CITAZIONI
ORIGINALI DAL DIARIO
“Passava
un'ora tutte le mattine nella Chiesa delle suddette monache adoratrici, dove si
comunicava ed ascoltava la S. Messa sempre in ginocchio, e la sera ritornava
pure a (Pagina 23) visitarla trattenendosi un'altra ora in adorazione avanti al SS Sacramento. I giorni poi delle Quaranta
Ore non si sarebbe mai distaccata di là, se l'ubbidienza imposta da Mamà,
che la vigilava moltissimo per timore della sua salute, non ne avesse moderato
un poco il fervore, andando ella personalmente, o mandando qualcuno dei
fratelli o sorelle a intimarle di interrompere un poco la lunga adorazione, o
di continuarla seduta”. (Pagina 24 del Diario)
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“II sacrificio da voi
compiuto e che vi costò tanto, credetelo pure che fu pienamente conforme alla
volontà di Gesù ed ora state più tranquilla e quieta per meglio ascoltare la
voce del Signore. Dalla solitudine interna del vostro cuore nessuno vi potrà
distogliere e nessuno potrà impedirvi di restarvene nella clausura santa della Piaga
del Cuore di Gesù. Là dentro ci sarà per voi sempre una cella di adorazione.
Intanto ora restatecene in tutto e
per tutto sotto l'obbedienza dell'ottimo Don Sani, e tornerete quando
l'obbedienza ve lo imporrà... Gesù vi mira con occhio vigile e vi prepara la via
che dovete percorrere senza angustie ed agitazione, ma seguendo docilmente la
sua scorta fedele.
Io vi benedico ben di cuore e vi auguro che possiate sempre
corrispondere alla volontà di Gesù, nel cui Cuore sacratissimo ci troveremo
sempre. Gradite i nostri saluti e raccomandateci a Gesù”.
Vostro in Gesù Cristo Don FRANCESCO BARELLI (Pagina
46)
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“L'esecuzione poi delle fatte immolazioni
non tardò in farsi sentire. Giannetta così la descrive : " O Gesù ! Invece
di sentire amore, passo le ore a' tuoi piedi (era tempo di Quaranta Ore
nella Chiesina delle Adoratrici perpetue) fra l'ira che m' invade e la
bestemmia che mi muore sul labbro, parendomi che la lingua non sappia
articolare e profferire che questa. Oggi le mie ore di adorazione sono state
penosissime. Tentazioni in tutti i modi e bestemmie proferite al mio orecchio
da ambe le parti con grande furore, ma con tanta mia pena udite. Sentivo tutta
la rabbia satanica infusa nell'anima mia, e odio contro il mio Gesù, specialmente
al suo caro Sacramento verso cui in altro tempo mi sento divorata e distrutta
dall'amore. Nella mia mente passavano torbide immagini, e l'incredulità verso
quel Sacramento aumentava in me con tanta mia pena. Gesù oggi ha reso tutti i
miei sensi penanti e tutto ciò che forma il mio capo e sensazioni di esso tutto
un tormento e di tale atrocità che mi sentivo impazzire." (Pagina 96)
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"
Nelle ore del pomeriggio, stando in adorazione avanti a Gesù, non ho trovato
che penalità in ordine alla mia fatta offerta. Mille cose mi si presentavano di
cibi e di bevande per stimolare le brame della mia sensualità, recando gran
pena alla mia anima combattente. Gesù mi ha fatto conoscere quanto veniva
offeso in tutte le parti del mondo dagl'intemperanti ed ebbri di liquore o di
vino, e come questi eccessi muovono all'ira, alla rissa, a non rispettare più
la carità ed anche incitano all'omicidio”. (Pagina 97)
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“Io seppi pure da Giannetta che stando ella
in adorazione notturna, sopratutto quando era probanda nel Monastero delle
Adoratrici perpetue, le anime le avevano più volte fatto sentire i loro
lamenti e le avevano scosso e fatto risuonare all'orecchio il S. Rosario,
acciò si ricordasse di loro.
