Ciclo
sulla Cappella di S. Maria delle Grazie ad Imola (BO)
IL RESTAURO DELLA CAPPELLA
NEL RICORDO DI TERESA GARDI
A 250 ANNI DALLA NASCITA
LA
PAROLA DEL CONFESSORE
P. CARLO FRANCESCO DA BOLOGNA
“Si aggregò al Terz'Ordine di S. Francesco d' Assisi nella
Cappella
della B. V. delle Grazie presso l'Osservanza d'Imola il 13 Ottobre
1801; e l' anno dopo, 15 Ottobre, fece la Professione nella medesima Cappella.
Il suo Confessore scrive: «È Impossibile poter narrare tutte le premure che
essa usa nell' esercizio de’ suoi doveri, come terziaria e verso la famiglia;
nell'andare costantemente alla Chiesa, in cui dimora dall'alba, circa tre ore,
ed un' ora la sera; nel pregare e nel meditare la notte in cui non dorme che
due o tre quarti d' ora. Mi domandò il permesso di digiunare tutti i giorni, ma
siccome il suo cibo quotidiano non consisteva che in un tozzo di pane e non
beveva che un po' d' acqua, io non poteva permetterle di più. Bramava di
patire, sempre patire, di moltiplicare le penitenze e le mortificazioni, le
discipline e i cilizi ; di dormire sugli spini e con una corona pur di spini
nel capo, ma io le risposi che bastavano le solite aspre penitenze che
quotidianamente faceva ».
Una volta interrogata dal Signore se
gradirebbe di essere liberata dalle sue grandi pene di spirito e da' suoi
continui intensi dolori nel corpo, essa rispose che non bramava questo, ma
desiderava di fare la sua santa volontà. Un' altra volta Gesù le domandò se
desiderava di andare in Paradiso, rispose : se stando su questa terra avessi da
patire, patir molto senza conforto per amor vostro, scelgo di vivere per patire
ancora.
La Serva del Signore amava tanto Iddio che
ogni volta che fissava la sua mente o nella bontà del Signore, o nelle atrocità
delle di lui pene, si sentiva come strappare il cuore e cadeva in languori d'
amor di Dio che le duravano per lungo tempo. La sua mente, in tutto il tempo
della sua vita si trovò sempre alla presenza di Dio, senza cessare mai sia di
giorno sia di notte, o in Chiesa o in casa, sempre le stava presente il
Signore. Più tardi fece un voto al Signore di fare ogni cosa alla sua presenza,
e tanto era immersa nel pensiero di Dio, che aveva un contegno sempre grave, e
per le vie camminava ad occhi bassi, mai non guardando alle persone che
incontrava. In premio di questo suo amore di Dio, Egli le mostrò quanto
teneramente l' amasse ; tanto che varie volte la chiamò col nome di sua amata
sposa, e le fece vedere la gloria del Paradiso, dicendole: Guarda là quella
gloria che io comparto a quelli che mi sono fedeli fino alla morte”.
LA TOMBA DI TERESA GARDI NELL’ATTIGUA CHIESA DELL’OSSERVANZA
A TU PER TU CON TERESA GARDI
Sono trascorsi due secoli e mezzo,
sufficienti a gettar nel cimitero
della vorace Storia tanti grandi…
Sul finire d’ottobre nasce il fiore
imolese più mistico: Teresa
Gardi, fulgente vittima d’amore,
che vuole convertir i peccatori
con una personale immolazione!
I piedi, sì, calcarono la terra,
ma l’alma fu sovente trasportata
in quella realtà dell’oltretomba
ove ci assideremo alla superna
mensa del nostro invitto Redentore!
L’assedio del demonio non conobbe
alcuna sosta: troppo gli importava
la capitolazione della rocca,
che contrastava il trionfo del male!
L’INGRESSO
Facciata, non hai nulla che attirare
possa lo sguardo troppo frettoloso
di noi moderni, eppure tu sapesti
il core di Teresa affascinare:
in quel tempietto sempre lei trovava
lo stimolo ad immergersi in colloqui
intimi con l’amato Salvatore!
S. FRANCESCO D’ASSISI
Mi volli in un cantuccio confinare
per essere lontano dagli sguardi
spesso indiscreti, sol assaporando
la gioia di potermi confidare
col serafico Padre San Francesco…
SANTA MARIA DELLE GRAZIE
Vergine, come a Cana tu sai sempre
strappare dal forziere del Figliolo
le grazie più impensate quando vedi
cuori ricolmi di tanta umiltà!
Imola, 29-10-2019
Imola, 29-10-2019
S. GIUSEPPE
Il Bimbo si stupisce che la verga
di Giuseppe si sappia inghirlandare
di gigli profumati e certo pensa
a quei capolavori della Grazia
nell’alma, che si fa plasmar da Dio!
S. ANTONIO DI PADOVA
Il Bimbo non si stanca d’ammirare
il Fraticello, che teneramente
l’abbraccia. Scopre tanta sintonia
tra lui e la sua Mamma, sempre attenta
a coglier i sussurri dell’Eterno!
LA PROCESSIONE PER LA LIBERAZIONE DALLA PESTE
Vergine, tu soltanto ti riveli
la vera salvatrice dell’intera
popolazione imolese: s’appressa
quell’orrido flagello della peste…
Viene la sacra immagine portata
con tanta riverenze per le strade,
che già parevan preda del terrore…
LA VERGINE TRATTIENE LE FRECCE
DEI DIVINI CASTIGHI SU IMOLA
(Jacopo
Zampa)
Vergine, tante suppliche di quanti
furon imitatori del Figliolo,
ti spingon ad audacia insospettata:
le frecce dei castighi dell’Eterno
già stavano per essere scagliate
sovra
gl’impenitenti peccatori,
ma il tuo materno core sa impetrare
tempo maggiore per la conversione…
(Milano
15-11-2019), Padre Nicola Galeno
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