AFORISMA

Meglio aggiungere vita ai giorni, che non giorni alla vita
(Rita Levi Montalcini)

Nostra Signora del Carmelo

Nostra Signora del Carmelo
colei che ci ha donato lo scapolare

sabato 23 novembre 2019

PARAFRASI DI PENSIERI DI GIANNETTA BOSCHI -1869-1903) - Parte seconda






















Non finisce qui: se cliccate su continua a leggere troverete i pensieri originali di Giannetta Boschi, che hanno ispirato le didascalie poetiche - o parafrasi - di Padre Nicola Galeno OCD




PENSIERI DI GIANNETTA BOSCHI DA ME PARAFRASATI
 15. O Gesù, ti voglio amare per chi non ti ha amato e non ti ama,  e per chi non ti amerà mai più. Sì, o Gesù, lascia che io t'ami per tutti i reprobi che sono e che e saranno per l'odio loro io ti dia amore.
 19. Quando Iddio col suo amore entra in un'anima, talmente s’impossessa di lei, che vuole esserne l'unico re, ed anche di un’ombra solo è geloso.
 20. Gesù non dà a tutti una stessa tendenza, né una stessa vocazione. Ogni via che conduce a Dio è buona, ma per ciascun'anima ha diverse viste, diversi voleri e santi disegni.
26. Il mio difensore è Gesù, e nel momento della prova e lotta atroce ricorro a studiare le virtù del Cuor di Gesù. Oh come mi sento rinfrancata nella mia estrema debolezza, nel momento della prova che pare opprima e accasci tutto il mio spirito !


28. Le mie lagrime siano sacrificate a Gesù a bene delle anime dei miei cari peccatori, e Gesù le converta nel suo Sangue Divino che sia per loro il salutare lavacro.

 29. Non bisogna prendersela colle creature, essendo esse lo strumento disposto da Dio per provare e perfezionare anima.
35. L'anima come creta in mano del vasaio si lasci lavorare  alle varie forme e genialità del lavoratore divino e sia come un essere che non ha più ragione e perciò non  parla, che non ha più sensibilità e per ciò con santa indifferenza si lascia imprimere anche fra le più difficili prove,  sebbene è pur sensibile e vivente fra una natura ripugnante e amor proprio insofferente e orgoglioso.
36. O Gesù, ti possederò quando in me e fuori di me più nulla troverò.


38. La vita è una lotta, ma lotta più forte e tremenda per quelle anime che seguono unicamente Cristo Gesù.
42. Un giorno Gesù mi disse : — O vittima amante del mio Cuore, ti ripeto le stesse parole che dissi alla diletta tua Madre e amante del mio Cuore Margherita Alacoque : Chiedi quanto vuoi e da questo Cuore ti udirò e otterrai quanto chiedi. —  L'anima mia, presa da tanta compia­cenza di amore, senza indugio tutta sommessa e umiliata rispose : Gesù, se a Voi cosi piace favorirmi, altro non vi chiedo che la salvezza delle anime, il trionfo del vostro amore e il vostro regno in esse. E vi chiedo per me il patire, il sacrificio, e l'amore.
46. Gesù mi ha fatto comprendere che come, l' Ostia Eucari­stica, devo essere pura, irradiante per amore, bella per candore, aggirante a bene di tutti, nascosta alla terra e alle creature come egli resta sconosciuto nell' Ostia Sacramen­tale, da cui prodiga alle anime il bene che non è conosciuto. 
51. L'abito non fa il monaco, e il religioso rivestito del solo abito senza quello  della carità, è nulla
avanti a Dio e non è preso in considerazione. 
53. Una viva fiamma mi divora per la gloria di Dio e il bene delle unirne senza mai soddisfarmi.
56. Io devo essere la statua muta, ferma e immobile che si lascia scalpellare e modellare dal Divino Operatore. 
59. Iddio viene formando il mio cuore a vivere per Lui e di Lui e lo viene avvicinando alla sua vita divina. Sento in certi tempi che il mio cuore non può vivere che del suo Dio, e per ciò si sente disgustato di tutto, dimentico di tutto, ignaro di tutto, e una sola cosa intende, Dio, a cui s’industria in nuovi modi di poter piacere.
 63. Ho trovato pene di spirito che ritengo nessun libro ne tratti, né alcuno possa descriverle, neppure chi ne ha fatto la prova, e ciò è una gran pena. Solo Dio sa quanto assenzio amaro in esse si contiene !

  

86. Passano i giorni e le le ore ed io non vorrei trascorressero così veloci, poiché me ne restano meno per sacrificarmi e immolarmi pel mìo prossimo per puro amore di Dio. O mio Dio! Per l'istinto dell'amore che in me arde per immolarmi senza misura ed interruzione, chiederei la vita per questo solo fine sino alia consumazione dei secoli, e così  staremmo sempre uniti come due ostie nell'altare, sino a consumare l'ultimo sacrificio, e poi, non avendo più nulla da offrire e consumare, partiremmo insieme per consumare l’unione eterna.



90. Il dono più caro che Gesù possa fare a un'anima è la nu­dissima croce, dono che non a tutti concede, e l’anima al riceverla deve essere assai riconoscente, poiché Gesù nel dargliela la tiene come una delle più privilegiate scelte per la scorta e sequela.

94. Il patire è un bisogno ed il solo cibo di cui si nutre e s’irrobustisce un’anima vittima.

DAL DIARIO DEL FRATELLO SACERDOTE “GIANNETTA VITTIMA

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