E a proposito delle Piaghe di Gesù e del
Sangue Prezioso uscente da esse, viene qui l'opportunità di parlare di una pia
usanza che Giannetta ebbe sempre, cioè di succhiare le dette Piaghe e
assorbirne il Sangue pei peccatori e le anime purganti e di cui fa cenno nel
suo diario dopo la relazione della visione precedente”. (Pagina 110)
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13 Febbraio 1903 " Stamane nell'ora di adorazione, venendomi il
pensiero delle mie sorelle monache, sentiva in me una sete ardente di essere
come loro, pensando che nella Religione si fanno sante. Gesù così mi ha detto:
— Io ti voglio santa e devi essere santa, ma santa fra le pareti domestiche. Io
serbo in secreto la mia pregiata gemma a gloria del mio Cuore. Ti chiamai dal
chiostro con tanto tuo dispiacere e sacrificio, perché tale era il mio volere. Tu eri da me eletta ad essere la totale
e universale vittima, e perciò dovevi sacrificare anche la Religione.
Guai se la Religione non fosse stata per te un gran sacrificio per sempre più
immolarti a Dio, affine di renderti quella vittima universale che sempre
rinunzia e immola per tutti i secreti fini di Dio e chiama quei santi beni
sopra altre anime ! — (Gesù mi ha fatto più volte e mi fa conoscere che in
cambio di quei beni sacrificati, chiamerà certe anime mondane alla vita del Chiostro”.)
(Pagina 112)
…………………………………………………
" Come amante adoratrice ti
stringo al mio Cuore Eucaristico, perché sii una sentinella fedele
nell'adorazione perpetua e mai assopisca per languore l'amor tuo. Brucia come
un serafino, né mai ti allontanare da questo Cuore. Adora giorno e notte e non
cessare di riparare per tanti che lo offendono con ogni sorta di peccati. Resta
qual braciere ardente avanti al mio Cuore dimenticato. Entra in questo Ciborio
santo ove si cela il tuo Amore Sacramentato. Entra e cercami in ogni
Tabernacolo. Ovunque tu ti volga è il mio Cuore prigioniero. " (Pagina
131)
……………………………….
“E bene aveva ragione il direttore
di Giannetta di dire : Pensate però, o figlia, che il demonio, invidioso com'è
del profitto spirituale delle anime, non vi risparmierà quegli assalti,
ond'esso in mille guise, in mille fogge vi farà patire..." Infatti in
quello stesso giorno i demoni, inferociti contro i voti di Giannetta, andavano
grida e facevano strepito intorno (Pagina 133) a
lei, come scrisse al sullodato direttore, ed esclamavano : “ Oh voti !... Oh
legami !... Noi ti strozzeremo e saranno tali gli assalti che ti daremo, che nessuno
potrà liberarti e resterai vittima nostra e non di chi noi tanto odiamo. Così dicendo
(riferisce Giannetta) mi strinsero alla gola, sembrando volessero affogarmi
senza pietà. Maledicevano le mie sette catene, le condannavano, e se fosse
stato loro dato avrebbero distrutto anima e catene insieme. Quella vittima...
dicevano, quelle offerte... quelle sortite a quel Cuore... quelle adorazioni...
ahi quanto ci rubano... In quanto abbominio ci sei per quegli atti
umilianti... tu inveisci il nostro furore. Per ciò ti tenderemo lacci in ogni
cosa più santa e ti sarà difficile riuscire nell'umiltà, perché ti faremo
restar vittima intera della più spirituale superbia. Noi ti trascineremo al
luogo delle nostre condanne. Là non amerai più quel Cuore, ma unita a noi sarai
costretta a maledirlo e perseguitarlo coll'odio e la bestemmia e col più
infernale furore. " (Pagina 134)
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" No, codardi ed audaci,
rispondeva Giannetta ; affidata in Gesù Crocifisso e da Lui assistita, nulla
potrete contro di chi a vostro dispetto ama, adora e maggiormente si sacrifica
ed è pronta a sostenere ogni sorta di tormenti, che venir meno a quelle
promesse che ora ha fatto e che a vostro malgrado rinnova. Vittima sacra al
Divin Cuore nell'atto il più perfetto mi lego e mi accingo ad essergli sempre e
in tutto più fedele nell'amare e adorare, assumendo di farlo anche in vostra
sostituzione e rendergli quell'amore, quella lode e quella adorazione che
aspetta da ogni creatura e che Egli assolutamente merita. Sono vittima di quel
Cuore, sono legata alle sue forze d'amore, e non temo le vostre infernali
potenze." (Pagina 134)
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