Padre Alzinir, delegato ocds mondiale |
IO AMO IL CARMELO
Chiedo pertanto a tutti coloro che ritengono che questo blog non rispecchi il carisma carmelitano, di pensare bene a cosa davvero significa essere carmelitani, o religiosi, o laici credenti. Poiché molti vanno in Chiesa tutte le domeniche, molti seguono le Processioni, molti paiono ottimi fedeli, ma poi nella quotidianità agiscono in modo contrario agli insegnamenti del Signore.
Coloro che condividono il pensiero di uomini depravati, corrotti, e corruttori, tiranni, guerrafondai, indifferenti alle sofferenze del prossimo, o che da sciacalli si gettano sulle disgrazie altrui, diventano a loro volta esseri miserevoli.
Ho espresso il mio pensiero, così che, uomo avvisato...
Parlavo oggi con un Sacerdote e Padre Carmelitano, giusto per restare in tema di Carmelo, e ha compreso che ho le idee ben chiare, assicurandomi che le stesse non mi allontanano dal carisma carmelitano. Confermata in questo, viaggio tranquilla per la mia strada e gestisco questo blog nel modo che mi pare indicato nella lotta contro il male che dilaga a macchia d'olio, e lo faccio a modo mio. Non con leziosità antiquate, non con buonismi spesso dannosi, ma con voce chiara e forte. Accogliendo lo stesso grido di aiuto e lo stesso sentimento di speranza, che è di tutti gli esseri umani, nessuno escluso.
Essere carmelitani non significa avere un preciso cliché, poiché ogni persona ha un proprio dono ricevuto dallo Spirito Santo e lo può, anzi lo deve, mettere a disposizione del prossimo. Questi doni diversificati, aiutano a meglio vivere il carisma proprio del Carmelo. Quindi, sostenere che un individuo che appartiene al Carmelo, solo perché non parla, scrive e si comporta come un altro suo confratello, è allora "fuori dalle righe", resta un errore di fondo. Dio ci ha fatti unici ed irripetibili, due persone non sono mai uguali, immaginiamoci se un'intero convento, o monastero, o comunità laica dovesse essere come la pecora Dolly, clonati tutti dallo stesso pensiero e carisma. Semplicemente assurdo.
La diversità è una ricchezza. Benvenuti tutti coloro che hanno carismi diversi, poiché ognuno di loro arricchisce l'altro e viceversa.
Da lettore e da non credente, da uomo che ha gli stessi problemi che altri hanno, da uomo che rispetta il prossimo, che odia l'indifferenza,l'oblio e tutto ciò che sta danneggiando la nostra amata terra, cara Danila, ti dico che condivido il tuo quasi "discorso", rivolto a tutti, quindi anche ad uno come me. E te ne ringrazizo
RispondiEliminaGavino
Grazie a te, Gavino! Ancora una volta, ho avuto la prova che il non credente, o il lontano, o colui che appartiene ad altre religioni, è più attento, più presente e più dialogante di molti pseudo-cattolici! Ancora un grazie di cuore!
RispondiEliminaPer un amico
RispondiEliminaDi te
un brezza estiva io sento
mentre si colora
il glicine sul monte:
mi tuffo in mare
e intreccio coralli di sogni.
Sono portavoce dell'alba,
quando non ancora giorno
e ogni parola genera il tuo nome.
Per te che vibri nell'aria
ancora gelida è la notte,
ma dal tuo fiato che appanna il buio,
sento riscaldato il mio cuore
nel freddo inverno.
Monza 5 giugno 2012
"poesieinsmalto"
Bellissima Annamaria! la pubblico domani! Grazie per questo tuo contributo poetico!
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