“Il 31 dicembre 1999 fu un giorno
speciale per Jean. Quell’anno la famiglia non si era potuta riunire, come si
usava, per le feste di fine d’anno. Questo avveniva per una serie di guai che
si erano abbattuti sulla famiglia dopo il 23 dicembre. Solo alcune persone,
praticamente i più piccoli, erano rimasti nella residenza familiare di
Monatelé sotto la tutela di Jean.
Erano le due di mattina, quando udii Jean parlare nella sua camera dove si
trovava solo. Avevo l’impressione che stesse parlando con qualcuno, tuttavia
ero certo che era solo nella sua camera. Allora io prestai orecchio alla
conversazione, ma non potei comprendere nulla perché parlava a bassa voce.
Attesi il mattino per chiedergli il motivo e con chi parlava nella sua stanza.
Quando glielo chiesi, fu molto sorpreso di sapere che lo avevo udito, ma allo
stesso tempo aveva l’aria così contenta, che io non avrei mai accettato, che
non mi dicesse che cosa era accaduto. Allora mi chiamò nella camera e mi disse:
‘Piccolo mio, sono molto felice, perché questa è stata la sera migliore della
mia vita. Quando tu mi hai sentito, stavo parlando con la Santa Vergine Maria
che mi è apparsa ’. Udendo queste parole, ne fui molto sorpreso e ne volevo
sapere di più, volevo conoscere di che cosa loro due avevano parlato, ma lui si
rifiutò di dirmelo. Non so perché, ma ho voluto rispettare la sua scelta e la
sua decisione”.
Testimonianza di suo fratello
Maurice
Rispettiamo anche noi questo silenzio, per non sciupare il
profumo e la bellezza del gesto materno di Colei che Jean invocava suo dolce
aiuto e suo sicuro rifugio ogni giorno, con la recita fedele del Rosario in famiglia
e in parrocchia, quando parlava di Lei ai più piccoli del gruppo, donando loro
un rosario e trascrivendo per loro, su dei piccoli fogli, la preghiera mariana
a lui tanto cara.
Non solo noi abbiamo avuto la
consapevolezza che Jean Thierry avesse avuto dalla Vergine Maria, la notizia
del suo calvario.
Quindi lui sapeva da anni, quello che doveva
succedere, ed è rimasto ancorato a questa preghiera con sempre più amore.
Quante volte ci chiedeva di
recitarlo insieme, per donare a Colei tutte le nostre ansie, preoccupazioni,
che con il decorso del suo stato di salute pian piano arrivavano.
Lui ha sempre cercato una figura
che poteva darle almeno in parte,
quel sentore di donna e di madre che ha sempre cercato.
Non a caso tutte le mamme che
entravano nella sua camera, erano sue madri, ma non tanto per la figura materna
che non era vicino a lui in quel momento di bisogno e di sofferenza.
Bisogna, secondo noi, andare
oltre.
In tutti questi anni (sei) io ed
Anna abbiamo pensato molto al suo continuo cercare una mamma, secondo noi non
era la mamma che le mancava, ma la vera Mamma.
Questo, sua madre Marie Thérèse
lo sapeva, era lei che essendo devota alla Vergine Maria, ci spronava a pregare
sempre di più.
Per tutta la sua se pur breve
vita, Jean ha sempre recitato e chiesto che venga recitato il Santo Rosario, ha
sempre cercato di unire, tutti quelli che via via incontrava nelle varie
vicissitudini della sua vita con la recita di questa preghiera che sin dalle
origini ha proprio il potere di unire le genti.
Lui ora ha unito intorno a se
tante persone che ogni 5 ed il
terzo venerdì del mese recitano questa preghiera, con i suoi testi e le varie
testimonianze di persone che hanno avuto la grazia di conoscerlo.
23 Monasteri carmelitani sparsi
in Italia , tanti contatti in Italia ed all’estero che hanno chiesto il testo
del Santo Rosario per poterlo recitare in casa o con gruppi spontanei nati
sulla scia del Gruppo di Legnano.
Questa è la motivazione che ci
spinge ad andare avanti,siamo consapevoli che questa è l’unica ancora per
essere un po’ più degni davanti al Signore.
Ora che è iniziata la sua Causa
di Canonizzazione, manca la firma della Diocesi per ufficializzare e poter
essere Servo di Dio, ci viene chiesto da più parti di intensificare questa
iniziativa Spirituale,
anche perché vi sono tanti segni
che inducono a proseguire su questa strada.
Noi intendiamo usare un solo mezzo di
comunicazione, che è l’unico che ha il potere di unire le persone ad
avvicinarsi al nostro unico Padre che tutto può e tutto dispone, cioè La
Preghiera.
E la Preghiera che Jean Thierry amava di più,
è il Santo Rosario.
Anna e Luigi Vigna
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