Quella notte la tempesta infuriava
In tutta la casa ogni cosa cigolava
Come di catene trascinate
Da fantasmi spossati dal lungo
Millenario pellegrinare
Le tende alle finestre si gonfiavano
Dal soffio degli spifferi gelidi
Che ogni fessura trapassavano
La notte era buia, una invisibile
mano aveva spento anche la luna
Avevo freddo sotto la trapunta
Malgrado fosse imbottita di piume
Ed il sonno tardava a venire.
Intanto il vento sibilava
La pioggia ai vetri bussava
Scrosciante insinuante invadente
Ed io stavo lì senza far niente.
Allora ho chiuso le finestre!
Danila Oppio
Inedita
Foto: dipinto di Kaspar David Friedrich
Brava Danila, nella situazione mi ci sono ritrovata. A me succede spesso, vivendo in una casa isolata e circondata da alberi. Ma mi piace quando le forze della natura si scatenano in un modo così delicato (nè tsunami, nè terremoto) solo bufere di vento e di pioggia che mi fanno sentire su una nave in mezzo al mare in burrasca.Ed è così:
RispondiElimina' La pioggia ai vetri bussava '
e io l'ascoltavo e mi addormentavo...
Angela
certo, il concetto è questo, mi sono sempre piaciuti i temporali....ma in questi versi mi riferivo alle tempeste interiori, ai problemi che ci assillano e non ci fanno riposare sonni sereni..bussano alla finestra del nostro subconscio, della nostra anima e anche del cuore, e ci tormentano....allora non resta che chiudere la finestra, ovvero prendere le distanze da tutto ciò che può nuocerci, e restare sereni!
RispondiEliminaNo, le tempeste vanno attraversate. Qualcuno ce le mette sul cammino proprio per questo. Possiamo farcele piacere e addomesticarle e credo sia questo il segreto della felicità.
RispondiEliminaAngela
Oh si, hai ragione! Se chiudiamo la porta, le tempeste entrano dalla finestra, e viceversa,
RispondiEliminaMa a volte certe burrasche ce le creiamo da soli, spauracchi dei quali possiamo farne a meno, fobie, preoccupazioni per cose inutili, sono quelle che possiamo tranquillamente allontanare...quelle invece che ci attraversano, che arrivano da fuori, impreviste e dolorose, ci aiutano a maturare, a crescere e ad apprezzare quando finalmente spunta il sole dopo il temporale!