l’aspetto cambiò
ancora per interventi di restauro all’inizio del Novecento. Infatti, nel 1914,
venne modificato l’esterno della Basilica, con il prolungamento di una campata
dell’atrio d’ingresso. Sulla facciata sopra l’ingresso centrale si legge la scritta
“VENITE EGO REFICIAM VOS”.
Le tre artistiche porte in bronzo,
opera dello scultore bergamasco Franco Dotti, sono del 1976 in ricordo
dell’ottavo centenario della battaglia di Legnano. Le varie formelle
rappresentano una sintesi ideale della storia e delle virtù della gente
legnanese.
Il campanile – L’attuale campanile fu
costruito nel 1752, a fianco del vecchio campanile romanico, i cui resti ancora
si vedono sul lato sud della chiesa. Sopra l’ingresso del vecchio campanile
romanico è scolpito il distico “PABULA VINA CERES RIVORUM COPIA TEMPLUM
LEGNANUM ILLUSTRANT MULTAQUE NOBILITAS”, autore un letterato di Busto Arsizio
del 1500, Alberto Bosso.
Sotto tale distico vediamo l’unico
bassorilievo pervenutoci dell’antico edificio, il Cristo Salvatore, scolpito in
pietra arenaria, inserito sul fronte del campanile.
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