Inchiodai gli occhi
Su Rigel e Betelgeuse
Con chiodi
Arrugginiti
Divelti
Dall’antica porta
Del tuo cuore
Da lassù, forse
Potrò osservare
Il tuo stanco passo
Percorrere
labirintiche
Siepi e irti rovi
Invalicabili barriere
Che le nostre vite
Inesorabili
Separarono
Danila Oppio
edita su e-book
Danzando in punta di matita
(tra versi poetici)
Don Maurizio Roma, Parroco della Parrocchia S. Martino, della Pieve di Lubaco, mi ha chiesto privatamente il senso di questa poesia, e privatamente glielo ho dato. Questo è solo l'inizio di un discorso più ampio, che qui non riporto.
Allora io ho pensato che se fossi stata in alto,
i miei occhi appesi a due stelle, avrei potuto vedere quanto stava succedendo
nella nostra vita.
La sua risposta merita la pubblicazione, poiché a sua volta, mi ha donato qualcosa di grande, un riferimento biblico, del Profeta Amos.che completa questi miei versi.
"Questa
è la prosa più bella e anche la più drammatica che potessi regalarmi della tua
poesia. Non vorrei esser apparso invadente o inopportuno nel farti le domande.
In tal caso scusami. Però grazie per le tue parole. Non temere: Colui
che ha fatto le Pleiadi e Orione, cambia il buio in chiarore del mattino e
stende sul giorno l'oscurità della notte; colui che comanda alle acque del mare
e le spande sulla terra, Signore è il suo nome. (Am 5,8)"
don Maurizio
Ed io ringrazio pubblicamente don Maurizio per essermi stato vicino in momenti difficili, quasi bui, lo ringrazio per le belle parole che mi ha scritto, e che meritano di essere lette anche da altri sacerdoti che, qualche volta, non sono capaci di offrire parole di conforto a chi ne ha bisogno. Lo ringrazio per la delicatezza con cui si è scusato, temendo di essere inopportuno. Gli rispondo qui, che un sacerdote non è mai inopportuno o invadente: è un amico che presta ascolto.
A mio avviso, il dovere di un sacerdote non si conclude con la semplice distribuzione dei Sacramenti, o con la Celebrazione della Messa...suo compito è essere presente dove necessita, ed esserlo senza che gli venga espressamente richiesto.
Solo con questo tipo di testimonianza, la Chiesa esprime concretamente il suo mandato apostolico...fatti, non parole!
Un abbraccio in Cristo cara Danila!
RispondiEliminaGrazie! Ricambio di tutto cuore!
RispondiEliminaIlluminante e degna di attenzione questa chicchierata fra due...anime, dentro un mondo che ci vede sempre più egoisti e indifferenti.
RispondiEliminaBrava Danila ma bravo anche Don Maurizio, per la sua delicatezza-sentimento, vero e sincero
Gavino
Grazie Gavino per il tuo commento...sono felice hai tu abbia apprezzato sia la poesia che quanto mi ha trasmesso don Maurizio...ho amici davvero impagabili!
RispondiEliminaUn grande abbraccio ad entrambi!
Carissimi,
RispondiEliminanonostante tutto i sacerdoti sono sempre uomini con una marcia in piu': sono portatori della voce di Dio.
Loro, in ogni uomo dovrebbero scorgere lo volto del Cristo sofferente,saper proferire parole di pace e frattellanza, ambire in "cieli e mondi nuovi"per portare a tutti la buona novella.
Molte volte però.....
"poesieinsmalto"
Hai ragione Annamaria... mi ci sono sacerdoti eccezionali, come don Maurizio! E bastano quelli come lui a dare ottimo esempio! Allora guardiamo il bicchiere mezzo pieno, e rallegriamoci!
RispondiEliminaUn abbraccio anche a te, so che ne hai bisogno! Ti voglio bene!